Nuova variante Centaurus: cosa sta succedendo e perché preoccupa

La sottovariante BA.2.75 ha già mostrato un potenziale di maggiore trasmissibilità. Il caso del Regno Unito: cosa dicono i dati

Anche il Regno Unito sta assistendo negli ultimi giorno a un forte rimbalzo dei contagi da Covid-19, fino a una stima da 2,7 a 3,5 milioni di pazienti infettati, stando ai modelli aggiornati ogni sette giorni dall'Office for National Statistics (Ons). La tendenza, in atto di nuovo da oltre un mese, viene messa in relazione dagli esperti ancora con le sotto-varianti del ceppo Omicron, BA.4 e BA.5. Essa ha subito un rallentamento nelle nazioni del Regno più colpite a giugno, stando ai dati riferiti alla settimana scorsa; ma il totale dei ricoveri negli ospedali continua per ora a salire, seppure non ai livelli di precedenti ondate, mentre preoccupa la nuova comparsa nel Regno (come in Germania, negli Usa, in Canda e in Australia) di un'ennesima sotto-variante di Omicron, detta Centaurus: la BA.2.75, importata dall'India dove a partire da inizio maggio ha già mostrato un potenziale di maggiore trasmissibilità. Stando alle proiezioni condotte a campione dall'Ons sino al 6 luglio incluso, si calcola intanto che le persone infettate a quella data - fra sintomatiche e asintomatiche - fossero una ogni 19 abitanti in Inghilterra (contro una ogni 25 dei sette giorni precedenti); una ogni 17 in Galles (contro una ogni 19); una ogni 17 pure in Irlanda del Nord (contro una ogni 20); e una ogni 16 in Scozia (contro una ogni 17). 

Cosa sappiamo su Centaurus

Ma cos'è Centaurus? Si tratta della mutazione BA.2.75 di Omicron, quindi "una variante di una variante" che "sicuramente è una potenziale candidata per prendere il posto della BA.5" oggi più diffusa, ha avvertito al Guardian il virologo dell'Imperial College di Londra, Tom Peacock, il primo a identificare Omicron come una minaccia a novembre dello scorso anno. Centaurus è stata rilevata per la prima volta in India a inizio maggio. I casi di sotto-variante BA.2.75 isolati fino a ieri nel mondo ammontano a 290. Oltre l'82% delle sequenze depositate nel database GISAID provengono dall'India, nella quale, a partire da inizio giugno, sono state depositate 239 sequenze del virus, pari a quasi il 4% dei virus isolati nel Paese tra il 14 giugno e il 5 luglio. I casi rimanenti sono stati rilevati in altri 14 Paesi: 14 nel Regno Unito, 9 in USA, 6 in Nuova Zelanda, 4 in Canada, 4 in Indonesia, 3 in Giappone, 2 in Australia, Germania e Nepal, 1 in Danimarca, Lussemburgo, Martinica, Olanda e Turchia. I dati, estratti dalla database GISAID, sono stati diffusi su Twitter da Raj Rajnarayanan professore alla Arkansas State University. 

Monitorata dall'Oms

Il 7 luglio il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) l'ha designata come "variante sotto monitoraggio" perché potrebbe essere più trasmissibile o associata a malattie più gravi, anche se la sub-variante è ancora oggetto di studio. Anche l'Organizzazione mondiale della sanità sta monitorando Centaurus, ma a detta della dottoressa Soumya Swaminathan, capo dell'ufficio scientifico dell'Oms, non ci sono ancora prove sufficienti per valutarne la gravità. "E' difficile prevedere l'effetto di tante mutazioni che appaiono in simultanea", ha detto Peacock al Guardian. Di sicuro, ha aggiunto l'esperto, la diffusione della nuova sub-variante "conferisce al virus un 'carattere jolly' in cui la somma" delle diverse tipologie virali "potrebbe essere peggiore delle stesse prese individualmente". L'allerta dei virologi è arrivata nelle stesse ore in cui i parlamentari hanno chiesto di incrementare gli sforzi per convincere i quasi 3 milioni di adulti in Inghilterra che non hanno ancora ricevuto una singola dose anti-Covid a farsi somministrare il vaccino. 

Crisanti: ecco perché preoccupa

La sottovariante di Omicron BA.2.75 è "una variante che desta preoccupazione principalmente perché è modificata la regione che viene riconosciuta dagli anticorpi neutralizzanti. Quindi di fatto questa variante potrebbe essere totalmente invisibile ai vaccini. Se ha il potenziale per diffondersi? Su questo esistono dei dati un po' contrastanti, perché l'indice di infezione secondario", che fa riferimento alla quota di casi secondari che derivano dal contatto con un caso primario, "era piuttosto basso, perlomeno dalle prime misure. Devo dunque dire che è un po' prematuro vedere se questa variante ha una capacità di trasmissione uguale a queste ultime che abbiamo adesso". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova.  "Non è detto" dunque, conclude Crisanti, che quella che sui social è stata ribattezzata la variante 'Centaurus' sarà la prossima variante dominante riuscendo a scalzare Omicron 5. "Non è detto, però sicuramente la preoccupazione degli organi di sorveglianza è direttamente legata a questi aspetti, alle caratteristiche delle mutazioni", che sarebbero un problema pure perché potrebbero eludere l'immunità naturale guadagnata con infezioni contratte da altre varianti Omicron. "A quel punto si riparte da zero - chiosa il virologo - Questo è il problema". 

E l'Europa è di nuovo epicentro della pandemia

Intanto per la quinta settimana consecutiva aumentano i casi di Covid nel mondo: nella settimana tra il 4 e il 10 luglio i contagi hanno superato i 5,7 milioni; resta, invece, stabile il numero di decessi (9.800). Sono questi i dati salienti dell'ultimo bollettino dell'Organizzazione Mondiale della Sanità dedicato alla pandemia. L'epicentro della nuova ondata di Covid-19, al momento, è l'Europa, dove si concentra quasi la metà di tutti i casi: poco più di 2,8 milioni. I rimanenti contagi sono ripartiti per il 27% nelle Americhe, il 18% nell'area del Pacifico Occidentale, il rimanente 6% negli altri continenti. Dal punto di vista dei singoli Paesi, è la Francia a registrare il maggior numero di casi settimanali (771 mila), seguita da Stati Uniti (722 mila) e Italia (661 mila). Per quel che concerne i decessi, invece, il maggior numero si è verificato negli Usa (1.987); l'Italia, con 574 decessi settimanali, è il quinto Paese al mondo per numero di morti nell'ultima settimana. Sebbene l'Oms inviti a interpretare con cautela i trend, al momento, con un +28% di casi, la pandemia sembra in forte accelerazione nella Regione del Pacifico Occidentale dell'Oms (che comprende i Paesi dell'Estremo Oriente e l'Oceania), mentre in Europa si assiste a una frenata: i nuovi casi sono cresciuti del 4% in questa settimana rispetto al 15% della scorsa settimana.