Santa Maria Capua Vetere, il ministro sospende i 52 indagati: "Tradita la Costituzione"

Ferma condanna per la violenza e le umiliazioni inflitte ai detenuti. Salvini solidale con le guardie, Schein lo attacca. Il Pd chiede Cartabia in aula

L'esterno del carcere di Santa Maria Capua Vetere

L'esterno del carcere di Santa Maria Capua Vetere

Roma - Riunione straordinaria questa mattina al Ministero della Giustizia sulla situazione nelle carceri, dopo gli sviluppi dell’inchiesta di Santa Maria Capua Vetere. La Ministra, Marta Cartabia, ha convocato alle 9 il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), Bernardo Petralia, il Garante nazionale delle persone private della liberta’, Mauro Palma e il Sottosegretario Francesco Paolo Sisto (la Sottosegretaria Anna Macina, che non era presente al Ministero, e’ stata aggiornata telefonicamente). Sconcertati dalle immagini diffuse, i partecipanti hanno espresso “la piu’ ferma condanna per la violenza e le umiliazioni inflitte ai detenuti, che non possono trovare ne’ giustificazioni ne’ scusanti”.

 «Un'offesa e un oltraggio alla dignità della persona dei detenuti e anche a quella divisa che ogni donna e ogni uomo della Polizia Penitenziaria deve portare con onore, per il difficile, fondamentale e delicato compito che è chiamato a svolgere». Davanti ai video pubblicati di quanto accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere l'anno scorso, il 6 aprile 2020 - fatti salvi gli ulteriori accertamenti dell'Autorità Giudiziaria e tutte le garanzie per gli indagati - la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, parla di «un tradimento della Costituzione».

La Ministra ha chiesto “approfondimenti sull’intera catena di informazioni e responsabilita’, a tutti i livelli, che hanno consentito quanto accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere; e un rapporto a piu’ ampio raggio anche su altri istituti. Ha altresi’ assunto, d’accordo con tutti i partecipanti, immediate iniziative, che riguardano sia la situazione contingente, sia le attivita’ proiettate in un piu’ lungo periodo. Oggi, una volta ricevuta formale trasmissione da parte dell’Autorita’ Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere dell’ordinanza di custodia cautelare, sono state immediatamente disposte le sospensioni di tutti i 52 indagati raggiunti da misure di vario tipo".

Il Dap sta valutando ulteriori provvedimenti anche nei confronti di altri indagati, non destinatari di iniziative cautelari, e ha disposto altresi’ un’ispezione straordinaria nell’Istituto del casertano, confidando nel pronto nulla osta dell’Autorita’ Giudiziaria. La Ministra ha inoltre sollecitato un incontro con tutti gli 11 Provveditori regionali dell’Amministrazione penitenziaria, che il Dap sta gia’ organizzando, e un analogo incontro con tutte le rappresentanze sindacali del personale dell’Amministrazione penitenziaria, sia del Corpo di Polizia Penitenziaria che delle altre figure professionali, gia’ fissato per il 7 luglio dal Sottosegretario Sisto. Utili ulteriori spunti di riflessioni sono stati portati dal Garante nazionale delle persone private della liberta’, con particolare riferimento “alla deriva culturale che tali immagini evidenziano”.

Nella riunione, e’ stata inoltre da tutti ribadita la necessita’ di procedere tempestivamente al ripristino dell’intera rete di videosorveglianza attiva negli istituti. E’ stata infine soprattutto sottolineata la necessita’ di rafforzare ulteriormente l’attivita’ di formazione, gia’ in corso, di tutto il personale dell’Amministrazione penitenziaria, anche con l’incremento delle professionalita’ destinate alla formazione obbligatoria. Tutti i presenti hanno concordato sulla necessita’ di assumere queste iniziative, “perche’ fatti analoghi non possano ripetersi, anche a salvaguardia della funzione e dell’immagine del Corpo di Polizia Penitenziaria”.

“Chi sbaglia paga, soprattutto se indossa una divisa, ma non si possono coinvolgere tutti gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria. Serve rispetto per chi indossa una divisa, i singoli errori vanno puniti”. Lo ha detto a Radio Crc Matteo Salvini, segretario della Lega, a proposito del video ragistrato nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, dicendosi pronto a portare la propria solidarietà alle guardie carcerarie. Pronta la replica della vicepresidente dell’Emilia Romagna Elly Schlein. “L’orrenda mattanza di Santa Maria Capua Vetere contro i detenuti che chiedevano mascherine e tamponi e’ inaccettabile in uno Stato di diritto”, dichiara - “Anche le persone ristrette hanno diritti e non possono subire trattamenti inumani e torture. Pazzesco - conclude Schlein - che Salvini solidarizzi con le botte”.

"I gravissimi fatti di violenza avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, da subito denunciati dai detenuti e dai loro familiari, nonche' dai loro difensori, devono essere accertati con la massima rapidita' possibile. Si tratta di una inconcepibile violazione del diritto delle persone detenute ad un trattamento rispettoso della loro persona, della loro integrita' fisica e della loro dignita', oltre che del dovere delle istituzioni penitenziarie di garantire la sicurezza delle persone loro affidate, nella prospettiva del percorso rieducativo della pena voluto dalla costituzione repubblicana". Cosi' l'Unione delle Camere Penali in relazione all'inchiesta sulle violenze nel penitenziario campano di Santa Maria Capua Vetere che ha portato all'arresto di decine di indagati.