Vaccino covid: più dosi al Veneto, la Lombardia aspetta i rifornimenti

Nelle province lombarde si è sfondata la soglia del 30% con almeno un’iniezione, ma se ne potrebbero fare 140mila al giorno. Fontana aveva chiesto di poter avere le dosi rifiutate altrove

Attesa del vaccino all’hub di Brescia

Attesa del vaccino all’hub di Brescia

Brescia, 13 maggio - Dosi supplementari al Veneto, mentre in Lombardia, a ieri pomeriggio, non c’erano indicazioni di forniture extra provenienti dalle regioni del Sud, in particolare la Sicilia, che ha in standby migliaia di vaccini AstraZeneca rifiutati dai cittadini. In Veneto dovrebbero soprattutto per i richiami (su cui ci sarebbero delle difficoltà), ma anche il presidente della Regione Attilio Fontana aveva chiesto di poter avere le dosi rifiutate altrove, per accelerare la vaccinazione in Lombardia. In tutte le province lombarde si è ormai sfondata la soglia del 30% di immunizzati con almeno una dose, ma si cammina col freno a mano tirato: si potrebbero fare 140mila vaccini al giorno, mentre ci si deve fermare a circa 85mila.

L’appello di Fontana era arrivato durante la visita al centro vaccinale di Brescia, dove, ad esempio, si va a 3mila dosi al giorno contro le potenziali 10-12 mila. Proprio dal territorio bresciano, tra i più colpiti dall’epidemia, arriva ora anche l’appello del presidente della Provincia, Samuele Alghisi. "Sarebbe utile se anche a Brescia arrivassero le dosi del Sud – commenta – per accelerare la campagna vaccinale. Sarà mia premura confrontarmi con le aziende sanitarie per poi formalizzare la richiesta alle Regioni". Per accelerare, per ora, si stanno allungando i tempi di somministrazione della seconda dose di Pfizer e Moderna, fra i 35 ed i 42 giorni dalla prima inoculazione rispetto ai 18-21 indicati dall’azienda. Un prolungamento che non dovrebbe ridurre l’efficacia del vaccino e su cui per ora non si torna indietro, come da indicazione ministeriale. Brescia vuole comunque portare il tema delle dosi all’attenzione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che visiterà l’hub di via Caprera il 18 maggio.

Proprio il centro, intanto, da ieri è diventato luogo che unisce cura e cultura. Grazie alla collaborazione tra Fondazione Brescia Musei, Asst Spedali Civili e Pro Brixia con Camera di Commercio, nelle aree di attesa dell’hub sono stati installati grandi billboard a parete con applicazioni grafiche dedicate alla Vittoria Alata, uno dei più importanti bronzi romani a livello mondiale, e codici QR a pavimento che collegano al portale www.vittorialatabrescia.it. Nel momento di attesa dell’anamnesi gli utenti possono visualizzare il video emozionale Il volo della Vittoria; prima dell’inoculazione, possono approfondire le qualità artistiche e materiche del manufatto e del nuovo allestimento. Infine, nel post vaccino, possono programmare la visita al parco archeologico di Brescia romana, usufruendo del biglietto ridotto tramite la registrazione alla newsletter di Fondazione Brescia Musei.