Bollettino Covid, i dati di oggi 4 febbraio: in Lombardia aumentano i contagi

Oggi 13.659 nuovi positivi in Italia. Sale a 5% l'indice di positività, calano i decessi.

I Dati Covid del 4 febbraio 2021 (ministero della Salute)

I Dati Covid del 4 febbraio 2021 (ministero della Salute)

Milano, 4 febbraio 2021 - Tornano a salire i numeri del Coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore sono stati 13.659 i test positivi al coronavirus registrati in Italia. Lo rende noto il ministero della Salute. Ieri i test positivi erano stati 13.189. Le vittime sono 421 (ieri erano state 476)

I primi dati di oggi erano relativi a Veneto e Trentino Alto Adige. Non sono  rassicuranti, vanno a confermare quelli della Fondazione Gimbe  pubblicati questi mattina che attestano lo stop del rallentamento in sette regioni, oltre alle province di Bolzano e Trento. Semplice la lettura offerta: si sono esauriti gli effetti delle restrizioni natalizie. La giornata della verità è domani con l'ufficializzazione dell'RT determinante insieme ad altri indicatori nell'assegnare i colori alle regioni: attualmente sono 16 quelle gialle, nessuna rossa e cinque arancioni. Nelle prossime 24 ore potrebbero arrivare delle novità, con Sardegna e Puglia che attendono il giallo e l'Umbria destinata all'arancione. La scorsa settminana l'indice Rt nazionale è stato esattamente lo stesso di quello lombardo: 0,84. Solo una regione, il Molise ha superato la soglia critica dell'1. L'Italia ha superato quota 90mila decessi

I dati / PDF

In lieve aumento i nuovi casi Covid in Italia: sono 13.659 i positivi di oggi, contro 13.189 di ieri, ma con 9mila tamponi in meno, 270.142. Il tasso di positività sale per il secondo giorno di fila al 5% (ieri 4,7%). I decessi sono 422 (ieri 476), con il totale delle vittime che supera quota 90mila, 90.241 in tutto. Tornano ad aumentare lievemente le terapie intensive, 6 in piu' (ieri -69) con 147 ingressi del giorno, e sono 2.151. Ancora in calo invece i ricoveri ordinari, 328 in meno (ieri -246), che tornano sotto quota 20mila per la prima volta dal 2 novembre scorso, 19.743 in tutto. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

 

Le regioni

 

LOMBARDIA

A fronte di 33.047 tamponi effettuati, sono 1.746 i nuovi positivi (5,2%), di cui 70 debolmente positivi. I guariti/dimessi sono 2.155. In terapia intensica 362 pazienti (+ 3), i ricoverati non in terapia intensiva: 3.539 (-15). I decessi sono 40, per un totale  complessivo di 27.299 vittime nella nostra regione. Ieri i nuovi casi erano stati 1.738: si registra dunque una lievissima crescita numerica ma il tasso di positività sale a 5,2%: ieri, infatti, il numero di tamponi effettuati è stato più alto, pari a 38.651. Il maggior numero di nuovi positivi è in Lombardia (1.746), a seguire la Campania (1.544) e l'Emilia-Romagna (1.192). I

I dati del 4 febbraio
I dati del 4 febbraio

La province 

In testa alla triste classifica torna Milano con 466 nuovi positivi di cui 182 a Milano città. Segue Brescia con 437.  A Bergamo si contano 146 nuovi contagi, a Mantova 117, Pavia 115, a Como 90,  a Monza e Brianza 88, Varese 65,  Lecco 61,  Cremona 53, Lodi 43;  Sondrio chiude con 23.

VENETO

Si registra un rialzo nel trend dei contagi Covid nelle ultime 24 ore, con 896 nuovi positivi (ieri erano 629). Resta pesante, +62, il numero dei decessi, ma scendono dopo mesi sotto quota 2.000 i ricoveri ospedalieri. Lo riferisce il bollettino della Regione. Il dato complessivo degli infetti da inizio epidemia sale a 314.841, quello delle vittime a 9.165. Prosegue la discesa dei dati clinici: nei reparti non critici degli ospedali sono  ricoverati 1.767 malati Covid (-91), mentre resta stabile il numero dei pazienti nelle terapie intensive, 211. L'indice Rt scende a 0.65, ha annunciato il governatore Zaia.

