Bolzano, svolta nel mistero dei coniugi scomparsi: indagato il figlio

Laura Perselli e Peter Neumair mancano da casa dal 4 gennaio scorso. Inutili fino ad ora le ricerche dei corpi. Ora la svolta.

Laura Perselli e Peter Neumair

Laura Perselli e Peter Neumair

Bolzano, 19 gennaio 2021 - Inseparabili. Stimati da tutti. Appassionati di camminate in altura e innamorati delle loro montagne. Peter Neumair e Laura Perselli, marito e moglie residenti a Bolzano, 63 anni lui, 68 lei, sono scomparsi da lunedì 4 gennaio. Meglio, è da quel giorno che di loro non si hanno notizie. In realtà in questo giallo, per ora, nemmeno si è riusciti a identificare con esattezza l'ora della sparizione dei coniugi.

Ieri, però, è arrivata la prima svolta nell'inchiesta. È indagato il figlio Benno, 30 anni, laureato in Scienze motorie, appassionato di fitness e insegnante di matematica in una scuola privata della zona. La procura di Bolzano lo accusa di omicidio e occultamento di cadavere. L'appartamento del lussuoso complesso in cui il ragazzo abita con i genitori è stato posto sotto sequestro per ordine dei pm Igor Secco e Federica Iovene.

La scomparsa

Lunedì 4 gennaio Bolzano si risveglia coperta di neve. Laura e Peter, insegnanti in pensione, abitano all'interno di una villa di via Castel Roncolo, una strada che si trova in una tranquilla zona residenzale, non lontana dal centro. Marito e moglie vengono descritti dai vicini di casa come una coppia molto unita. Innamoratissimi. Hanno due figli. Il trentenne Benno abita con i genitori. Madè, 27 anni, laureata in Medicina e specializzanda in Ortopedia, lavora in un ospedale di Monaco di Baviera, in Germania.

Quel lunedì Laura, secondo la ricostruzione degli investigatori, va a trovare la madre in bicicletta, poi fa ritorno in via Castel Roncolo verso le 18, dove lo aspettano il marito e il figlio. I tre cenano insieme. Poi Benno esce per andare a trascorrere la nottata in casa di un'amica, come racconterà ai carabinieri. Laura e Peter, invece, vanno a fare una passeggiata. E' sempre il figlio a raccontarlo. Inizialmente si pensa siano andati a camminare lungo il corso del torrente Talvera, molto vicini a casa.

Lui indossa un giaccone sportivo blu e scarponcini da montagna grigi, lei una giacca di loden color crema e stivali bianchi scamosciati. È il figlio Benno a fornire queste descrizioni agli inquirenti, quando ricostruisce le ore precedenti la scomparsa dei genitori. Alle 21, a quanto emerge dagli accertamenti, i loro telefonini si spengono. Praticamente nello stesso momento.

Il giorno dopo

Benno Neumair
Benno Neumair

Benno rincasa all'alba. Sono le 5.30 quando, rientrato nell'abitazione, vede la porta della stanza da letto dei genitori chiusa. Non vuole disturbarli e decide di uscire per una passeggiata mattutina con il cane. Così dirà ai carabinieri, in uno dei numerosi colloqui avuti dal giorno della denuncia della scomparsa. Intanto la sorella Madè prova a contattare la madre su Whatsapp. Non riceve risposta ai numerosi messaggi che le invia. Non vede neanche le spunte blu dell'avvenuta lettura. Inizia a preoccuparsi e contatta il fratello. Anche a lei Benno dice di essere sull'altipiano del Renon con il cane e di non aver visto i genitori quella mattina, convinto che stessero ancora dormendo al suo arrivo in casa.

Benno fa ritorno in via Castel Roncolo e trova la casa vuota. Non ci sono neanche i telefonini di Laura e Peter. Il resto è intatto. Nessuna traccia di effrazione. Niente disordine. Le biciclette dei coniugi sono in giardino. L'auto è posteggiata nelle vicinanze. A quel punto scatta l'allarme. Benno e una zia vanno dai carabinieri a sporgere denuncia. Il giovane fornisce la sua ricostruzione dell'accaduto.

Le ricerche

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Le operazioni di ricerca iniziano nel pomeriggio di martedì. Inizialmente ci si concentra sui percorsi battuti abitualmente dalla coppia per le loro passeggiate. Sono giorni tumultuosi a Bolzano. Martedì pomeriggio, il 5, una frana si stacca dalla montagna e distrugge l'hotel Eberle. Fortunatamente non ci sono vittime. L'albergo, però, si trova nei pressi di uno dei sentieri frequentati da Laura e Peter. La task-force – carabinieri, vigili del fuoco, guardia di finanza, soccorso alpino e volontari della protezione civile – controllano anche i terreni nella vicinanza dell'Eberle, anche se marito e moglie, quando l'edificio viene travolto dalla neve, mancano da casa già da almeno 18 ore. Niente. Nessuna traccia nemmeno lungo il Talvera.

Lo stesso sul fiume Isarco, a nord di Bolzano, setacciato venerdì 8. Flop anche nella zona dei laghi e sulla Diga dei Mori. Laura e Peter sembrano scomparsi nel nulla. L'ipotesi della tragedia durante una camminata inizia a cozzare con questa assoluta assenza di tracce.

 

L'inchiesta

Mentre procedono le ricerche, i carabinieri interrogano familiari e vicini di casa. Il figlio Benno, in particolare, viene sentito ripetutamente. Nei diversi colloqui in caserma, mai da indagato, replica sempre la stessa versione. Mistero nel mistero, gli inquirenti analizzano le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza nella zona: in nessuno dei fotogrammi passati al microscopio compaiono le figure di Laura e Peter. Le indagini procedono con i sopralluoghi all'interno dell'abitazione di via Castel Roncolo.

I carabinieri della scientifica requisiscono indumenti e oggetti personali dei due ex insegnanti scomparsi. Servono per isolare il Dna ma anche per fornire una traccia olfattiva ai cani molecolari. I militari dell'Arma, accompagnati da Benno, si recano più volte su un sentiero dell'altipiano del Renon, prediletto per le gite in famiglia, con i due quattro zampe. Non è lontano dalla zona dove il ragazzo dice di essersi recato con il suo quattrozampe il giorno dopo aver visto per l'ultima volta i genitori. Anche qui nessuna traccia di Laura e Peter.

Arrivano i droni e addirittura un ecosonar. Si esplora un dirupo verso la Val Sarentino, una trentina di chilometri a nord di Bolzano. Nessun risultato. A questo punto la pista della tragedia, di una caduta accidentale, si fa sempre meno convincente. I carabinieri non escludono nulla. Dall'aggressione alla rapina finita male. Ma chi aveva motivi per volere male a Laura e Peter? Continuano, intanto, gli interrogatori dei familiari.

La svolta

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Nelle ultime ore la posizione del figlio Benno si fa sempre più traballante. Questa mattina la notizia: il giovane appassionato di fitness è indagato con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere. La casa di via Castel Roncolo viene messa sotto sequestro. Alla ricerca di tracce utili viene analizzata a fondo anche l'auto della coppia, portata nella caserma dei carabinieri di Laives. Il figlio è sotto torchio. I carabinieri cercano i corpi. E' stato Benno a uccidere Laura e Peter?