Colori regioni: zona rossa, arancione e gialla. Ecco come cambiano da domenica

La decisione dopo il monitoraggio dell'Iss, previsto domani, venerdì 29 gennaio

Colori Covid in Italia

Colori Covid in Italia

Milano, 28 gennaio 2021 - Il conto alla rovescia è partito: domani, venerdì 29 gennaio, ci sarà il nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore della sanità, che prenderà in esame i dati relativi alla settimana dal 18 al 24 gennaio, con un aggiornamento fino al 27 gennaio. In ballo non c'è solo la flessione della curva del contagio e degli ospedalizzati, ma anche un eventuale cambiamento di alcuni parametri che stabiliscono il grado di rischio di un'area geografica. Ecco perché, qualora i dati fossero soddisfacenti, potrebbero arrivare le nuove ordinanze del ministero della Salute, eventualmente in vigore già dalle 24 ore successive, quindi da domenica 31 gennaio 2021.  Quello che accadrà dal weekend in avanti non lo sa nessuno. Ottimismo in Veneto e Piemonte, spera nel giallo anche la Lombardia, anche se è tutt'altro che scontato. La Sicilia spera di uscire dalla zona rossa, ma non ci sono certezze in merito.

Palermo deserta in zona rossa
Palermo deserta in zona rossa
Le regioni in zona rossa

Sicilia e provincia di Bolzano, le uniche due regioni in rosso, puntano al passaggio in zona arancione, forti dei segnali incoraggianti che arrivano dalla curva dei contagi e dei ricoveri, con Rt in calo in entrambi i casi (soprattutto a Bolzano - sotto 1), anche se il livello di rischio resta alto. 

SICILIA - Gli amministratori locali spingono ad un allentamento delle misure restrittive. "Se il calo dei contagi dovesse essere confermato fino alla fine della settimana sarebbe auspicabile la transizione della Sicilia dalla 'zona rossa' alla 'zona arancione'" ha detto ad esempio il sindaco di Salemi (Trapani), Domenico Venuti, aggiungendo: "Se questo passaggio non dovesse avvenire, allora sarebbe opportuno diversificare le misure di contenimento nei vari centri urbani in base al rischio epidemiologico dettato dai numeri. La 'zona arancione', infatti, pur mantenendo un prudenziale divieto di spostamento fuori dal Comune di residenza, consentirebbe la circolazione interna dando respiro ad alcuni settori importanti come il commercio, la ristorazione e i bar che più di ogni altro stanno pagando le conseguenze di questa crisi". 

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher
Il governatore altoatesino Arno Kompatscher

Attilio Fontana
Attilio Fontana
Le regioni in zona arancione

Sono  14 le regioni in zona arancione: Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Liguria, Abruzzo, Umbria, Calabria, Lazio, Puglia e Sardegna. Nell’ultimo monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità (periodo 11-17 gennaio), quasi tutte hanno un quadro in miglioramento, che se confermato anche questa settimana le porterebbe nella zona gialla. Unica regione a rischio è l'Umbria, che potrebbe fare un passo indietro nella zona rossa. 

LOMBARDIA - Negli ultimi giorni la regione Lombardia è stata investita dalle polemiche tra il governatore Attilio Fontana e l'Iss, dopo una settimana in zona rossa a causa di un errore di calcolo dell'indice Rt. Ma c'è chi prova a guardare oltre: "Se i numeri lo consentono, e dalle ultime indicazioni Rt sembrerebbe di sì, occorre tornare al più presto in zona gialla per far ripartire anche ristoranti e bar". A chiederlo è Confcommercio Lombardia. "L'altro fronte prioritario resta il risarcimento rapido delle imprese per i danni subiti dall'errata valutazione della zona rossa. Chi ha sbagliato dovrà assumersi la responsabilità, ma il rimpallo delle colpe non ci interessa: l'urgenza sono risarcimenti congrui per una chiusura immotivata". Secondo l'associazione ormai "il ritorno in zona gialla sarebbe una scelta logica. Ciò consentirebbe, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, ad oltre 45 mila imprese della ristorazione di riprendere la propria attività". Il passaggio da arancione a giallo è soltanto un'ipotesi, una settimana sola in zona arancione non è solitamente sufficiente per il cambio colore, ma il ricalcolo avvenuto per la Regione guidata da Fontana cambia in parte la situazione.