ALTO ADIGE

Volano i contagi e il numero di persone in quarantena in Alto Adige,che resta zona rosso scuro nella mappa Ue insieme al Friuli Venezia Giulia. Nelle ultime 24 ore si registrano infatti 747 nuovi casi e - per la prima volta - oltre 15 mila persone in quarantena. I laboratori dell'Azienda sanitaria hanno effettuato 2.677 tamponi pcr rilevando 350 casi di positività. A questi vanno aggiunti 397 test antigenici positivi su 4979 effettuati. Nei normali reparti ospedalieri attualmente si trovano 249 pazienti (ieri 241), nelle cliniche private 159 (invariato) e in terapia intensiva 35 (32). Nelle ultime 24 ore sono deceduti due pazienti covid mentre sono in quarantena 15.429 altoatesini. Si tratta di un dato record mai registrato dall'inizio della pandemia in Alto Adige che rischia la zona rossa e un carnevale in lockdown.

PROVINCIA DI TRENTO

In Trentino sono 261 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore. Le positivita' sono 38 su 1.993 tamponi molecolari processati e 223 su 1.297 test rapidi antigenici effettuati. Le persone decedute ieri a seguito del coronavirus o ad esso collegato sono 3 per un totale da inizio pandemia di 1.218. Prosegue il trend di decrescita del numero di ricoverati in ospedale: ieri sono state registrate 26 dimissioni a fronte di 10 nuovi ricoveri per un totale di pazienti covid ricoverati di 191 di cui 33 in rianimazione. Questa mattina risultavano 22.400 dosi di vaccino somministrate (di cui 8.137 richiami). 

TOSCANA

Sono 760, in forte aumento rispetto ai 551 di ieri e praticamente raddoppiati a confronto con i 373 rilevati lunedì, i nuovi casi di Coronavirus in Toscana (età media 44 anni) dove oggi si contano 22 decessi: 9 uomini e 13 donne. Sono stati eseguiti 10.510 tamponi molecolari e 6.141 tamponi antigenici rapidi, di questi il 4,6% è risultato positivo, ieri era al 3,13%. Sono invece 7.889 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 9,6% è risultato positivo. I ricoverati sono 754 (-18), di cui 112 in terapia intensiva (+3). I guariti salgono 122.580 (89,8% dei casi) e gli attualmente positivi sono oggi 9.690 (+3,7%). I 22 decessi, con un'età media dell'epidemia. Complessivamente, 8.936 persone sono in isolamento a casa con sintomi lievi o prive di sintomi (+363), mentre sono 20.496 (+164) le persone, anch'esse isolate, perché hanno avuto contatti con contagiati.

MARCHE

Numeri in crescita anche nelle Marche sono stati individuati nelle ultime 24 ore 480 nuovi casi di Covid-19, il 21,2%  rispetto ai 2.269 tamponi processati all'interno del percorso per le nuove diagnosi; il giorno precedente, i positivi erano stati 408, il 22,8% dei 1.785 test effettuati. Il totale dei positivi dall'inizio della crisi pandemica e' salito cosi' a 56.897. Lo si apprende dal primo aggiornamento del Servizio sanitario regionale. I nuovi positivi sono stati individuati 74 in provincia di Macerata, 179 in provincia di Ancona, 105 in quella di Pesaro-Urbino, 49 nel Fermano, 52 nel Piceno e 21 fuori regione.

UMBRIA

Trend in decrescita in Umbria, regione sotto osservazione per l'indice di rischio. Buone notizie: sono stati 373, il 19 per cento in meno del dato di ieri, i nuovi positivi registrati in Umbria l'ultimo giorno, 37.308 totali. I guariti sono stati 178, 30.304, e tre i morti, 813, mentre gli attualmente positivi sono ora 6.191, 192 più di ieri. I tamponi analizzati sono 3.692 e i test antigenici 3.832. Con un tasso di positività totale dello 4,9 per cento (ieri 5,7) e del 10,1 per cento sui soli molecolari (ieri 10,57). Ancora in crescita i ricoverati, oggi 438, sette in più, 66 dei quali, due in più in terapia intensiva.

CALABRIA

"In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 500.314 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 529.075. Le persone risultate positive al coronavirus sono 33.628 (+202 rispetto a ieri), quelle negative 466.686". Lo rende noto la Regione Calabria nel bollettino quotidiano dei dAti relativi al coronavirus: dall'inizio dell'emergenza i decessi sono 609 (+3 rispetto a ieri), i guariti sono 24.476 (+285 rispetto a ieri), i ricoveri sono 281 (+5 rispetto a ieri).

