Colori regioni: zona gialla, arancione e rossa. Cosa cambia con i nuovi parametri

L'incidenza dei contagi continuerà ad essere considerata, ma saranno fondamentali il tasso di occupazione dei posti letti in area medica e terapia intensiva

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Milano - Via libera al nuovo decreto Covid. Secondo quanto deciso dal Consiglio dei ministri, giovedì sera, cambiano le norme per stabilire i passaggi di colore delle Regioni: dal primo agosto l'incidenza dei contagi continuerà a essere considerata, ma non sarà più il criterio principale per la scelta delle fasce colorate, bianca, gialla, arancione, rossa. I due parametri chiave saranno il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva con l'infezione. Vediamo tutto nel dettaglio. 

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Colori regioni: quali sono i nuovi parametri per la zona gialla, arancione e rossa

La nuova mappa dell'Italia

Con i nuovi parametri presentati ieri dal Governo per l'assegnazione dei "colori" alle Regioni, che puntano sui ricoveri ospedalieri piu' che sull'incidenza settimanale, l'Italia si guadagna almeno un'altra settimana tutta in bianco. Il monitoraggio consueto del venerdì della cabina di regia, da cui discendono le ordinanze del ministro Speranza sugli spostamenti di fascia, non registra infatti sovraccarichi ospedalieri, con intensive e ricoveri ordinari entrambi al 2% di occupazione a livello nazionale, e nessuna regione si avvicina alle soglie rispettivamente del 10% e 15% fissate per lasciare la zona bianca e finire in giallo. Cosa che invece sarebbe capitata a 4 Regioni, che con i dati dell'incidenza schizzata oltre i 50 casi per centomila, il "vecchio" parametro utilizzato, avrebbero dovuto salutare la zona bianca. Si tratta di Sardegna (incidenza 82,8 per centomila), Veneto (68,9), Lazio (68,8) e Sicilia (64,9). Con la Toscana che si avvicina alla soglia con 49,2. Ma i ricoveri, come detto, sono ancora lontani dalle soglie di rischio: se con oltre il 10% di intensive occupate si va in giallo, la Sardegna ha un'occupazione dell'1,9%, il Veneto dell'1%, il Lazio del 3,1%, la Sicilia del 3,4%. 

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Regioni in zona bianca

Le Regioni restano in zona bianca se l'incidenza settimanale dei contagi e' inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive. Qualora si verifichi un'incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 e' uguale o inferiore al 15 per cento; oppure il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 e' uguale o inferiore al 10 per cento.

Regioni in zona gialla

È necessario che si verifichino alcune condizioni, per giustificare il passaggio di una Regione in zona gialla: l'incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100 mila abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento. Nel caso in cui si verifichi un'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100 mila abitanti, la Regione resta in zona gialla se si verifica una di queste due condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30 per cento; oppure il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20 per cento.

Regioni in zona arancione

Da giallo ad arancione. E' necessario che si verifichi un'incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 ogni 100.000 abitanti e aver contestualmente superato i limiti di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva prevista per la zona gialla. 

Regioni in zona rossa

Una regione entra in zona rossa in presenza di un'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti e se si verificano entrambe le condizioni successive:il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 e' superiore al 40 per cento;il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 e' superiore 30 per cento.