Centaurus e Omicron 5, quale variante Covid resiste di più agli anticorpi? La scoperta

Lo studio del Karolinska Institutet pubblicato sul "Lancet infectious diseases". Intanto gli esperti raccomandano massima attenzione in vista dell'autunno

Milano, 3 settembre 2022 - La situazione epidemiologica in Italia è sotto controllo. Ma in vista dell'autunno gli esperti continuano a raccomandare massima attenzione soprattutto dopo la scoperta dell'ultima sottovariante Covid ribattezzata Centaurus. Ma quali sono le differenze con Omicron 5, attualmente dominante in Italia, e in particolare quale è più resistente agli anticorpi? Lo svela uno studio del Karolinska Institutet, in Svezia, pubblicato sul "Lancet infectious diseases".

Centaurus e Omicron 5, chi resiste di più agli anticorpi

Centaurus non è più resistente ai nostri anticorpi rispetto a Omicron 5. Una evidenza ritenuta "molto positiva e molto rassicurante" dai ricercatori perché ciò significa che in caso di una nuova ondata, questa sottovariante non sfugge agli anticorpi sviluppati con Omicron 5. "Identificare quanto sia vulnerabile la popolazione, in questo momento, alle varianti emergenti è fondamentale", afferma Daniel Sheward, ricercatore del Dipartimento di microbiologia, biologia dei tumori e delle cellule, Karolinska Institutet, e primo autore dell'indagine. "Producendo uno pseudovirus per BA.2.75, siamo stati in grado di testarne la sensibilità agli anticorpi presenti nei donatori di sangue". I test sono stati effettuati utilizzando 40 campioni di sangue prelevati a caso a Stoccolma, sia prima sia dopo la prima ondata di Omicron.

Anticorpi monoclonali, l'efficacia

"Il nostro studio mostra che Omicron BA.2.75 ha approssimativamente lo stesso livello di resistenza agli anticorpi della variante dominante BA.5, il che è una notizia rassicurante se dovessimo subire una nuova ondata", ​​afferma Ben Murrell, dello stesso Dipartimento del Karolinska Institutet, e autore senior dello studio. I ricercatori del Karolinska Institutet, in collaborazione con l'università di Cape Town, l'Eth di Zurigo, il Karolinska university hospital e l'Imperial College di Londra, hanno anche valutato se gli anticorpi monoclonali, usati per trattare pazienti già infetti, perdono il loro effetto contro Centaurus rispetto a Omicron 5: e anche in questo caso non sono state riscontrate differenze allarmanti.