Milano, body-cam per i vigili urbani: scatta la corsa all’oro

Oltre 200 richieste alla Regione per ottenere i fondi e installare le telecamerine sulle uniformi dei ghisa

Vigili urbani

Vigili urbani

milano, 9 agosto 2018 - L'unica cosa alla quale i Comuni sembra non possano rinunciare è la tecnologia per la sicurezza. Dopo il fiorire di telecamere e cervelloni nei centri abitati, l’ultima frontiera dell’elettronica applicata ai controlli è la body-cam, la videocamera portatile appuntata sulle uniformi dei vigili urbani. Sono infatti ben 230 le richieste di sostegno economico per acquistare i nuovi dispositivi arrivate alla Regione, che è pronta a sostenere l’intera spesa fino ad arrivare a un totale di 300mila euro di investimento. E all’assessorato alla Sicurezza sono piovute le domande di 159 Comuni, 57 associazioni di amministrazioni locali e 14 Unioni di Comuni e Comunità montane. Tutti in gara per ricevere contributi da 8mila a 15mila euro ciascuno, a seconda del numero di ghisa messi in servizio.

Le piccole attrezzature sono appese sul taschino destro della camicia o della giacca durante le attività di controllo sulla strada, sia a bordo delle vetture di servizio, sia durante i pattugliamenti a piedi. Servono a documentare le situazioni nelle quali gli agenti si trovano, dalle banali verifiche di documenti e violazioni amministrative alle più temute aggressioni. Ma la speranza, neppure troppo riposta, è che possano fungere «da deterrente contro balordi e violenti, tutelando l’incolumità degli operatori», dice l’assessore Riccardo De Corato. La sperimentazione, dunque, si allarga e in futuro potrebbe approdare anche sulle vetture dei convogli di Trenord, dove diversi sono stati i casi di ferrovieri aggrediti e malmenati. Ma anche la tecnologia in uso ai ghisa lombardi è destinata a una continua evoluzione. L’utilizzo intensivo di telecamere sta consentendo infatti anche a Comuni di medie entità di aumentare l’efficacia dei controlli (e degli incassi delle multe), ma i vigili da regolatori del traffico si stanno sempre più trasformando in apparati di sicurezza, sospinti in questo anche dal Pirellone. «I prossimi bandi della Regione riguarderanno il finanziamento per l’acquisto di taser (la pistola elettrica che anche le forze dell’ordine stanno sperimentando) e spray al peperoncino – conclude De Corato –, strumenti sempre più necessari affinché i vigili lombardi possano svolgere in sicurezza il proprio lavoro».