Caravella portoghese: come riconoscerla, dove vive, veleno, cosa fare in caso di puntura

Aumentano gli avvistamenti dell'invertebrato marino in Italia. A Catania una donna è finita in terapia intensiva dopo essere stata colpita

L'episodio di ieri, con una donna finita in Rianimazione dopo essere stata punta da una caravella portoghese, ha acceso i riflettori su questo "animaletto", il cui arrivo nelle acque italiane potrebbe essere collegato all'aumento delle temperature nel Mediterraneo. Un altro effetto collaterale, quindi, del riscaldamento globale, con il quale ci troviamo ad affrontare una battaglia tutta in salita. E, per ora, con armi spuntate. Vediamo, con l'aiuto del sito specializzato Green Me, come riconoscere la caravella portoghese e cosa fare in caso di incontro.

 

Non è una medusa

Innanzitutto va detto che la caravella portoghese dal colore blu iridescente nella parte inferiore e trasparente con profilo rosa in una sorta di "cresta" in alto non è una medusa. Non è, infatti, un organismo pluricellulare come le meduse, ma un mix di quattro organismi diversi, gli "zooidi", che dipendono l'uno dall'altro per la sopravvivenza

Questa simpatica creaturina viene spesso scambiata per una medusa anche per via dei suoi tentacoli ma non lo è. Non si tratta di un organismo pluricellulare come le meduse, ma è il risultato dell’unione di quattro organismi diversi detti zooidi, reciprocamente dipendenti per la sopravvivenza.

Cosa è e dove vive

La caravella portoghese è un sifonoforo, classe di invertebrati marini con circa 150 specie. I suoi tentacoli possono raggiungere anche la lunghezza di 30 metri. E' pericolosa: il suo veleno, infatti, è tossico per l’uomo. Preferisce acque calde e si sposta tramite una sorta di grande vela che si trova sul dorso del corpo. 

Avvistamenti in Italia

Negli ultimi tempi, al di là del caso di Catania, gli avvistamenti si sono moltiplicati anche in Italia e, più in generale, nelle acque del Mediterraneo. Fino a oggi questa specie non è riuscita a proliferare dalle nostre parti, "complice" la temperatura dei mari troppo basse rispetto a quelle del suo habitat naturale, nell'Oceano Atlantico. La situazione è tenuta monitorata: nel Mediterraneo, infatti, la caravella portoghese potrebbe trovare condizioni adatte per diffondersi, come la ridotta presenza - a causa della pesca intensiva - di predatori che si nutrono di meduse e altri organismi invertebrati, come le tartarughe marine e grandi pesci.  

Come riconoscere la Caravella Portoghese

La caravella portoghese, si legge sempre su Green Me, è formata da una specie di sacco galleggiante, della lunghezza media di 15 centimetri. A questa semisfera allungata sono attacati i tentacoli, in cui è raccolto il veleno. Possono essere lunghi fino a 30 metri, in casi eccezionali. La parte emersa è di colore azzurro violacea. In qualche occasione vira al fucsia. La creaturina "nuota" in superficie spinta dal vento e può procedere alla velocità - si fa per dire - di 20 metri al minuto. I tentacoli nascondono più di 10 tipi di veleni differenti, ognuno con un colore diverso.

Effetti della puntura

La tossina più pericolosa contenuta nei veleni utilizzati come "arma di difesa" dalla caravella portoghese è la ipnotossina (o fisalitossina). Questa sostanza ha proprietà ipnotiche e provoca la cosiddetta “sindrome fisalica”. La puntura provoca un dolore lancinante e può arrivare a causare addirittura la perdita di coscienza. Sulla zona colpita si forma un eritema che poi si ricopre di bolle. Su tutto il corpo si formano successivamente lesioni cutanee. Nei casi più gravi, come quello accaduto a Catania, si può arrivare all'arresto cardiaco. Nei casi più lievi, i pomfi lasciano cicatrici e sintomi che possono durare mesi mentre ansia e vomito di solito passano dopo 2-3 giorni.

Cosa non fare

Green Me ci consiglia anche cosa fare e non fare in caso di puntura. Se si viene colpiti da un tentacolo, bisogna evitare il bendaggio perché incrementa la quantità di veleno iniettata. E' bene evitare anche di lavare eritemi e lesioni con soluzioni alcoliche e con Vineger, siero in vendita per alleviare il dolore da punture da meduse del genere Chironex. In questi casi, infatti, provoca l’effetto opposto. Evitate comunque di toccare la caravella portoghese e segnalate la sua presenza al bagnino o alle forze dell'ordine che vigilano sul tratto di mare in cui vi trovate.