Violenza sessuale di gruppo, Ciro Grillo e i suoi amici rinviati a giudizio

I quattro, tra cui il figlio del cofondatore del Movimento Cinque Stelle, sono accusati da una ragazza italo-norvegese. Prima udienza del processo il 16 marzo

Ciro Grillo in una foto postata su facebook

Ciro Grillo in una foto postata su facebook

Tempio Pausania - Ciro Grillo e i suoi tre amici, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria, sono stati tutti rinviati a giudizio con l'accusa di violenza sessuale di gruppo. Lo ha deciso la gup Caterina Interlandi dopo un'ora di Camera di consiglio. E' stata così accolta la richiesta del Procuratore Gregorio Capasso. La decisione e' stata comunicata dal giudice agli avvocati poco dopo le 16. I quattro giovani non saranno presenti in aula. Il procuratore Gregorio capasso ha gia' annunciato che rappresentera' l'accusa. Si terrà il prossimo 16 marzo la prima udienza del processo.

"E' inutile andare a processo perché l'impianto accusatorio è inconsistente", aveva detto in mattinata l'avvocato Gennaro Velle, legale di Francesco Corsiglia, uno dei quattro giovani imputati. Forse con troppo ottimismo. I quattro giovani avevano scelto il rito ordinario in caso di rinvio a giudizio, dopo essere stati accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo-norvegese, avvenuto il 17 luglio 2019 nella casa di Beppe Grillo in Costa Smeralda. Gli accusati rischiano pene fino a 12 anni.  "L'impianto accusatorio ha retto. E' stata accolta la nostra richiesta, ora si farà un processo e si vedrà". Di più non vuole dire il Procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso.

"Oggi e' il giorno dopo il 25 novembre e credo che anche questa giornata sia diventata importante". Lo ha detto l'avvocata Giulia Bongiorno, che difende la giovane che avrebbe subito lo stupro di gruppo nelle villa di Grillo, riferendosi alla giornata contro la violenza sulla donne. "Ho letto di tutto in questo processo, poi sono veramente stufa di leggere piccoli pezzettini di atti isolati che vengono interpretati male, oggi il giudice ha dato una risposta a questa frammentazione del materiale probatorio, materiale consistente", ha detto ancora. "Quando sono arrivata pioveva fortissimo e ho visto all'improvviso un arcobaleno, e mi ha fatto pensare che anche le cose più difficili poi possono in qualche modo fare tornare il bello. Assisto tantissime donne che dopo questo processo non hanno voglia di denunciare".

Ciro Grillo
Ciro Grillo

Diversi i toni della controparte. "Andremo a processo e al dibattimento vedremo, quello dell'udienza preliminare e' un passaggio tecnico", ha commentato Gennaro Velle uno dei difensori dei 4 ragazzi genovesi accusati di violenza di gruppo. I legali dei quattro (Enrico Grillo, Romano Raimondo, Gennaro Velle, Ernesto Monteverde, Alessandro Vaccaro e Mariano Mameli) hanno preso la decisione dopo diverse riunioni, visto che in due avrebbero preferito il rito abbreviato (che in caso di condanna garantisce lo sconto di un terzo della pena). Secondo l'accusa i quattro l'avrebbero costretta a bere e poi avrebbero abusato di lei più volte. La studentessa era in compagnia di un'amica. In tre, Capitta, Lauria e Grillo, avrebbero fatto anche foto oscene con la seconda ragazza che dormiva sul divano. 

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, grazie al racconto della vittima ma anche di alcuni testimoni, quella notte di metà luglio 2019, Ciro Grillo e i suoi tre amici avevano trascorso la serata al Billionaire. Poi, quasi all’alba, avevano lasciato il locale con due studentesse milanesi. Le ragazze avevano seguito i quattro nell'abitazione di Beppe Grillo. Su quello che è accaduto ci sono diverse versioni. Da un lato la ragazza, che ha raccontato di essere stata stuprata, dopo che l’amica si era addormentata. La giovanissima ha detto di essere stata costretta a un rapporto sessuale con uno dei ragazzi. E poi essere stata stuprata anche dagli altri tre per "cinque o sei volte".

Ma la versione fornita dai rampolli della Genova bene è del tutto diversa. Hanno raccontato che il rapporto di gruppo con la giovane c’era stato ma che era "consenziente". Durante la presunta aggressione è stato anche girato un video, di circa 24 secondi, anche se dalle intercettazioni sarebbe emerso che i filmati potrebbero essere quattro.