Capodanno Covid: feste, cenoni e spostamenti. Cosa si può fare e cosa no

Una serata di San Silvestro più libera rispetto al 2020. Ma ci sono comunque regole da seguire, perché i contagi sono in forte aumento

Milano, 27 dicembre 2021 - Niente feste in piazza, concerti cancellati e discoteche chiuse. Il Coronavirus, in particolare la variante Omicron, spegne il Capodanno. Ma, nonostante il record dei contagi, che negli ultimi giorni sono stati il triplo rispetto a 12 mesi fa, l'Italia vive queste feste di fine anno con più libertà rispetto al 2020 quando tutto il Paese era in zona rossa e c'era il coprifuoco. In molti casi a livello locale ci avevano già pensato i sindaci a disdire gli eventi in programma per la notte di San Silvestro, con il nuovo decreto il governo li vieta ovunque e chiude, nuovamente, i locali da ballo. Le misure saranno valide fino al 31 gennaio 2022 e riguardano pranzi, feste, mascherine, spostamenti e assembramenti. Ecco nel dettaglio le regole per il 31 dicembre e 1 gennaio.

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Coprifuoco

Una grande novità rispetto al 2020 è che non ci sarà alcun coprifuoco. Rispettando tutte le altre regole previste, si potrà quindi tornare a casa a qualsiasi ora, la sera di san Silvestro.

Feste in casa

Nessun divieto in vigore per trascorrere la notte di San Silvestro in casa tra amici e parenti. Non ci saranno nemmeno limitazioni al numero degli invitati. Se infatti lo scorso anno il governo Conte aveva stabilito che si potessero invitare a casa solamente due persone, quest’anno non ci si dovrà preoccupare di quanti ospiti invitare. Questo non significa che non si corrano pericoli a ospitare troppe persone in ambienti al chiuso, come ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza:  “Il governo ha innalzato il livello delle precauzioni. Arrivano giorni festivi, i giorni di Natale e Capodanno, ed è importante che i comportamenti individuali siano adeguati: massima attenzione, prudenza, mascherine, igiene e distanziamento". In questi ltimi ghiorni - segnalano gli osservatori - proprio in vista di cenoni casalinghi, la spesa per la gastronomia ha fatto registrae un aumento del 25%.

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Cenone al ristorante

Non ci sarà bisogno nemmeno di disdire la prenotazione per il veglione di Capodanno al ristorante: le cene fuori casa restano consentite. Al tavolo ci si potrà però sedere solo se in possesso di Super Green pass (vaccinati e guariti dal virus) non invece chi ha ricevuto il pass in seguito all’esito negativo di un tampone. Lo stesso vale anche solo per consumare un caffè al bancone dei bar. Quale sarà però l’effetto delle nuove regole sulle prenotazioni degli italiani al ristorante è ancora da capire del tutto, ma sembra ci siano già parecchie disdette. 

Discoteche e sale da ballo

Dal 30 dicembre al 31 gennaio saranno nuovamente chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico.  Dall'1 febbraio e alla fine dello stato di emergenza si può entrare in discoteche, sale da ballo e locali simili dove si svolgono feste o eventi assimilabili - ad esempio luoghi nei quali si svolga musica dal vivo - solo con il Super Green Pass. Nella bozza del provvedimento per le feste veniva prevista la possibilità di tenere le discoteche aperte. L’ingresso sarebbe stato riservato a chi avesse già ricevuto la terza dose di vaccino Covid, oppure a chi, oltre ad aver completato il ciclo primario di immunizzazione con due dosi, fosse anche in possesso dell’esito negativo di un test anti Covid. L'ipotesi è stata poi scartata. "Si tornerà a favorire l'abusivismo e a ballare ovunque tranne dove c'è una licenza che lo permette. Si tratta di un accanimento verso la nostra categoria. In questo modo si mette in 'quarantena' famiglie intere come le nostre. 400mila lavoratori tra pochi giorni saranno di nuovo nell'oblio, senza sostegno", ha detto Paolo Peroli, portavoce del Comitato Territoriale Esercenti, associazione che riunisce buona parte dei locali da ballo milanesi. "Abbiamo seguito ogni direttiva e ogni protocollo verificando i green pass e monitorando il personale, abbiamo reso le sale da ballo luoghi sicuri e Covid free, abbiamo reimpostato il nostro modo di lavorare per salvare le nostre aziende e il futuro delle nostre famiglie tutelando prima la sicurezza e la salute della clientela ed ora il governo ci chiude", ha aggiunto Peroli. "La normativa, tra l'altro, non è chiara e crea continue discriminazioni nei confronti del nostro settore, senza nemmeno spendere una parola sui ristori - ha concluso il leader del Comitato -: la serata di capodanno fornisce alle nostre attività il 15% del fatturato annuo, senza parlare poi delle discoteche site nei luoghi di montagna, nelle quali la sera del 31 influisce quasi fino al 50%. Sarebbe congruo restituire alle attività il 100% dell'incasso del mese di gennaio".