PUGLIA

Torna a calare lievemente oggi in Puglia il numero di nuovi casi positivi al Covid 19, in presenza di una diminuzione dei test. Resta alta, anche se in netta decrescita rispetto a ieri, la quota dei decessi. Sono stati registrati nelle ultime 24 ore 10.148 test per l'infezione e sono stati rilevati 975 casi positivi: 502 in provincia di Bari, 92 in provincia di Brindisi, 73 nella provincia Bat, 60 in provincia di Foggia, 86 in provincia di Lecce, 163 in provincia di Taranto, 1 caso di residenza non nota.

CAMPANIA

In Campania, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 1.544 positivi al Coronavirus, di cui 101 casi identificati da test antigenico rapido, 1.276 guariti e 36 decessi, di cui 11 nelle ultime 48 ore e 25 deceduti in precedenza, ma registrati ieri. Gli asintomatici sono 1.360 e i sintomatici 83, riferiti ai soli positivi al tampone molecolare.

EMILIA ROMAGNA

Dall'inizio dell'epidemia, in Emilia Romagna si sono registrati 222.804 casi di positività, 1.192 in più rispetto a ieri, su un totale di 25.882 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Sono 58 i nuovi decessi, mentre i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 188 (6 in meno rispetto a ieri), 2.046 quelli negli altri reparti Covid (76 in meno).  La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 202, casi, poi Bologna (196), Reggio Emilia (136) e Rimini (134). Seguono Cesena (95), Ferrara (93), Parma (81), Ravenna (70), Imola (68), Piacenza (67) e infine Forlì (50).

FRIULI VENEZIA GIULIA

Oggi in Friuli Venezia Giulia su 3.902 tamponi molecolari sono stati rilevati 252 nuovi contagi con una percentuale di positività del 6,45%. Sono inoltre 1.881 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 103 casi (5,47%). I decessi registrati sono 16, a cui si aggiungono 3 pregressi relativi al periodo dal 22/1 all'1/2; i ricoveri nelle terapie intensive sono 64 (ieri 63) mentre quelli in altri reparti scendono a 550 (ieri 561).

PIEMONTE

I nuovi casi positivi al Covid in Piemonte sono oggi 807, a fronte di 17.449 tamponi diagnostici processati (10-327 antigenici). Il rapporto positivi/tamponi è pari al 4,6%, la quota di asintomatici al 37.2%. I morti sono 31 (di cui 2 relativi a oggi), il totale da inizio pandemia 8951. L'Unità di crisi della Regione annota un nuovo calo di ricoverati: -4 in terapia intensiva (in totale 143), - 27 negli altri reparti (2.065). Le persone in isolamento domiciliare sono 9.805, i guariti +798, gli «attualmente positivi» 12.013.

LIGURIA

Tornano a salire i positivi al Covid 19 in Liguria: sono 489 a fronte di 4.865 ramponi molecolari e 2.932 test antigenici rapidi processati in Liguria (7.797 test in totale). La percentuale tra tamponi processati e positivi è del 6,27% contro il 5,05% a livello nazionale. A oggi, da inizio pandemia, il totale dei casi positivi è di 70.777.

LAZIO

Su quasi 13mila tamponi nel Lazio e oltre 21mila antigenici per un totale di oltre 34mila test, si registrano 1.174 casi positivi, 42 decessi e 2.875 guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi e' al 9%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 3%. Il valore RT rimane stabile sotto 1. A Roma 582 nuovi casi.

ABRUZZO

Sono 526 i nuovi positivi in Abruzzo su 7482 test effettuati con tasso di positività del 7 per cento e sei morti. In particolare sono complessivamente 44189 i casi positivi al Covid 19 registrati dall'inizio dell'emergenza. Rispetto a ieri si registrano 526 nuovi casi.

MOLISE

Non si interrompe in Molise la catena dei decessi riconducibili al Covid-19. Nelle ultime 24 ore si sono registrate altre 4 vittime, 276 in totale dall'inizio dell'emergenza, 78 nuovi contagi, in notevole aumento rispetto a ieri (31), a fronte anche di un aumento dei tamponi (1.065) refertati, ieri 358; 71 i guariti. In aumento anche i ricoveri (9) nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Cardarelli di Campobasso. Il totale degli attualmente positivi in regione è 1.187, 65 i ricoverati in malattie infettive, 7 in più rispetto a ieri, 6 in terapia intensiva (-2).

