Centri commerciali chiusi il weekend, la protesta: "Serrande giù perché vogliamo riaprire"

Trentamila negozi all'interno dei centri commerciali abbassano simbolicamente la saracinesca

La protesta nel centro commerciale di piazzale Lodi a Milano

La protesta nel centro commerciale di piazzale Lodi a Milano

Saracinesche abbassate stamattina in 1.300 centri commerciali di tutta Italia per protestare contro le chiusure del weekend che sottraggono il 40% dei clienti ai negozi. In vista del nuovo decreto su riaperture e coprifuoco, una serrata simbolica, di pochi minuti, che ha interessato 30 mila negozi e supermercati. «Chiudiamo perché vogliamo riaprire. Il tempo è scaduto, le misure vanno revocate. Lo chiediamo a nome degli 800mila lavoratori che sono la forza dei centri commerciali», spiegano esercenti che aderiscono all'iniziativa promossa da ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali.  "Abbiamo messo in campo tutte le attività possibili dal punto di vista della sicurezza sanitaria per i dipendenti e per i clienti - commenta il direttore del centro commerciale Le Gru di Torino, Davide Rossi - Continuiamo a investire centinaia di migliaia di euro e non riusciamo a capire come mai non venga riconosciuto questo nostro impegno costante, mentre per le attività a bordo strada il tenore è differente. Non riusciamo a spiegarci il perché del perdurare di questi divieti"