Bollettino Covid Lombardia e Italia: i contagi e i decessi

Via libera dall'Ema alla quarta dose e ipotesi di vaccinazione combinata con quella antinfluenzale. Il ministro Speranza: siamo pronti

Dall'Europa via libera alla quarta dose anche per gli over 60 e l'Italia è pronta ad adeguarsi e a organizzarzi per la somministrazione della dose di vaccino di richiamo. "Adegueremo le nostre linee guida, circolari e indicazioni a questa determinazione. Apriremo immediatamente sui nostri territori la somministrazione della quarta dose anche alle persone sopra i 60 anni, spiega il ministro della Salute, Roberto Speranza. Già oggi pomeriggio riunione straordinaria della Commissione tecnico scientifica (Sts) dell'Agenzia italiana del farmaco sulla  quarta dose di vaccino anti- Covid per gli over 60.  "Stiamo lavorando per una possibile approvazione di vaccini adattati a settembre", ha annunciato il direttore esecutivo dell'Ema, Emer Cooke , spiegando che "il nostro comitato per i medicinali per uso umano sta attualmente esaminando i dati per due vaccini adattati" a rispondere in maniera più efficace alla nuova variante Omicron del virus Sars-Cov2. "Nel frattempo - ha aggiunto - e' importante considerare l'utilizzo di vaccini attualmente autorizzati come secondo richiamo nelle persone piu' vulnerabili. I vaccini autorizzati nell'Ue continuano a essere efficaci nel prevenire ricoveri, malattie gravi e decessi per Covid-19, anche se continuano ad emergere nuove varianti e sottovarianti".

Sono 37.756 in Italia i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 79.920 di ieri e i 36.282 di lunedì scorso. I tamponi effettuati sono 188.153 (ieri 303.848) con un tasso di positività che scende dal 26,3 al 20,1%. Dati che, come sempre al lunedì, risentono del minor numero di tamponi effettuati alla domenica. I decessi ore sono 127 (ieri 44). Il numero delle vittime totali da inizio pandemia sale così a 169.233. Dieci in piu' le terapie intensive (ieri +6) che diventano 360 in tutto, con 47 ingressi del giorno (ieri 34), e 410 in più i ricoveri ordinari (ieri +180) per un totale di 9.454. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.  La regione con più casi  Covid è oggi la Campania con 4.991 seguita da Lazio (4.437), Emilia Romagna (4.371), Lombardia (3.666) e Sicilia (3.259). I casi totali dall'inizio della pandemia arrivano a 19.523.262. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 79.688 (ieri 44.312) per un totale che sale a 18.050.011, gli attualmente positivi sono 3.946 in piu' (ieri +37.207) per un totale di 1.304.018. Di questi, 1.294.204 sono in isolamento domiciliare. 

Questi alcuni dati a livello regionale: Calabria1.884 i nuovi contagi e 6 decessi; Abruzzo 1.142 contagi e tre morti; Sardegna 1.392 contagi e 6 morti; Puglia 2.933 contagi e 1 decesso;  Toscana 1.200 contagi e 11 morti; Veneto 2.317 casi e 10 morti; Trentino 166 contagi  e un morto;  Lazio 4.437 nuovi casi e 7 decessi; Emilia Romagna 4.371 e 12 decessi; Basilicata 558 nuovi contagiati e 3 morti; Campania 4.991 nuovi positivi, 30 decessi e un picco di 77 ricoverati in più. Piemonte 1.585 positivi, 39 ricoverati, 1morto

 

Bollettino Covid di domenica 10 luglio

 

 

Lombardia

Bollettino 11 luglio
Bollettino 11 luglio

Oggi in Lombardia  3.666 nuovi casi e 31 decessi. I tamponi effettuati sono stati 15.526, per un totale complessivo da inizio pandemia di  39.137.866. Il tasso di positività è al 23,6%. Un ricoverato in più in terapia intensiva e 27 pazienti in più nei raparti ordinari.  I nuovi casi di oggi, lunedì 11 luglio 2022,  per provincia.  Milano: 1.164 di cui 526 a Milano città; Bergamo: 288; Brescia: 565; Como: 177; Cremona: 108;  Lecco: 61;  Lodi: 77; Mantova: 151; Monza e Brianza: 344; Pavia: 269; Sondrio: 73; Varese: 212.

