L'allarme dei farmacisti: in Italia carenza di 3mila medicinali. Ecco quali e perché

Effetto del Covid e del conflitto in Ucraina. Mandelli (Fofi): problemi di approvvigionamento dei principi attivi e dei materiali per il confezionamento dei prodotti

Una farmacia (foto d'archivio)

Una farmacia (foto d'archivio)

Roma - In Italia sono a rischio la reperibilità di 3.000 farmaci, per i quali si manifestano carenze a causa principalmente del Covid e del conflitto in Ucraina. Lo denuncia la Federazione degli ordini dei farmacisti (Fofi), parlando di categoria in prima linea "per aiutare i pazienti". "Le difficoltà di approvvigionamento - spiega Andrea Mandelli, presidente Fofi -  riguardano i principi attivi, ma anche i materiali necessari per il confezionamento dei prodotti farmaceutici, come il vetro delle fiale, la pellicola di alluminio che chiude il blister o la plastica conformata per alloggiare le compresse. C'è poi il problema dell'aumento dei costi dell'energia e del caro carburante", costi "che si riversano sulle imprese produttrici e sulla catena distributiva, non essendo possibili fluttuazioni del prezzo dei farmaci che è deciso dallo Stato. Per questo ci uniamo all'appello rivolto alla politica da parte di tutti gli attori della filiera, affinché si affronti al più presto e con una visione di sistema - chiede Mandelli - una questione complessa che riguarda da vicino la salute e il diritto alla cura degli italiani". 

Il problema della carenza dei farmaci era emerso già prima dell'estate, "quando avevamo segnalato alle istituzioni la carenza di alcuni farmaci di uso comune, in particolare antidolorifici e antinfiammatori, dovuta a un maggior utilizzo di questi prodotti per il trattamento domiciliare dei sintomi del Covid. L'aumento delle richieste si somma agli effetti della crisi internazionale che penalizzano tutta la filiera del farmaco, causando evidenti disagi per i pazienti". Già a luglio, infatti, nel pieno dell'ondata estiva di Covid, si era registrata una fortissima richiesta di farmaci antinfiammatori nelle farmacie, tanto da rendere difficile reperire l'ibuprofene. Anzi, in alcune zone d'Italia era praticamente introvabile. L'ibuprofene è un principio attivo che rientra nella famiglia dei farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) ed è dotato di proprietà analgesica, antinfiammatoria e antipiretica. Per questo motivo è indicato in caso di dolori muscolari, febbre, mal di testa, ossia i sintomi più lievi della variante Omicron

"Noi 'operatori di trincea' - evidenzia il presidente della Fofi - abbiamo segnalato prontamente il problema e ci siamo attivati per sopperire alle carenze di alcuni medicinali di origine industriale, in particolare di uso pediatrico, allestendo i preparati in laboratorio e dispensandoli senza necessità di ricetta medica. I farmacisti, ancora una volta, si sono dimostrati un elemento fondamentale per realizzare la prossimità delle cure, prossimità che è un'esigenza reale del Paese. L'invito ai cittadini - conclude Mandelli - resta quello di evitare inutili corse per l'accaparramento dei medicinali e di rivolgersi al farmacista di fiducia che è sempre a disposizione per informare e orientare sulla scelta del farmaco".