Briatore, lo yacht Force Blue venduto "per sbaglio". Cassazione annulla la confisca

All'imprenditore, che nel frattempo ha venduto la barca, la Procura ipotizza un'evasione fiscale da oltre 3 milioni di euro

Il Force Blue,  il mega yacht di Flavio Briatore (Ansa)

Il Force Blue, il mega yacht di Flavio Briatore (Ansa)

Per la seconda volta, la Cassazione ha annullato con rinvio la confisca dello yacht Force Blue, vincolo posto dalla magistratura di Genova su questo bene di lusso per una vicenda di Iva evasa nella quale è accusato l'imprenditore Flavio Briatore che, nel frattempo ha venduto il natante. In particolare, gli ermellini della Quarta sezione penale anno accolto il ricorso della difesa di Briatore, rappresentato dall'avvocato Fabio Lattanzi, e adesso gli atti tornano alla Corte di Appello di Genova per l'appello ter.

Con questo verdetto, la Cassazione ha annullato con rinvio quanto stabilito dalla Corte di Appello del capoluogo ligure il 4 ottobre 2019 e dunque, per adesso, lo Stato rimane a bocca asciutta. Nell'appello bis, Briatore e altri coimputati erano stati prosciolti per intervenuta prescrizione in relazione alle fatture inesistenti, dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio la precedente condanna a un anno e sei mesi. I giudici del processo bis avevano anche confermato la confisca, in solido, di 3 milioni e 600 mila euro ai quattro imputati e il dibattimento si è occupato solo dell'omesso versamento dell'Iva all'importazione, essendo stata dichiarata la prescrizione per il resto.

Lo yacht fu sequestrato dalla Guardia di finanza nel maggio 2010 al largo della Spezia mentre a bordo c'erano Elisabetta Gregoraci, la ex moglie di Briatore, col figlioletto, e una ventina di membri dell'equipaggio. Secondo l'imputazione originaria, Briatore e gli altri avrebbero simulato una attività commerciale di noleggio che avrebbe consentito di utilizzare il Force Blue per uso diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al maggio 2010 senza versare la dovuta Iva all'importazione per 3,6 milioni di euro. In primo grado il manager era stato condannato a un anno e 11 mesi; pena ridotta in appello a un anno e 6 mesi. "È il secondo annullamento da parte della Corte di cassazione della decisione della Corte di appello di Genova. L'imbarcazione nel frattempo è stata venduta all'asta e sono stati realizzati circa 7.000.000 di euro. Il processo iniziato undici anni fa, nel 2010, con il sequestro del natante è stato oggetto di cinque decisioni - sottolinea l'avvocato Lattanzi - e dovrà tornare a Genova per un nuovo giudizio davanti alla Corte di appello". "Il secondo annullamento da parte della Cassazione testimonia la bontà delle argomentazioni difensive e il fatto che le decisioni dell'autorità giudiziaria genovese non sonostate idonee a provare la colpevolezza del Briatore", conclude Lattanzi.