Capodanno in piazza

 Vietati anche “gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto”. Prima del decreto molte città avevano già chiuso alla possibilità di celebrare l’arrivo del 2022 con feste di piazza: ad esempio Milano, Roma e Napoli. Altri centri urbani avevano comunque limitato le possibilità di festeggiamenti: Venezia e Padova avevano vietato assembramenti vari e fuochi d’artificio, Firenze aveva cancellato gli eventi organizzati, Genova non li aveva mai concessi, Bologna aveva imposto lo stop al Capodanno in piazza Maggiore.

Spostamenti e trasporto pubblico

Nel decreto non ci sono limitazioni alla libertà di spostamento. Quindi, con il proprio mezzo ci si può spostare liberamente da un comune all’altro, e da una regione all’altra, in zona bianca e in zona gialla. La situazione cambierebbe se qualche territorio fosse in zona arancione, ma fortunatemente nessuno entra in questa fascia. Qui eventualmente sarebbe necessario essere in possesso di Green pass per spostarsi verso altri comuni e regioni, se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Per quanto riguarda i mezzi pubblici ci sono invece delle novità imposte dal decreto. La prima è l’obbligo di indossare una mascherina FFP2 qualunque sia il mezzo su cui si sta viaggiando: bus, metropolitane, treni ad alta velocità, aerei, navi.

Mascherine Ffp2

L’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 non riguarda solo il trasporto pubblico. Serviranno anche per accedere a qualsiasi spettacolo aperto al pubblico, sia che si svolga al chiuso che all’aperto, nei musei, a eventi e competizione sportive, anche queste senza distinzione tra quelle al chiuso o all’aperto

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Viaggi all'estero

Chi ha prenotato un viaggio all’estero non dovrà cancellare la prenotazione. Il turismo in uscita dall’Italia resta consentito, ma biosgna guardare alle norme imposte da ciascuno Stato. Prima della partenza è quindi consigliabile guardare sempre il sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, dove sono disponibili le regole per l’ingresso negli altri Paesi. Il Decreto Festività ha però previsto che “gli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera” effettuino, anche a campione, test anti Covid negli scali aeroportuali, marittimi e terrestri

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Le restrizioni locali

Alcuni sindaci si sono mossi già da giorni con ulteriori restrizioni.

BARI - A Bari, Antonio Decaro ha vietato tutti i fuochi d'artificio. Inoltre, dalle 12 alle 24 del 30 dicembre e dalle 12 del 31 dicembre alle 5 dell’1 gennaio 2022, per evitare assembramenti, è vietata la musica, sia dal vivo che registrata, all’esterno dei locali. Inoltre, non tanto per disincentivare raduni ma per questioni di “incolumità pubblica”.

BOLOGNA - A Bologna per evitare i festeggiamenti spontanei e assembramenti, il sindaco Matteo Lepore ha interdetto l'accesso dalla sera del 31 alla mattina del primo gennaio a Piazza Maggiore.

NAPOLI - Consumo di "street food" limitato dal 23 dicembre a Napoli, come disposto dall'ordinanza del governatore della Campania Vincenzo De Luca, che vieta fino all'1 gennaio il consumo di cibo e bevande negli spazi antistanti i bar e gli esercizi di ristorazione e, in generale, nei luoghi pubblici. L'ordinanza n. 28 del 19 dicembre ribadisce anche la necessità di indossare le mascherine anche all'aperto nei luoghi non isolati e in qualunque situazione di affollamento. In Campania l'obbligo è in vigore da mesi

PALAU - A Palau, in Gallura, come si legge sul sito del Comune, fino al 10 gennaio è vietato organizzare o partecipare a feste private, pranzi o cene all'aperto o al chiuso, "oltre i componenti del nucleo familiare e dei parenti in possesso di certificazione verde".

SASSARI - A Sassari, ai cenoni organizzati da pubblici esercizi, attività di ristorazione, circoli ricreativi, non sono ammessi i balli e la musica si spegnerà all'una di notte.