Bollettino Covid in Lombardia: i dati di oggi 27 novembre

Sono 5.389 i nuovi casi di coronavirus registrati in regione, 181 i decessi. Calano i ricoveri ed è boom di guariti/dimessi: 15.054

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Milano, 27 novembre 2020 - La Lombardia continua a registrare dati positivi sul fronte di contagi da coronavirus e rapporto tamponi-positivi: un costante miglioramento che ha portato la regione ad essere promossa in zona arancione. La cabina di regia del ministero della Salute e l'Istituto superiore di sanità, che si riuniscono per il monitoraggio settimanale, ha stabilito che il passaggio da zona rossa a zona arancione avverrà domenica 29 novembre. 

Lombardia in zona arancione: ecco cosa cambia 

Bollettino Covid Lombardia

Nel frattempo in regione si registrano oggi 5.389 nuovi casi di coronavirus, a fronte di 40.931 tamponi effettuati, per un rapporto nuovi positivi/tamponi pari al 13,1%. Si contano inoltre 181 morti che portano il totale delle vittime dall'inizio della pandemia a 21.393. Ieri, a fronte di 44.231 tamponi effettuati, c'erano stati 5.697 nuovi casi (12,8% il rapporto nuovi positivi/tamponi) e 207 morti. Sempre oggi, buone notizie sul fronte dei ricoveri che calano sia in terapia intensiva (-9, 925 in totale) sia negli altri reparti (-127, 7.869 totali) e su quello dei guariti/dimessi: sono 15.054 in una giornata. Per quanto riguarda la diffusione del contagio nelle provincie lombardeMilano resta la più colpita con 1.788 nuoci casi (di cui 722 in città), seguita da Varese con 837 e Como con 617. Rallenta invece il contagio in un'altra provincia particolarmente colpita dalla seconda ondata, ovvero Monza Brianza che fa registrare 435 nuovi casi. Per quanto riguarda gli altri territori, Bergamo conta 178 nuovi casi, Brescia 336, Cremona 81, Lecco 168, Lodi 127, Mantova 292, Pavia 293 e Sondrio 110. 

Coronavirus, i dati del 27 novembre in Lombardia
Coronavirus, i dati del 27 novembre in Lombardia

Bollettino Covid Italia venerdì 27 novembre / Pdf

A fronte di 222.803 tamponi effettuati, sono 28.352 i nuovi casi di Covid registrati oggi sul territorio nazionale, dove si contano anche 827 decessi. La percentuale di positivi sui tamponi effettuati si conferma intorno al 12% (12,72%). In dieci giorni il dato si e' abbassato di circa cinque punti percentuali: il 16 novembre era infatti al17,92%. La regione con più casi è sempre la Lombardia (+5.389), seguita da Veneto (+3.418), Piemonte (+3.149), Campania (+2.924), Lazio (+2.276) ed Emilia Romagna (+2.165). Sono i dati dell'odierno bollettino sul coronavirus diffuso dal ministero della Salute. Ieri il numero di nuovi contagiati registrati era stato di 29.003, il numero di decessi 822.

Pregliasco: appiattita curva contagi ma i morti caleranno tra 15 giorni

Ma se la curva dei contagi ha iniziato la sua discesa, lo stesso non può dirsi per quella dei decessi, che continua a registrare numeri significativi (ieri 207 le vittime Covid in Lombardia). Per il virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco, i decessi "non diminuiranno prima di due settimane perché come sappiamo sono l'ultimo indicatore a calare. Siamo riusciti a spuntare l'apice e con questa spalmatura nel tempo - rileva Pregliasco - si riesce a gestire i casi più impegnativi in funzione delle capacità di azione degli ospedali, navigando su un valore che è ancora impegnativo ma non disperante". Ma i segnali positivi non devono far abbassare la guardia. Intervenendo anche nel dibattito sulle festività natalizie, Pregliasco avverte: "La situazione attuale ci dice che ogni contatto interumano è a rischio di infezioni. Il principio è quello di ridurre la quota di contatti che in questo momento dobbiamo considerare superflui. Il concetto del superfluo però è un qualcosa che ognuno vede cercando di arrivare al limite, a mio avviso sbagliando. Le indicazioni sui cenoni ovviamente saranno solo raccomandazioni. Il punto è che ogni volta che stiamo con un altro dobbiamo pensare che questa persona può infettarci, perché abbiamo capito che gli asintomatici possono infettare".

Covid: gli asintomatici sono contagiosi?

A medici e Rsa i primi 200mila vaccini anti-Covid

Intanto arrivano buone notizie sul fronte dei vaccini anti Covid. In una nota la direzione generale dell’assessorato lombardo al Welfare fa sapere che "saranno oltre 200.000 i soggetti coinvolti nella prima fase di somministrazione del vaccino contro il Coronavirus in Lombardia, tra operatori sanitari, socio-sanitari e amministrativi degli ospedali pubblici, delle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) e ospiti di queste ultime. Si sta inoltre concludendo il conteggio anche degli operatori delle strutture ospedaliere private che saranno ugualmente coinvolti sempre nella prima fase"

Covid: meno ricoveri, dalle Rsa segnali positivi

Sul fronte dei contagi arrivano dati incoraggianti anche dalle residenze sanitarie per anziani, travolte dalla prima ondata del virus e non risparmiate nemmeno da questa seconda ondata. In particolare al Pio Albergo Trivulzio di Milano l’incidenza "del numero di positivi sui tamponi effettuati" tra ospiti e pazienti  "è dello 0,49%", secondo quanto segnala lo stesso istituto nell’ultimo bollettino che riporta i controlli effettuati nella settimana dal 17 al 23 novembre. Il dato del "numero di positivi sui tamponi effettuati" tra il personale "è dello 0,41%". In particolare, nell’ultima tranche di esami sono stati effettuati oltre 400 tamponi sugli oltre 600 tra pazienti e ospiti presenti e sono stati accertati solo due casi di positivi asintomatici.

Emergenza a Monza, esercito operativo da lunedi

Meno bene la situazione in alcune province, in particolare quella di Monza. "Siamo tuttora in una situazione di grande emergenza perché il livello di pazienti Covid positivi ricoverati è elevatissimo e siamo molto lontani da una situazione di recupero della normalità" ha detto oggi il direttore generale dell'Asst Monza Mario Alparone, salutando i medici e gli infermieri dell'Esercito Italiano che verranno impiegati in due ospedali della Brianza da lunedì 30 novembre.

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