Covid, i contagi risalgono: inversione di tendenza in 9 regioni. In diminuzione i decessi

L'allarme lanciato dalla Fondazione Gimbe sul Covid. Continua invece la discesa dei decessi

Il grafico della fondazione Gimbe sui contagi

Il grafico della fondazione Gimbe sui contagi

Roma, 4 febbraio 2021 - Si arresta la tendenza alla discesa dei nuovi casi di Covid in Italia. Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, “in 9 Regioni risale l’incremento dei nuovi casi e in 5 Regioni si registra un aumento dei casi attualmente positivi per 100.000 abitantìi“.

Sono i primi segnali di una inversione di tendenza che evidenzia come si siano “esauriti gli effetti del decreto di Natale“  In particolare, rispetto alla settimana precedente, a livello nazionale c’è un rallentamento della discesa dei nuovi casi positivi (84.652 rispetto a 85.358, pari a circa il -0,8%). Ma in 9 regioni si evidenzia un incremento percentuale dei nuovi casi: Abruzzo, Campania, Liguria, Molise, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Toscana e Umbria mentre il trend è stabile in Lombardia. 

Inoltre, nella settimana dal 27 gennaio al 2 febbraio scendono complessivamente i casi attualmente positivi (437.765 rispetto a 482.417, pari a -9,3%) ma in 5 Regioni si registra un aumento dei casi attualmente positivi per 100.000 abitanti: Abruzzo, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Toscana e Umbria. Continua invece il calo dei decessi (che sono stati 2.922, pari a -10,5%), delle terapie intensive (-158 pari a -6,7%) e dei ricoverati con sintomi (-1.038, pari a -4,9%). “Si arresta la discesa dei nuovi casi settimanali, sostanzialmente stabili guardando al dato nazionale, mentre in diverse Regioni s’intravedono i primi segnali di un’inversione di tendenza“, sottolinea il presidente Gimbe Nino Cartabellotta. Si tratta di “segnali - aggiunge - che invitano a tenere alta l’attenzione sulla diffusione delle nuove varianti, potenziando il sequenziamento del virus ove si rilevano incrementi anomali dei nuovi casi“. A livello ospedaliero - spiega Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe - nonostante un’ulteriore lieve discesa di ricoveri e terapie intensive, l’occupazione da parte di pazienti Covid supera in 5 regioni la soglia del 40% in area medica e in 6 Regioni quella del 30% delle terapie intensive.