Colori delle regioni, oggi si cambia: ecco tutte le novità/ PDF

Secondo il report settimanale dell'Iss, l'indice Rt Italia torna a scendere sotto 1 attestandosi a 0.97. In Lombardia è allo 0.82

Lockdown a Milano

Lockdown a Milano

Milano, 22 gennaio 2021 - Rosso, arancione, giallo o bianco?  C’è attesa per capire se ci saranno cambi di colore tra le regioni dopo che sono stati resi noti i dati dell’Istituto Superiore di Sanità. Fondamentale è anche stavolta l’andamento dell’indice Rt, soprattutto dopo che i criteri di assegnazione delle zone si sono fatti più stringenti. Secondo le nuove regole dell’ultimo Dpcm, infatti, si finisce in zona arancione con Rt sopra l’1 nel suo valore minimo, mentre si entra in fascia rossa con un Rt sopra 1.25 (sempre considerando il valore inferiore della “forchetta”). Per passare ad esempio da arancione a giallo servono due settimane con Rt inferiore a 1.  Oltre alle nuove soglie RT per l’ingresso nelle fasce, bisogna guardare al tasso di incidenza Decisiva la cabina di regia tra Iss, Comitato tecnico scientifico e ministero della Salute. In serata quasi certo l'ingresso in zona arancione per Lombardia e Sardegna.

Il bollettino Covid del 22 gennaio

Il report Iss: indice Rt a 0.97, in Lombardia a 0.82

Intanto secondo il report settimanale dell'Iss, l'indice Rt Italia dopo cinque settimane consecutive di aumento, torna a scendere sotto 1 attestandosi a 0.97. In Lombardia, invece, a 0.82.  In calo ricoveri e indici di rischio. In 12 regioni peraltro superata la soglia critica per i ricoveri. Questa settimana si osserva in Italia "un miglioramento del livello generale del rischio", anche se ci sono ancora nove Regioni "a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile o ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane".

"Complessivamente - si legge nella bozza - sono 4 le Regioni/Province autonome con una classificazione di rischio alto (erano 11 la settimana precedente): Sicilia, Sardegna, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano. Sono 11 con rischio moderato (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Pa di Trento, Puglia, Valle d'Aosta, Puglia e Veneto) e 6 con rischio basso (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria e Toscana)". In particolare la bozza recita che "una Regione (Umbria) e una Provincia Autonoma (Bolzano) sono state classificate a rischio alto per la terza settimana consecutiva; questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale. "Sicilia e Puglia hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2. Le altre hanno un Rt puntuale compatibili con uno scenario tipo 1", conclude il report. 

Sul fronte ospedali, "12 Regioni e Province autonome hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva o in aree mediche sopra la soglia critica (stesso numero della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sceso sotto la soglia critica (30%)". La bozza del report fornisce anche numeri nel dettaglio: "Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.636 (12 gennaio 2021) a 2.487 (19 gennaio 2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 23.712 (12 gennaio 2021) a 22.699 (19 gennaio 2021)".

I dati regione per regione

Lombardia in zona arancione (forse) da domenica

La Lombardia potrebbe lasciare la zona rossa, dove è finita con il Dpcm del 16 gennaio scorso, e tornare in zona arancione, senza aspettare le canoniche due settimane necessarie per poter ambire a un abbassamento delle restrizioni. E' la conclusione probabile di una giornata ad alta tensione, condita dalle accuse del governatore Fontana di un'errata interpretazione dei dati da parte della cabina di regia, di cui fanno parte ministero, Iss e gli stessi rappresentanti delle Regioni. Ma secondo alcune fonti i dati erano stati inviati dalla stessa Lombardia alla Cabina di Regia la settimana scorsa, e che nelle ultime ore avrebbe rettificato. Ma se la ragione riuscisse a passare in zona arancione, che nes arebbe dell'attesa pronuncia cautelare del Tar del Lazio in urgenza, prevista per lunedì? A quanto si apprende, la Regione potrebbe decidere di andare avanti con il ricorso con l'obiettivo di dimostrare che l'errore non è dipeso dalla Regione. 

Lombardia in zona arancione: ecco cosa si può fare e cosa no

Il Veneto spera nella zona gialla

Il Veneto con il suo governatore Luca Zaia potrebbe invece ottenere oggi la zona gialla dopo il passaggio in arancione. La regione aveva un indice Rt inferiore a 1, ma avevav chiesto a fascia intermedia di rischio, il 15 gennaio. Ora le cose potrebbero cambiare. Zaia ci spera: "Per noi la zona arancione è stata prudenziale, ma i nostri parametri sono sempre stati da giallo", dice oggi il governatore, sottoline "Il nostro Rt è adesso a 0,82", sottolinea. La settimana scorsa il valore era a 0,96.

E anche la Liguria

“Come era ampiamente previsto tutti gli indicatori ci danno in sensibile miglioramento con un rischio basso o moderato per la regione e un Rt sceso sotto 1 in modo sensibile”. Ad anticiparlo è il stato presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel consueto punto stampa sull’emergenza coronavirus, alla vigilia del nuovo monitoraggio del ministero della Salute. I dati si riferiscono alla “prima settimana di monitoraggio che, stando a quanto previsto dal Dpcm, varrà come base di valutazione la settimana prossima per l’attribuzione delle nuove zone”. In base a questi numeri “la Liguria è posizionata in una zona compatibile col giallo“, ha preannunciato Toti-.

La Toscana punta a confermare la zona gialla

In Toscana i dati fanno sperare nella conferma del colore giallo. Il bollettino di oggi parla di 503 nuovi casi di Coronavirus, su 10.115 tamponi molecolari, 14 decessi e 468 guarigioni.  Prosegue la tendenza discendente dei ricoverati in ospedale: nelle aree Covid sono complessivamente 775 i pazienti in cura (-34 rispetto a ieri), di cui 116 in terapia intensiva (+3).

L'Emilia Romagna resta in zona arancione

E' già chiaro che l'Emilia Romagna va verso un'altra settimana di zona arancione e presumibilmente il colore della Regione, nel sistema delle zone Covid pensato dal Governo per il contenimento della pandemia da Covid-19, resterà lo stesso fino all'inizio di febbraio. I motivi?  Semplice: servono due settimane con Rt inferiore a 1 per migliorare la fascia e passare al 'giallo'. Inoltre i dati non stanno andando benissimo e il leggero calo dell'ultima settimana non è sufficiente per cambiare colore.

Emilia Romagna: zona arancione fino a quando

Sicilia a rischio lockdown come in primavera

"In Sicilia continua ad essere alto il numero dei decessi e dei contagi - ha fatto sapere il governatore  Nello Musumeci - Siamo preoccupati. Per due giorni abbiamo superato la Lombardia. Eravamo su posizioni di metà classifica. Quindi ho il diritto e il dovere di allarmarmi e se i numeri non caleranno saremo costretti ad adottare misure ancora più restrittive". E ancora: "Se il contagio non dovesse abbassarsi alla fine del mese adotteremo ulteriori misure restrittive d'intesa con il Governo nazionale e non escludo che si possa arrivare ad un lockdown come quello della scorsa primavera".

Trento in zona bianca

La Provincia autonoma di Trento potrebbe essere l'unica a passare nella neo istituita zona bianca.

Zona bianca, ecco cos'è e quali dati servono per entrarci