Colori regioni, Lombardia sempre più zona rossa: 631 nuovi casi ogni 100mila abitanti

Covid, a Brescia i dati peggiori sull'incidenza del contagio. Solo Sardegna e Sicilia ben sotto la soglia critica di 250

Il trend dei nuovi casi giornalieri in Lombardia

Il trend dei nuovi casi giornalieri in Lombardia

Milano - Insieme all'indice Rt che misura la velocità di diffusione del contagio e alla pressione ospedaliera, dall'ultimo decreto il dato che risulta rilevante nel determinare il colore delle regioni è quello dell'incidenza del contagio, calcolata sul numero di nuovi positivi ogni 100mila abitanti nell'arco delle due settimane di "osservazione" da parte della cabina di regia. La soglia limite è 250, oltre la quale si entra automaticamente in zona rossa. Domani, come ogni venerdì, è il giorno in cui saranno resi noti gli aggiornamenti del monitoraggio periodico effettuato dalla cabina di regia governativa con gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità con la nuova "fotografia" nazionale sull'epidemia. Gli eventuali cambiamenti di fascia dureranno comunque poco, perché entrerebbero in vigore lunedì e terminerebbero sabato 3 aprile, con la zona rossa nazionale fino al 5 aprile, in occasione della pausa di Pasqua, per scongiurare spostamenti di massa e una recrudescenza dei contagi. Ma come si presenta la Lombardia all'appuntamento? Con la certezza di rimanere rossa anche settimana prossima, dopo aver nutrito una timida speranza di ritorno all'arancione per cinque giorni. Niente da fare, scuole ancora chiuse e parrucchieri a riposo, hanno già chairito dal Pirellone. Evidentemente i dati sulla curva pandemica descritti in miglioramento nelle scorse settimane non sono tali da invertire la linea del rigore e anche la pressione politica degli "aperturisti" è rientrata nei ranghi della prudenza, in un momento peraltro in cui la Lombardia è alle prese con le note difficoltà organizzative legate alla campagna vaccinale che hanno imposto il cambio dei vertici di Aria, la società della Regione incaricata delle prenotazioni a distanza.  Oggi, intanto, sui numeri diffusi dal Governo la fondazione Gimbe ha aggiornato la "mappa" dell'incidenza che dimostra come tutte le provincie lombarde siano sopra al fatidica soglia dei 250 nuovi positivi ogni 100mila persone con vari distinguo sull'andamento dell'epidemia e delle sue varianti. I dati sono relativi al periodo 9-23 marzo.

Il trend dei nuovi casi giornalieri in Lombardia
Il trend dei nuovi casi giornalieri in Lombardia

I numeri in Lombardia

Nelle ultime due settimane Brescia ha registrato i numeri peggiori con oltre 900 nuovi contagi ogni 100mila persone, seguita da Mantova poco sopra 800, Monza e Cremona sopra 700, quindi Pavia attorno a 650. Queste province sono anche quelle che dove è maggiore l’incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana. Questo valore indica la velocità di crescita dei nuovi casi, con Brescia vicino al 7%., il dato più alto. Anche a Como l'incidenza è elevata (700) ma la velocità della curva pandemica cresce più lentamente, dunque il rischio è minore. A Milano l'incidenza si attesta a 500, meno di Varese (circa 600) e più di Lodi, sopra i 400. Nelle tre province, tuttavia, è più bassa la crescita dei nuovi casi nell'ultima settimana, tra il 3 e il 4%. A Bergamo il dato migliore sull'incidenza sotto i 400 ma con una percentuale di crescita alta, sopra il 5%. Sondrio e Lecco sono in linea con Varese per l'incidenza ma anche qui l'incremento percentuale è maggiore, sfiorando il 5%. Dall'incrocio di queste variabili emerge il valore medio della Lombardia: incidenza sopra 600, per l'esattezza 631, e incremento dell'ultima settimana a 4.5%. Ecco perché resteremo in zona rossa.

L'andamento dei casi in Lombardia da luglio
L'andamento dei casi in Lombardia da luglio

La situazione in Italia

A livello nazionale la Lombardia si pone tra le regioni con dati più alti sull'incidenza (631) ma con una incremento settimanale più contenuto, pari appunto al 4.5%. Se immaginassimo un grafico, si troverebbe nello stesso quadrante di rischio della provincia autonoma di Trento e della Campania. I valori medi nazionali al 24 marzo sono di poco superiori a 500 per l'incidenza e poco sopra il 4.5 per l'incremento. Partendo da questi dati, si può dire che Friuli (900 nuovi casi nelle ultime due settimane). Emilia Romagna, Marche e Puglia si trovano nella situazione peggiore per entrambi gli indici mentre la Sardegna è quella che meno preoccupa con 100 nuovi casi ogni 100mila abitanti e un incremento di poco sopra il 2%

Chi è sotto la soglia di 250

Oltre alla Sardegna, ci sono la Sicilia (200) e il Molise (250) a pari della Calabria, ma qui l'incremento dei contagi è più veloce e sfiora il 6%. Il virus corre più lento Abruzzo, Liguria, Valle d'Aosta, Umbria e Veneto. Merita attenzione il caso della provincia autonoma di Bolzano che dopo il lockdown auto-imposto da inizio marzo ha rallentato l'incremento percentuale dell'epidemia a 1,5% pur superando ancora la soglia critica con 300 nuovi casi ogni 100mila abitanti. 

Indice Rt

Notizie incoragginati sembrano arrivare dall'Indice Rt che dovrebbe essere in leggero calo. Domani avremo la conferma. Secondo i calcoli del fisico Roberto Battiston, dell'Università di Trento, coordinatore dell'Osservatorio dei dati epidemiologici in collaborazione con Agenas, si passerà da 1,16 della scorsa settimana a 1,07, di poco superiore alla soglia critica pari a 1 . "La situazione è stazionaria, ma in via di miglioramento", scrive il fisico sul suo sito. "Si inziano infatti a vedere segni di stabilizzazione e di discesa dell'indice Rt" e "a partire da martedì-mercoledì - prosegue - ci si aspetta di vedere gli effetti sugli  Rt delle Regioni rosse attivate lunedì 15 marzo". Tuttavia fin da adesso, prosegue, è possibile osservare che "in varie Regioni e province autonome le misure di contenimento hanno avuto i primi effetti positivi". Ma la guardia deve restare alta in quanto "siamo ancora in piena seconda ondata, con una forte ripresa della crescita probabilmente a causa delle varianti più contagiose che hanno preso il sopravvento.

Ecco i risultati dell'ultimo monitoraggio del 19 marzo:

  • Abruzzo 0.95
  • Basilicata 1.25
  • Calabria 1.36
  • Campania 1.65
  • Emilia-Romagna 1.18
  • Friuli Venezia Giulia 1.42
  • Lazio 1.09
  • Liguria 1.06
  • Lombardia 1.16
  • Marche 1.19
  • Molise 0.89
  • Piemonte 1.33
  • PA Bolzano 0.59
  • PA Trento 0.91
  • Puglia 1.24
  • Sardegna 1.08 
  • Sicilia 1.05
  • Toscana 1.09
  • Umbria 0.93
  • Valle d'Aosta 1.42 
  • Veneto 1.25