Caccia, stop ai richiami vivi in Lombardia

Accolta la pregiudiziale di incostituzionalità presentata dall'opposizione. Protesta degli animalisti di fronte al Pirellone

Fucile da caccia in una foto Reuters

Fucile da caccia in una foto Reuters

Milano, 2 ottobre 2018 - Il Consiglio regionale della Lombardia ha accolto la pregiudiziale di incostituzionalità sollevata dal gruppo di opposizione Lombardi Civici sul progetto di legge che prevede l'utilizzo di richiami vivi durante la caccia ai volatili. Il progetto di  egge di conseguenza non è stato votato e non potrà essere ripresentato prima di sei mesi. La pregiudiziale è stata approvata a scrutinio segreto con 44 voti favorevoli, 38 contrari e un astenuto. Nel testo presentato dal consigliere Niccolò Carretta contro la legge sui richiami vivi veniva sottolineato il rischio di incorrere in una procedura di infrazione europea e quello di entrare in contrasto con l'articolo 117 della Costituzione. 

Stamani, proprio in occasione della discussione di questa proposta di legge e di quella relativa alla deroga per l'abbattimento delle specie peppola e fringuello, davanti al Pirellone si è svolto un sit-in di protesta delle associazioni animaliste. Una cinquantina di persone sono in sit-in di fronte all'ingresso di Palazzo Pirelli contro due progetti di legge all'ordine del giorno, di entrambi i quali è relatore Floriano Massardi, consigliere della Lega.