Cassette postali "smart". Il debutto oggi a Milano

Installate in centro città, sono dotate schermo che offrirà informazioni ai cittadini

Le nuove cassette postali smart presentate a Milano

Le nuove cassette postali smart presentate a Milano

Milano - In Italia sono sbarcate le prime cassette postali "smart". Sono state installate oggi a Milano, in via Cordusio, Piazza Duomo e viia Orefici e andranno a sostituire le cassette postali tradizionali che dal 1961 arredano e caratterizzano le nostre città e di cui però manteranno l'inconfondibile colore rosso fuoco. Come sono mle nuiove cassette postali smart? Si tratta di cassette dotate di uno schermo ad e-ink che consentirà in grado di fornire informazioni utili, come i principali dati ambientali, quali temperatura, umidità, polveri sottili e consentono a Poste Italiane di veicolare informazioni ai cittadini sul Comune di riferimento.Le nuove cassette digitali, inoltre, sono dotate di sensori che rilevano la presenza della corrispondenza all'interno e consentono a Poste di ottimizzare la fase di ritiro, riducendo l'impatto ambientale. 

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Le nuove cassette postali smart presentate a Milano
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Nelle prossime settimane saranno installate nuove cassette digitali anche in Piazza Duca D'Aosta, 1, Via Alberico Albricci, 8, Via Alfredo Cappellini, 19, Via dell'Orso 9, Foro Bonaparte, 71, Via Tonale, 10, Piazza Argentina, 4 per arrivare in questa prima fase ad un totale di 46 cassette totali nella città di Milano. Nuove installazioni interesseranno anche i Comuni di Torino, Roma, Napoli per un totale, in questa prima fase sperimentale, di 100 nuove cassette. Nel 2022 ci saranno 12 mila cassette smart sul territorio italiano: "In Italia ci sono circa 40 mila cassette postali che avranno nel tempo una rivisitazione verso quella che è la cassetta smart, con un percorso che ci vedrà impegnati fino al 2022 con la sostituzione di un buon numero del parco cassette", ha spiegato Gabriele Marocchi, responsabile Ingegneria di Poste Italiane.

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Sessant'anni di onorato servizio

A 60 anni di età, si adeguano quindi ai tempi. Le "cassette d'impostazione", come venivano chiamate, del resto ne hanno fatta di strada da quando sono comparse in Italia alla fine dell'Ottocento, seguendo l'evoluzione della società italiana, tra conflitti mondiali, fine della monarchia e inizio della Repubblica. Le prime cassette postali di cui si ha notizia sono del 1886 quando la Direzione generale delle Poste stipula un contratto con l'officina Meccanica di Ettore Calzone per produrre 100 cassette mobili che dovevano essere collocate nelle stazioni delle principali linee ferroviarie del Regno d'Italia. Nel 1906 in Italia c'erano 20530 cassette fisse e 6942 mobili, usate nelle stazioni, sui treni, sui tram, piroscafi e alberghi.

Nella Prima guerra mondiale speciali uffici postali accompagnavano le truppe al fronte con le apposite cassette di impostazione. Dopo il referendum che sancì il passaggio dalla monarchia alla Repubblica, nel 1946, le Poste eliminarono dalle cassette l'emblema del Regno d'Italia. Tra il 1957 e il 1959 arriva un nuovo modello pensato per l'esercito di motorizzati delle città che possono imbucare le lettere senza scendere dal loro mezzo. Dal 1965, invece, la posta viaggia in apposite cassette agganciate sulle fiancate di tram e bus. Tra il 1961 e il 1965 arrivano le cassette a due feritoie, che permettono di separare la posta diretta in città da quella diretta altrove. Nel 1967 il presentatore Corrado sbuca da una cassetta della posta in uno spot destinato a far conoscere il Cap agli italiani: per questa campagna Poste coinvolse testimonial come Gianni Boncompagni, Raffaella Carrà, Gino Bramieri e Ugo Tognazzi.