Lombardia in zona gialla, da quando? Si punta sul 31 gennaio

Il centro di Bologna in zona arancione (foto Schicchi)
Il centro di Bologna in zona arancione (foto Schicchi)
Il presidente delle Marche Francesco Acquaroli
Il presidente delle Marche Francesco Acquaroli
Luca Zaia in diretta Facebook
Luca Zaia in diretta Facebook

LIGURIA - La Liguria, con Rt medio sotto 1 e rischio complessivo basso, è tra le maggiori candidate a passare dalla zona arancione alla zona gialla.  E spera sia davvero così il presidente della Regione, Giovanni Toti, che mercoledì da Roma ha snocciolato numeri del contagio in calo e si è detto ottimista che la nuova ordinanza del ministero della Salute porterà la Liguria nella fascia con rischio più moderato. 

PIEMONTE - In Piemonte è calato il numero di ricoverati negli ospedali e la zona gialla può ragionevolmente essere realtà a partire da domenica. 

VALLE D'AOSTA - La Valle d'Aosta è pronta a tornare 'zona gialla': nella settimana dal 18 al 24 gennaio secondo dati sono stati rilevati 80 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. L'indice Rt, inoltre, è sceso a 0.80.

Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna (Ansa)
Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna (Ansa)

UMBRIAL’Umbria dovrebbe restare in zona arancione, anche se corre il rischio di passare in zona rossa dato che il valore dell'Rt sfiora 1 e registra un rischio complessivo alto per la terza settimana consecutiva. 

PUGLIA - La Puglia, in zona arancione, potrebbe essere una delle regioni a non cambiare colore perché non ha registrato grandi flessioni dell'indice Rt.

Eugenio Giani
Eugenio Giani
Le regioni in zona gialla

Le regioni in zona gialla sono: Molise, Basilicata, Toscana, Trento e Campania.

TOSCANA - Anche la prossima settimana la Toscana dovrebbe rimanere in zona gialla. "La stima approssimata - ha spiegato ieri Eugenio Giani - ci porta a dire che abbiamo un Rt da 0,90 a 1: sappiamo che 1 è il limite, se faccio un po' la media il nostro è 0,95, quindi abbiamo dati che ragionevolmente possono farci pensare di rimanere nella zona gialla anche la prossima settimana". "Ancora - ha aggiunto - non possiamo trarre conseguenze formali ma i dati che sono il frutto dell'elaborazione dei numeri che avrà domani l'Istituto superiore di sanità, per creare i dati che saranno esaminati dalla cabina di regia venerdi a Roma, ci portano ad essere moderatamente ottimisti".

BASILICATAPer entrare in zona bianca, dove potrebbe andare la Basilicata, secondo le regole fissate dall’ultimo Dpcm bisogna avere un Rt inferiore a 1 e soprattutto un’incidenza settimanale della malattia inferiore a 50 casi per 100mila abitanti nella settimana.

I criteri per il cambio zona

I criteri previsti dall'ultimo Dpcm: si passa in zona arancione con Rt sopra l'1 nel suo valore minimo, mentre si entra in fascia rossa con un Rt sopra 1.25 (sempre considerando il valore inferiore della "forchetta"). Per poter passare ad esempio da arancione a giallo servono due settimane con Rt inferiore a 1. Ma oltre alle nuove soglie Rt per l’ingresso nelle fasce, bisogna guardare al tasso di incidenza (quanti positivi ogni 100mila abitanti) e agli altri 19 parametri riportati nel monitoraggio settimanale (qui i dati regione per regione e l'ultimo report completo dell'Iss). L'assegnazione a una determinata fascia dura almeno due settimane prima che si possa passare alla fascia inferiore (da rossa ad arancione ad esempio). Invece se i dati peggiorano è possibile passare alla zona più restrittiva anche prima delle due settimane.