Coronavirus, Fontana a Boccia: "Il governo ha sottovalutato il rischio"

Il governatore della Lombardia ha risposto al ministro che aveva detto che le Regioni da sole "sarebbero crollate tutte"

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 29 marzo 2020 - "Invito il ministro Boccia a fare il ragionamento inverso. Quale sarebbe la situazione nel Paese se le Regioni non avessero fatto fronte alla emergenza anche nella fase della sottovalutazione del rischio che ha attanagliato il Governo per giorni e giorni?". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha replicato alle affermazioni del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. In un'intervista aveva infatti affermato che le Regioni da sole 'sarebbero crollate tutte'.

"Basti pensare - sottolinea Fontana - che in Lombardia abbiamo attivato quasi 1.000 terapie intensive da destinare all'emergenza e stiamo lavorando a tutto campo anche per cio' che riguarda le altre necessita'. Come ad esempio il reperimento di mascherine e di ventilatori. Mi fermo qui perche' in questo momento le energie vanno concentrate in altre piu' gravi direzioni. Trovo comunque avventate e inopportune, soprattutto per quanto riguarda la Lombardia, le affermazioni del ministro Boccia". 

Immediata anche la reazione dell'assessore al Bilancio lombardo, Davide Caparini. Il governo è "incapace di gestire l'ordinarietà, figuriamoci l'emergenza", attacca. "Quando Boccia afferma che nessuna regione ce l'avrebbe fatta da sola dice un'eresia", rincara. "Se contiamo i nostri morti è anche a causa di un governo che non ha fatto le zone rosse quando e dove gliele abbiamo chieste - dice ancora -. Lo abbiamo chiesto con il supporto della scienza: abbiamo implorato di fare lo shutdown arrivato dopo 2 settimane".

A stretto giro è arrivata la controreplica di Boccia, all'aeroporto di Verona per accogliere i 30 medici arrivati dall'Albania: "Dire che in questa fase di emergenza Covid-19 nessuno ce la fa da solo non è una critica alle Regioni ma è semplice realismo. Lo ribadisco, nessuno ce la fa da solo. Nemmeno noi. Con le Regioni lavoriamo gomito a gomito e se siamo qui anche oggi è per aiutare chi ne ha più bisogno".