Cambiamenti climatici, ecco le città italiane a rischio alluvioni e siccità

A Milano 30 giorni di caldo intenso in più rispetto al secolo scorso, a Napoli 50. Venezia rischia di finire sott'acqua

Siccità

Siccità

Milano, 21 settembre 2021 - C'è anche Milano tra le sei città italiane a rischio per siccità e alluvioni. Lo afferma il rapporto "Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in sei città italiane", realizzato dalla Fondazione Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMC). Una fotografia allarmante che racconta delle ondate di calore in crescita e sempre più roventi: negli ultimi decenni Napoli ha visto aumentare di 50 giorni il periodo di caldo intenso rispetto allo scorso secolo, seguita da Milano (+30 giorni), Torino (+29) e Roma (+28). A Venezia, invece, negli ultimi 150 anni il livello dell'acqua relativo della città è cresciuto di oltre 30 centimetri e la soglia critica è stata superata 40 volte negli ultimi 10 anni. A Bologna ci si aspetta per il futuro un aumento di intensità e frequenza di fenomeni di allagamento.

 

Sguardo sul futuro

Fino a 90 giorni consecutivi di ondate di calore a Napoli entro il 2080 senza l'applicazione di politiche climatiche, che invece potrebbero ridurre il fenomeno a 50 giorni, con gravi rischi per la la popolazione più anziana per maggiori ospedalizzazioni e mortalità. A Venezia, entro il 2100, senza interventi di mitigazione dei cambiamenti climatici, è previsto un aumento della temperatura fino a 5 gradi in estate e autunno e fino a 4 gradi in inverno e primavera. Nella città lagunare i rischi maggiori restano gli allagamenti, fra fenomeno di acqua alta (maree) e piogge intense oltre alle ondate di calore. Sono due degli esempi indicati nel Rapporto.

Le conseguenze

Le ondate di calore e le alluvioni sono gli impatti principali cui sono interessate le città italiane, spiega la Fondazione, e ci si aspetta che questi impatti crescano, con conseguenze sulla salute delle persone, sulla mortalità, su episodi di dissesto idrogeologico. Il Rapporto «è il più aggiornato e avanzato strumento per comprendere il rapporto tra città e cambiamenti climatici, dall'analisi della situazione attuale agli scenari futuri, fino alla pianificazione e alla realizzazione di strumenti di adattamento e resilienza per rispondere efficacemente ai rischi presenti e futuri».

Nella morsa del caldo e della pioggia

Il fenomeno delle ondate di calore è comune a tutte le città prese in esame, spiega il Cmcc che sul fronte degli allagamenti da piogge intense osserva come questo problema sia esacerbato dall'ambiente urbano a causa della densità delle costruzioni, dell'impermeabilizzazione del suolo e di specifiche caratteristiche delle singole città. A Milano, ad esempio, ci sono stati 150 eventi di piena negli ultimi 140 anni e in anni recenti si sono manifestati meno giorni piovosi, ma piogge più intense. A Napoli, piogge intense che si sono verificate ogni 10 anni, potrebbero verificarsi ogni 4. Molti e diversi sono i modi con cui le sei città affrontano il rischio connesso ai cambiamenti climatici. Se tutte si concentrano sull'analisi dei rischi connessi a ondate di calore e allagamenti, diverse sono le strade che ciascuna percorre per sviluppare piani di intervento. In alcuni casi (Milano, Bologna, Torino) la macchina amministrativa è dotata di elevate competenze e capacità tecniche, in altri casi (Roma, Napoli, Venezia), mentre si procede alla formazione delle capacità necessarie, si punta a collaborazioni con Università e centri di ricerca del territorio. In tutti i casi, spiega il Cmcc, risultano determinanti la partecipazione in network nazionali o internazionali di città impegnate in azioni per affrontare i cambiamenti climatici e l'attivazione di pratiche partecipative che coinvolgano cittadini e stakeholders.