Colori regioni: zona rossa, arancione e gialla. Cosa cambia oggi

Nuovo monitoraggio da parte della Cabina di Regia e di conseguenza al ministero della Salute potrebbero essere decisi alcuni cambiamenti

I colori delle regioni e le regole della zona gialla e della zona arancione

I colori delle regioni e le regole della zona gialla e della zona arancione

Milano, 5 febbario 2021 - E' attesa per il nuovo Dpcmche dovrebbe arrivare entro il 15 febbraio, giorno in cui scadranno i punti fissati dal governo nell’ultimo decreto: divieto di spostarsi tra Regioni gialle, divieto degli sport di contatto (apertura palestre e piscine) e sospensione dei concorsi della Pubblica amministrazione. Per quanto riguarda gli impianti da sci, ieri, il Comitato tecnico scientifico ha deciso di riaprirli dal 15 febbraio ma solo nelle zone gialle. Sul resto, niente è sicuro, anche perchè potrebbe esserci una proroga delle misure in modo da portarle alla scadenza naturale delle altre previste dall'ultimo Dpcm firmato da Giuseppe Conte, ovvero il 5 marzo. I dubbi arrivano soprattutto dal fatto che manca un Esecutivo: in uno stato di crisi a chi tocca assumere eventuali provvedimenti? Al governo uscente, in sella per l'ordinaria amministrazione, o a quello che verrà, dove il nuovo premier potrebbe essere Mario Draghi? Intanto, oggi, c'è un nuovo cambio di colore per le regioni italiane. 

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Colori regioni: cosa cambia oggi

Oggi si decidono i colori delle regioni. Si parte da questa situazione: 16 territori in zona gialla (tra cui la Lombardia), cinque in zona arancione (Bolzano, Umbria, Puglia, Sicilia, Sardegna), nessuno in zona rossa. Chi sarà promosso e chi passerà in una fascia con misure più restrittive? Lo deciderà il ministro della Salute, Roberto Speranza, che sulla scorta del monitoraggio settimanale del Covid e dell'esito della riunione della Cabina di Regìa, firmerà la nuova ordinanza. Di sicuro nessuna regione entrerà ancora nella nuova fascia bianca che accoglie i territori supervirtuosi. Dalla settimana succesiva però la Basilicata ci spera.

Tra le regioni presenti in zona gialla non rischiano retrocessioni in arancione Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Veneto, Val d'Aosta, Piemonte, Lazio, Campania, Liguria e Calabria. Dovrebbe restare in questo gruppo anche la Toscana: secondo i dati comunicati dalla Regione al Ministero, il dato medio di Rt calcolato dovrebbe risultare 0,96 (con 0,92 limite inferiore e 1 limite superiore). Insieme all’indice di Rt che resta sotto soglia, tra i dati positivi c’è l’ulteriore diminuzione della pressione sulle strutture ospedaliere:

Il Molise potrebba passare da zona gialla a zona arancione, unica regione italiana con Rt sopra 1 in base all’ultimo monitoraggio (valore medio 1,51) e con rischio basso ad alto rischio di progressione.  Preoccupazione anche aTrento, in Friuli Venezia Giulia e in Abruzzo.

L'Umbria  spera di essere confermata in zona arancione, poiché il rischio è quello di finire in zona rossa: l'Rt è attorno a 1, il rapporto positivi-casi testati nella settimana tra il 27 gennaio e il 2 febbraio è del 23,6% (in peggioramento) e l'incremento dei casi è del 6%. Elevata anche la pressione sugli ospedali. Stessi desiderio per la Provincia di Bolzano e per la Sicilia, che puntano di tornare gialle dal 16 febbraio. Si sa già che Tortorici, in provincia di Messina, da venerdì 5 febbraio sarà 'zona rossa'. Lo prevede un'ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il provvedimento, preso d'intesa con l'assessore alla Salute Ruggero Razza - viste la nota del Comune e la relazione dell'Asp - serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del Coronavirus nel centro nebroideo. Per le altre regioni (in zona 'gialla'), al momento, non dovrebbero esserci cambiamenti. Le misure restrittive resteranno in vigore fino a lunedì 15 febbraio. 

Chi spera molto nella zona gialla è la Sardegna. Il trend è in deciso miglioramento. Il 2 febbraio il numero dei casi di Covid-19 è sceso a 71, ma ieri è risalito a 141. La situazione degli ospedali è sotto controllo (terapie intensive occupate al 14%, area non critica al 26%, indicatori quindi ben sotto soglia). E la Regione Sardegna - che aveva fatto ricorso al Tar, perdendolo, contro la zona arancione - spinge per il passaggio di categoria.

