Covid: dopo contagi e ricoveri calano (finalmente) anche i decessi: -16% in 7 giorni

E' quanto emerge dal report settimanale della fondazione Gimbe. Giù tutti i parametri, ma scendono anche le vaccinazioni

Dopo il calo di contagi e ricoveri (ieri il bollettino Covid ha registrato 59.749 nuovi casi) si inizia a registrare anche l'attesa diminuzione dei decessi. Nella settimana che va dal 9 al 15 febbraio c'è stato un calo del 14,9% dei pazienti ricoverati in area medica e del 18,7% dei ricoveri in terapia intensiva. Ma a diminuire sono finalmente anche i decessi: sono stati 2.172 negli ultimi 7 giorni (di cui 184 riferiti a periodi precedenti) -16,2% rispetto alla settimana precedente. E' quanto emerge dal nuovo monitoraggio  della Fondazione Gimbe. Ma non sono tutte rose. Dietro i numeri, che segnano una netta flessione dei nuovi casi di Covid per la terza settimana consecutiva (in tutto  440 mila, ovvero -32,3%), c'è anche il crollo dei tamponi, pari a -27,8% nello stesso arco di tempo. Per questo Gimbe invita a "ridisegnare ora le strategie per ridurre l'impatto di nuove ondate dopo l'estate". 

Calano i casi in 20 regioni su 21

Grafico nuovi casi Gimbe
Grafico nuovi casi Gimbe

Flop obbligo Super Pass over 50: giù le vaccinazioni

Sono ancora 7,1 milioni le persone che in Italia non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 2 milioni guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni e pertanto temporaneamente protette. "Questi dati portano ad alcune considerazioni: se da un lato - commentano da Gimbe - oltre 2 milioni di persone recentemente entrate in contatto con il virus contribuiscono ad alzare il livello di immunità della popolazione, dall'altro il numero di persone senza protezione è ancora molto elevato. Peraltro, la protezione immunitaria ottenuta dopo l'infezione cala progressivamente nel tempo ed è necessario vaccinarsi entro 6 mesi dall'avvenuto contagio". Sul fronte dei nuovi vaccinati contro il Covid, Gimbe rileva che "nonostante l'entrata in vigore dell'obbligo vaccinale e dell'obbligo di Green pass rafforzato sui luoghi di lavoro, tra gli over 50 il numero di nuovi vaccinati scende ulteriormente, attestandosi a quota 27.103 (-43,8% rispetto alla settimana precedente). In continuo calo anche le fasce 12-19 e 20-49". Giù anche le vaccinazioni in fascia 5-11 anni (-41,7%). L'85,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l'82,4% ha completato il ciclo vaccinale. Il tasso di copertura delle terze dosi all'85,7% con nette differenze regionali.  In questa settimana, in generale, si registra un ulteriore calo dei nuovi vaccinati: 110.791 rispetto ai 187.037 della settimana precedente (-40,8%). Di questi, il 41,2% è rappresentato dalla fascia 5-11: 45.618, in ulteriore netta flessione rispetto alla settimana precedente (-41,7%).

In calo tutti i parametri: ecco i numeri

Report decessi Gimbe
Report decessi Gimbe

Cartabellotta: "Fine quarta ondata, ma prepararsi ora per l'autunno"

La discesa della quarta ondata insieme alle elevate coperture vaccinali e all'arrivo della primavera "permettono di guardare al futuro con ragionevole ottimismo, al netto di nuove varianti più contagiose o più gravi. Tuttavia, se da un lato questo permette di allentare progressivamente le restrizioni, dall'altro la consapevolezza della stagionalità del virus impone a Governo e Regioni di utilizzare i mesi di tregua per programmare la campagna vaccinale d'autunno, al fine di evitare nuove ondate di ricoveri e decessi, soprattutto in persone anziane e fragili".  Lo afferma il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, commentando i dati del monitoraggio settimanale indipendente sull'andamento del Covid e delle vaccinazioni in Italia. Cartabellotta sottolinea la necessità di "tenere in conto anzitutto, viste le attuali incertezze sulla durata della copertura della terza dose sulla malattia grave, dell'eventuale necessità di un richiamo prima del prossimo inverno".E mette in evidenza che "i non vaccinati (anche se guariti) e i contagiati durante la quarta ondata che non hanno fatto il booster si ritroveranno nuovamente esposti al virus".