BASILICATA

La task force regionale della Basilicata comunica che ieri sono stati processati 1119 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 70 (e di questi 64 residenti in Basilicata) sono risultati positivi. Alle 26 guarigioni dovute a riallineamento dei dati  si sommano 24 guarigioni odierne, per un totale di 50 guarigioni. Risultano infine 3 decessi.

SICILIA 

Sono 24 i morti da coronavirus registrati oggi in Sicilia. I contagi sono 789, per un totale di 40.654 attuali positivi. I guariti/dimessi sono 1.233. I tamponi, tra rapidi e molecolari: 22.377. I nuovi ingressi in terapia intensiva sono 7, per un totale di 187. In decrescita la curva dei casi.

SARDEGNA

Salgono a 205 i nuovi casi Covid registrati in Sardegna: sono quindi 39.079 i casi di positività complessivamente accertati nell'Isola dall'inizio dell'emergenza. In totale sono stati eseguiti 593.009 tamponi, per un incremento complessivo di 2.941 test rispetto al dato precedente, con un tasso di positività del 6,9%. Si registrano 4 decessi (1.005 in tutto). Sono invece 398 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-18 rispetto al dato di ieri), mentre sono 28 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.325. I guariti sono complessivamente 23.086 (+286), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell'Isola sono attualmente 237.

 

Zona gialla: si torna a sciare dal 15 febbraio

 

Gli ospedali

Il confronto settimanale indica una discesa dei ricoveri con sintomi (20.317 rispetto a 21.355, -4,9%), delle terapie intensive (2.214) contro 2.372, -6,7%) e dei decessi (2.922 da 3.265, -10,5%). La stabilizzazione dei nuovi casi e un'inversione di tendenza della curva dei contagi in alcune regioni impongono di tenere alta l'attenzione sulle nuove varianti. "A livello ospedaliero - commenta Renata Gili, responsabile Ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe - nonostante un'ulteriore lieve discesa di ricoveri e terapie intensive, l'occupazione da parte di pazienti Covid supera in 5 Regioni la soglia del 40% in area medica e in 6 quella del 30% delle terapie intensive". In Puglia, per esempio, il 37% dei posti letto di terapia intensiva è occupato da pazienti Covid, oltre la soglia critica del 30%.

La campagna anti-Covid

Con il rallentamento nella consegna dei vaccini contro Covid-19, sono state somministrate quasi esclusivamente seconde dosi. A ieri hanno completato il ciclo vaccinale con il richiamo 808.306 persone, l'1,36% della popolazione. Ma sono molto marcate le differenze regionali. Si va dallo 0,80% della Calabria all'1,89% dell'Emilia Romagna. Complessivamente, il 71% delle dosi arrivate è stato destinato a operatori sanitari e sociosanitari, il 19% a personale non sanitario, il 9% a personale e ospiti delle Rsa e l'1% a over 80. 

Obiettivo 20 milioni

Entro giugno 20 milioni di vaccinati:  il numero indicato da Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore Sanità, sulla base dei numeri di dosi disponibili. "Abbiamo avuto 2 milioni di dosi a gennaio - ricorda - e parlando solo dei vaccini per ora approvati avremo 4 milioni per febbraio, 8,3 per marzo e poi 25 milioni per il trimestre successivo. È chiaro che, se arriveranno ulteriori dosi di vaccini o ci saranno vaccini che verranno approvati, questo numero si può incrementare. Oggi questi sono i numeri  rispetto ai tre vaccini Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca e in funzione di quella che è la previsione di fornitura". Rispetto alla possibilità di utiizzare due dosi di vaccini diversi Locatelli ha risposto: "Andare a esplorare situazioni alternative mi sembra significativamente aleatorio. Non dico che non possa funzionare, però starei su una strada solida e consolidata".

 

Quale vaccino

Continua il dibattito nazionale e internazionale sui vaccini mentre la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen dopo la riunione con i vertici dell'esecutivo comunitario annuncia l'impegno all'aumento della produzione. Necessità sempre più urgente. In Italia il Governo ha indicato l'utilizzo dei vaccini Pfizer e Moderna per la popolazione più fragile e gli over 80 che dovrebbero iniziare a marzo la profilassi mentre per le dosi AstraZeneca Aifa ha messo il limite di 55 anni, tra non poche contestazioni di medici e virologi. Sempre dalla comunitù scientifica si manifesta sempre più interessa per il vaccino russo Sputnik alla luce delle ultime ricerche. Sputnik non ha ricevuto ancora il via libera. 