Il confronto 

Ieri, domenica 10 luglio,  con 40597 tamponi eseguiti, è stato di 9.295 il numero di positivi al Coronavirus registrati in Lombardia, con una percentuale che ha sfiorato il 22,9% (ieri era il 23,2). Aumentano leggermente i ricoveri che sono 28 in terapia intensiva, uno più di sabato, e 1279 negli altri reparti (+16). Sono stati invece cinque i decessi che portano il totale da inizio pandemia a 40.957. Per quanto riguarda le Province, 3.072 casi sino sono stati segnalati a Milano, 1189 a Brescia, 797 a Bergamo, 789 a Monza, 697 a Varese, 608 a Pavia, 512 a Como, 421 a Mantova, 310 a Cremona, 281 a Lecco, 200 a Lodi e 132 a Sondrio. 

Milano, l'arcivescovo Delpini positivo al Covid

Assunzione infermieri 

"La Regione ha investito sugli infermieri di famiglia autorizzando le 1.600 assunzioni previste dal DL 34/2020, assegnando le necessarie risorse. Nel 2020 e a inizio 2021 i concorsi hanno subìto rallentamenti causa Covid, ma ora sono pienamente ripresi. In Lombardia risultano già in servizio ben 1.039 infermieri di famiglia. Le nostre aziende sanitarie su mio impulso stanno tuttora reclutando, anche in previsione dell'incremento degli infermieri di famiglia previsto dal DM 77". Così l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, sottolineando l'impegno della Regione per "valorizzare i professionisti sanitari delle strutture pubbliche". "Siamo passati da 39.650 a 41.357 infermieri dipendenti - rimarca Letizia Moratti - il che significa che oltre ai più di mille infermieri di famiglia ci sono 668 infermieri ospedalieri in più rispetto al 2019". Regione Lombardia, inoltre, secondo precise direttive dell'Assessorato e della Direzione generale Welfare, sta investendo su tutto il settore delle professioni sanitarie anche a livello organizzativo. Le linee guida Poas (Piani di Organizzazione Aziendale Strategici) - spiega la Regione - hanno infatti disposto che in ogni azienda sociosanitaria pubblica sia prevista una struttura complessa responsabile delle professioni sanitarie. I dirigenti infermieri, similmente agli altri dirigenti delle professioni sanitarie, potranno altresì accedere agli avvisi per direttori di distretto. "Per quanto riguarda il settore privato - conclude la vicepresidente Moratti - si sta sperimentando un'avanzata modalità di collaborazione tra Operatori socio sanitari (Oss) ed infermieri, nell' ottica di una migliore assistenza al paziente e di una migliore organizzazione del servizio".

Italia

 

Gli antivirali, questi (quasi) sconosciuti

 "E' indubbio che non stiamo usando granché gli antivirali contro Covid. Ma ci sono e in alcuni casi sarebbero meritevoli di utilizzo. Perché non si fanno? Non sono io che posso rispondere a questo. Si sa che ci sono. E tutti i medici di famiglia, che sono il primo filtro, dovrebbero essere ben aggiornati. E' su di loro che dobbiamo puntare, dovrebbero essere più stimolati. E sarebbe utile chiarire ancora meglio dove, come e quando vanno utilizzati". Così Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano.  "Gli antivirali - aggiunge - vanno fatti, in una fase precoce dell'infezione, alle persone a rischio di progressione. Non è facilissimo che queste indicazioni possano essere applicate. Sono farmaci per i quali ci vuole attenzione e conoscenza. Per l'identificazione delle persone che meritano di essere trattate, che sono davvero a rischio, occorre sicuramente esperienza. Le persone molto anziane, con una serie di fattori di rischio, devono essere sicuramente considerate per il trattamento".