Cinema, teatri e stadi: si decide sulla capienza. Resta il nodo discoteche

Esperti al lavoro: potrebbero presto essere tolte le restrizioni agli ingressi. Ipotesi anche per palestre e piscine

Si torna al cinema

Si torna al cinema

Milano, 27 settembre 2021 - E' finalmente arrivato il turno del mondo dello spettacolo e della cultura. Si apre la settimana che vedrà impegnato il governo a rivedere i limiti di capienza in quei luoghi "nei quali si svolgono attività culturali, sportive, sociali e ricreative", come previsto dal decreto che ha introdotto il green pass nei luoghi di lavoro dal 15 ottobre. Gli esperti del Comitato tecnico scientifico torneranno a vedersi già nelle prossime ore, per esprimere il parere richiesto dal governo entro il 30 di settembre, dopo l'incontro di sabato in cui è arrivato l'ok alla terza dose per gli over 80, i residenti delle Rsa e il personale sanitario a rischio. La decisione finale spetterà  al presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo l'incontro con i ministri, forse già il primo ottobre, ma l'orientamento di Cts e governo è quello di superare gli attuali limiti, con gradualità e autorizzando ingressi diversificati.

Green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro dal 15 ottobre, il decreto/ PDF

Cinema, teatri e concerti

Il parere del Cts è richiesto dal governo entro il 30 di settembre.  Un discorso sono i cinema e i teatri - spiegano diverse fonti - nei quali una capienza fino all'80% non creerebbe problemi, e un altro sono i concerti dal vivo, che richiamano migliaia di persone. In questi ultimi casi la percentuale dovrebbe essere inferiore al 75%. Oggi si è al 50%.

Stadi

Con il certificato verde l’obiettivo è aumentare la capienza degli stadi e degli altri impianti sportivi. Per gli stadi si salirebbe dal 50 al 75 per cento della capienza, per i palazzetti al chiuso dal 35 al 50.

Discoteche

Da affrontare anche il nodo delle discoteche che Lega e Fi vorrebbero riaprire da subito ma che per buona parte degli esperti continuano a essere uno dei luoghi più a rischio di contagio. ieri, Matteo Salvini è tornato anche a ribadire la sua posizione. "Le discoteche sono vittime di un pregiudizio ideologico e restano chiuse senza nessun motivo. Se con il green pass si può andare allo stadio in 50mila domando perché non si possa andare a ballare in 500. Vanno riaperte domani, non tra un mese o due".

Palestre e piscine

Anche qui l’ipotesi è di far cadere i limiti di capienza. Le regole sono già rigide per piscine e palestre. Si entra solo su prenotazione o partecipando a un corso. La distanza per gli atleti in palestra è di due metri, mentre per i nuotatori è di

Distanziamento sui luoghi di lavoro

Se la modifica delle capienze è comunque un passaggio quasi certo, il governo sta ancora valutando una possibile revisione delle norme sul distanziamento nei luoghi di lavoro. Con il Dpcm di venerdì scorso si è stabilito che la "modalità ordinaria" di lavoro nelle pubbliche amministrazioni sarà in presenza, con lo smart working che resterà ancora ma in maniera residuale e solo a determinate condizioni: non pregiudicare i servizi per il pubblico, avere strumenti tecnologici per comunicazioni sicure tra amministrazione e dipendenti come "una piattaforma digitale o un cloud», avere un piano per lo smaltimento degli arretrati. La stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici dovrà tornare dietro la scrivania e dunque si pone il problema di come gestire gli spazi negli uffici. Il Dpcm afferma che il rientro deve avvenire in «condizioni di sicurezza e nel rispetto delle misure anti Covid" che, al momento, prevedono il mantenimento della distanza di almeno un metro. Il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta dovrà mettere a punto il decreto che definisce i criteri per il rientro e con il ministro della Salute Roberto Speranza sta definendo le linee guida che devono stabilire le modalità organizzative per le verifiche sul green pass ed entrambi saranno sottoposti al Cts. In questo quadro, confermano fonti di governo, non è escluso che possa essere rivisto il distanziamento poiché sarebbe complicato riportare tutti in ufficio e garantire il metro di distanza. Possibile, dunque, che si arrivi ad una soluzione come quella già indicata per la scuola dove viene raccomandato il rispetto della distanza di sicurezza "salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano".

Green pass: quando e come usarlo sul luogo di lavoro