Va dall'arancione verso la zona gialla anche la Puglia, anche se il governatore Michele Emiliano non ne è contento perché teme un calo di tesione e un futuro ritorno in zona arancione.

L'Alto Adige da lunedì 8 febbraio torna in lockdown. Chiusi i negozi, didattica a distanza nelle scuole, divieto di spostamento dai Comuni. "Nonostante la strategia di effettuare test a tappeto su tutto il territorio per cercare di interrompere la catena dei contagi, si legge in una nota, non accenna a calare il numero di persone positive al Sars-Cov2 in Alto Adige, ed è gia' stato registrato anche il primo caso di mutazione del Coronavirus. Per questo motivo, la Giunta provinciale si è riunita questa sera trovando unita' di vedute circa un inasprimento delle misure attualmente in vigore". Riomarrà garantita l'apertura di servizi e strutture sociali e socio-sanitarie, oltre che dei servizi di assistenza alla prima infanzia.

Zone a colori, fino a quando?

Quanto durerà il sistama a colori? Di sicuro fino al 15 febbraio, ma è probabile che si arrivi anche al 5 marzo. Poi servirà un nuovo decreto per disciplinare le restrizioni se saranno ancora necessarie oppure se si andrà verso l'adozione di altri sistemi.  Intanto, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, vuole cambiare le regole, mettendo al bando zone e colori. E, qualche giorno fa, ha cercato l’appoggio del primo cittadino di Milano, Beppe Sala. "Proponiamo insieme, in tempi rapidi, di modificare le attuali determinazioni in capo a Dpcm che confermo essere astrusi e incomprensibili. Lavoriamo insieme per fare in modo che, attraverso regole certe e controlli efficaci, venga superato questo sistema delle zone “a colori” che ogni settimana produce chiusure insensate e incomprensibili per la stragrande maggioranza dei cittadini e aperture sempre soggette a revisioni successive. Abbiamo bisogno di un sistema più stabile che sia chiaro sui comportamenti consentiti, con regole certe che consentano a cittadini e attività di programmare la propria vita in sicurezza. Sindaco Sala, se ci sei batti un colpo! E dichiara pubblicamente che sosterrai la proposta che la Lombardia intende sottoporre a quello che sarà il nuovo Governo”.

Le regole delle zona gialla e arancione

Ecco le regole in vigore nelle zone gialle: divieto di spostamento tra Regioni. Consentiti gli spostamenti solo tra le 5 e le 22 solo all’interno della propria Regione o Provincia autonoma, con l’eccezione di comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità. Visite consentite una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, ma solo in 2 persone oltre ai conviventi non autosufficienti o minori di 14 anni. Consentiti gli spostamenti verso le seconde case, anche in affitto e non solo di proprietà, ma solo per il proprio nucleo familiare. Rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione sempre consentito (dal 16 febbraio al 5 marzo gli spostamenti tornano invece ad essere consentiti da e per tutte le Regioni che si trovano in area gialla, salva l’eventuale sopravvenienza di nuove disposizioni limitative). Ristoranti e bar aperti fino alle 18. Divieto di asporto per i bar (locali senza cucina) dopo le 18. Asporto fino alle 22 per i ristoranti (locali con cucina). Sempre consentita la consegna a domicilio. Vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5. Chiusi i centri commerciali nel weekend, nei giorni festivi e prefestivi. Palestre, piscine, cinema e teatri sono chiusi. 

Ecco le regole in vigore nelle zone arancioni: divieto di spostamento tra Regioni. Consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune e dei piccoli Comuni fino a 5mila abitanti ed entro i 30 km, con l’esclusione dei capoluoghi di provincia, sempre solo tra le 5 e le 22. Sempre consentiti gli spostamenti per lavoro, salute o necessità. Consentiti gli spostamenti verso le seconde case, anche in affitto e non solo di proprietà, ma solo per il proprio nucleo familiare. Visite ad amici e parenti consentite una sola volta al giorno, nel proprio Comune, tra le 5 e le 22, ma solo in 2 persone oltre ai conviventi non autosufficienti o minori di 14 anni. Rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione sempre consentito. Chiusi i centri commerciali nel weekend, nei giorni festivi e prefestivi. Chiusi bar e ristoranti. Consentito l’asporto dei bar (locali con cucina) fino alle 18 e dei ristoranti fino alle 22. Sempre consentita la consegna a domicilio. Vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5. Negozi aperti fino alle 22. Aperti parrucchieri e centri estetici. Chiusi musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine. Sospese attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine, anche in bar e tabaccherie.

Le regole da seguire nelle tre zone
Le regole da seguire nelle tre zone