Conad-Auchan, i sindacati: chiarezza solo sugli esuberi. Sciopero giovedì 5 dicembre

Protesta dei lavoratori in piazza Duomo. I sindacati: "La sede di Rozzano non sembra far parte delle priorità di Conad"

Auchan

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Milano, 2 dicembre 2019 - Una giornata di sciopero, il 5 dicembre, di tutti i lavoratori di Margherita Distribuzione (ex Auchan) di sede, Ipermercati e deposito Trucazzano (bcube, Punto Lombardia) e una manifestazione a partire dalle ore 9.30 in piazza Duomo. E' l'iniziativa sindacale che annunciano Filcams-Cgil Milano e UilTucs-Uil Milano e Lombardia.

"Il 15 novembre scorso Conad ha voluto con urgenza un incontro durante il quale, ancora una volta, ha illustrato in maniera fumosa gli interventi che intende attuare per i punti vendita dell'ex-rete Auchan/Sma - si legge nella nota dei sindacati -. L'unica informazione chiara è stata la dichiarazione aziendale di 6.197 esuberi, mentre confuse e aleatorie risultano le strategie volte a garantire i posti di lavoro. Appare definitiva l'intenzione di chiudere tutto il processo di questa riorganizzazione entro la fine del 2020, ma in tale scenario la sede di Rozzano non sembra far parte delle preoccupazioni e priorità di Conad. Al di là dell'uscita incentivata dei manager (che peraltro coinvolge una platea di un centinaio di persone) - secondo i sindacati - non emergono soluzioni adeguate a garantire l'occupazione per tutti gli altri lavoratori, circa 600 impiegati. A questo si aggiungono le preoccupazioni legate ai punti vendita già confluiti in Conad, che sulla rete milanese alimentano dubbi sul mantenimento dei livelli salariali e occupazionali. Mentre da una parte arrivano concreti segnali di inefficienze organizzative su diversi versanti, dalla gestione del lavoro all'approvvigionamento delle merci per passare all'attività di manutenzione, che determinano tensioni e preoccupazioni tra i lavoratori, dall'altra è sempre più evidente l'assenza di garanzie salariali e contrattuali, determinate dalla mancata applicazione della contrattazione integrativa e dalla modifica degli istituti economici non assorbibili riconosciuti ai singoli lavoratori".

Ma non è tutto. La nota sindacale precisa ancora: "Collegati a questi aspetti rimangono aperti anche altri temi, non proprio marginali, ai quali Conad continua a non dare risposte: per esempio quali proposte di ricollocazione sono state fatte, come sono distribuite nel territorio le criticità occupazionali, quali sono le conseguenze della riorganizzazione per le lavoratrici e i lavoratori dei servizi, la mancanza di disponibilità ad aprire a tutto il mondo Conad la responsabilità della salvaguardia occupazionale". Pertanto, "per sollecitare le parti datoriali e ministeriali alla doverosa attenzione per le migliaia di lavoratrici e lavoratori a rischio di occupazione e salario, per dire di no allo spezzatino dell'azienda, dei contratti, dei diritti e dei posti di lavoro" Filcams-Cgil e UilTucs-Uil di Milano dichiarano l'agitazione.