Compiti delle vacanze: quando iniziare, come farli, come finirli rapidamente. La guida

Consigli riservati a studenti e loro genitori: meglio evitare sprint e "abbuffate"

Compiti delle vacanze: uno spauracchio che getta un'ombra su un periodo di svago e relax per gli studenti di tutte le età, un incubo per gli altri (genitori compresi, spesso costretti a rincorrere i figli che - anche legittimamente - hanno ben poca voglia di interrompere giochi e divertimenti per mettersi alla scrivania). A scuole appena terminate, in pochissimi avranno già ripreso in mano i libri. Prima o poi, però, il momento verrà. Vediamo, quindi, con l'aiuto di materiale che si basa su consigli di esperti in pedagogia e istruzione come cavarsela con i compiti delle vacanze. Le fonti sono "Chi vuol essere bravo a scuola", ebook di Michela De Paoli, "Come sopravvivere a scuola" di Rossella Irti e le dritte consegnate al sito a nostrofiglio.it di Silvia Caffulli, coordinatrice del progetto "Lo studio sereno".

Organizzare il lavoro

Una strategia che sembra corretta è preparare subito un piano di studio, avendo sotto mano il calendario di eventuali viaggi e vacanze, da soli o con la propria famiglia. Il piano di studio può essere settimanale o mensile e organizzato in base alle materie. Ecco una possibile "scaletta", con alcune materie comunemente insegnate nelle scuole italiane:  

  • Lunedì: italiano
  • Martedì: matematica
  • Mercoledì: storia
  • Giovedì: inglese
  • Venerdì: geografia
  • Sabato e domenica: riposo

E' possibile anche organizzare un piano più articolato, con più materie per giorno

  • Lunedì: due pagine di italiano; due pagine di storia; due pagine di geografia;
  • Martedì: due pagine di matematica; due pagine di scienze; due pagine di inglese;
  • Mercoledì: due pagine di storia; due pagine di arte; due pagine di italiano;
  • Giovedì: due pagine di inglese; due pagine di matematica; due pagine di scienze;
  • Venerdì: due pagine di geografia; due pagine di arte; due pagine di matematica.
  • Sabato e domenica: riposo

Meglio evitare di suddividere il lavoro dedicandosi prima a un'unica materia e, una volta conclusa quella, dedicarsi a un'altra e così via. Più corretto un approccio che mixi i temi da affrontare.

Quando iniziare e come dividere gli impegni

E' possibile stilare un calendario che permetta di capire quando iniziare e come suddividere gli impegni? Programmi troppo dettagliati sono difficili da realizzare, ma si può abbozzare una scansione per mesi, seguendo i consigli di Silvia Caffulli.  

Giugno

Le prime settimane è meglio non riprendere in mano i libri. Si può, però, stabilire in quale giorno iniziare i compiti (o, in caso di bimbi piccoli, concordarlo con i propri figli)

Luglio

La scuola non è finita da molto tempo e, solitamente, le famiglie italiane scelgono il mese successivo, agosto, per viaggi e vacanze. Per queste ragioni, quindi, questo mese potrebbe essere riservato interamente ai compiti, alternando materie, momenti di riposo, relax con la famiglia o gli amici, attività nei centri estivi o oratori. 

Agosto

Il mese tradizionalmente dedicato alle vacanze e ai viaggi. In questo periodo si può sospendere il lavoro alla scrivania e leggere i libri e gli ebook che sono stati consigliati da maestre e professsori.

Settembre

Gli ultimi quindici giorni potranno essere dedicati al ripasso. L'esperta Silvia Caffulli consiglia addirittura i genitori di realizzare un piccolo quiz su WhatsApp con domande sulle materie affrontate durante le settimane di vacanze.

Evitare le "secchiate"

Meglio "spalmare" il lavoro su gran parte delle settimane di vacanza (magari con uno stop iniziale per tirare il fiato dopo le fatiche dell'anno scolastico). Niente sprint per cercare di finirli il prima possibile, dato che si rischierebbe di arrivare all'inizio della scuola a settembre senza ricordarsi nulla, ma va evitato anche un avvio a scoppio ritardato che condurrebbe a una corsa per terminare i compiti nei giorni immediatamente precedenti la prima campanella.

Dosare l'impegno

Meglio alternare mansioni più impegnative a tematiche più "leggere". Evitate, quindi, di affrontare insieme gli argomenti più tosti: si rischia di non fare bene nulla e di perdere tempo.

Riposare

Come anche accade nel corso dell'anno scolastico, il consiglio di prendersi pause è sempre valido. Sia all'interno della giornata, sia nel corso del periodo di vacanza, magari individuando giorni in cui lasciare nello zaino quaderni e libri (nel week-end, per esempio). Lo stesso vale per la scelta del momento in cui fare i compiti: meglio mettersi alla scrivania al mattino, a mente fresca, dopo una buona colazione ed evitare di lavorare dopo cena. 

Alimentarsi

Fare i compiti può essere paragonata a una gara o a una corsa. In particolare d'estate, con il caldo, non bisogna dimenticare di alimentarsi, scegliendo cibi freschi (la frutta, per esempio) e bevande non gassate. Importante, l'abbiamo già detto, fare una bella colazione perché, come dice il proverbio, "sacco vuoto, non sta in piedi".

Studiare in compagnia

Se possibile, meglio fare i compiti in compagnia. Con gli amici di scuola, quando si è ancora a casa, oppure con qualcuno dei ragazzi incontrati in vacanza. Il tempo vi sembrerà passare più rapidamente. E sarà anche gustoso confrontarsi e interrogarsi.