Variante inglese più mortale, la mutazione messicana

"Ho appena finito di parlare con i colleghi inglesi: la variante britannica più contagiosa e purtroppo anche più letale, si diffonde nei giovani più che la precedente, è ancora neutralizzata dai vaccini disponibili, sta ulteriormente mutando: bisogna fare presto con le vaccinazioni", scrive Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza. In Italia la variante sta circolando, con casi registrati dalla Lombardia, alla Liguria, al Trentino Alto Adige.  Intanto una nuova variante del coronavirus potrebbe essere stata identificata in Messico. Lo hanno annunciato i ricercatori del Laboratorio per la diagnosi delle malattie emergenti (LaDEER) dell'Universita' di Guadalajara dopo aver riscontrato una possibile mutazione del virus nei campioni di quattro persone residenti nella zona di Jalisco.

Fontana su Corzano: "Situazione sotto controllo"

Ben  139 positivi nel piccolo comune bresciano di Corzano su 1400 abitanti. Scoperta la prima positività all'interno di una scuola, e' stato subito avviato lo screening di massa dall'ATS di Brescia che ha permesso di rintracciare e isolare i contagiati tra bimbi, familiari e personale scolastico. In tutto circa 300 persone. Sul caso è intervenuto il governatore Fontana: "Grazie alla sinergia tra sindaco, cittadini e ATS di Brescia, e' stato messo in sicurezza il paese, tanto che, dopo nemmeno una settimana, i primi contagiati sottoposti al tampone di controllo sono gia' risultati negativi. Fortunatamente, nonostante la presenza di casi con variante inglese, tutti i soggetti sono stati colpiti in modo lieve e stanno trascorrendo la convalescenza a casa. Solo uno di loro, il papa' del sindaco, e' ricoverato in ospedale e con l'occasione gli auguriamo un pronto recupero".

Pronta la squadra di Bertolaso

A meno di tre giorni dal suo insediamento, il responsabile della campagna di vaccinazione anti-Covid in Lombardia, Guido Bertolaso, ha già formato la sua squadra, composta da personale delle direzioni generali Welfare e Protezione Civile, oltre che dall'Areu. «L'abbiamo chiamata 'Unità di crisì, in onore e coerenza con il metodo che useremo per quella che sarà la più grande operazione di Protezione civile che si sia mai vista in Italia - ha detto il consulente del governatore Fontana -. Abbiamo iniziato a lavorare sulle piante organiche dei team che saranno impiegati nelle vaccinazioni e sulle location dove questi opereranno. L'organizzazione sarà diversificata per territori e per questo puntiamo sul coinvolgimento dei sindaci e degli attori locali, sia per i luoghi da utilizzare, che per le equipe da mettere in campo». Sabato e domenica, nel frattempo, in un padiglione della Fiera di Milano verrà effettuata la seconda fase della sperimentazione avviata dall'Agenzia Regionale dell'Emergenza Urgenza qualche settimana fa, attraverso la vaccinazione di  circa 2.500 volontari, che riceveranno la seconda dose. In pratica, verranno cronometrati i tempi della singola somministrazione per capire il totale del numero di vaccini che si riescono ad effettuare nelle 24 ore.  Sempre da Bertolaso la richiesta di poter utilizzare le dosi di vaccino russo Sputnik.

Dal mondo

Dopo essersi assicurata in totale 150 milioni di dosi del vaccino anti Covid-19, l'Australia punta a vaccinare l'intera popolazione entro ottobre: Sydney potrà contare su 20 milioni di dosi del vaccino Pfizer, 53,8 milioni del vaccino AstraZeneca, 51 milioni del Novavax e 25,5 milioni del vaccino dell'alleanza Covax. "Tutte le persone che vivono in Australia saranno vaccinate". 

Notizie meno incoraggianti dagli Stati Uniti dove  aumenta il numero di nuovi casi e di morti per Covid-19 mentre continua a diminuire il numero dei ricoverati. Mercoledì registrati piu' di 119.000 nuovi casi, secondo i dati della Johns Hopkins University, dopo i 114.437 di martedì. 

Sul fronte AstraZeneca, dopo il no della Svizzera, dal Norvegia e Danimarca è arrivato il sì solo per i minori di 65 anni, citando la mancanza di dati sulla sua efficacia per gli anziani.