Lombardia, l’anno nero del lavoro: 8 morti e 30mila incidenti in più

I primi dieci mesi del 2022 si chiudono con un bilancio peggiore dello stesso periodo del 2021. Costruzioni e logistica i settori maggiormente colpiti. A Brescia incremento record: +50% di denunce

Edilizia (foto di repertorio)

Edilizia (foto di repertorio)

Denunce di infortunio in aumento del 36% in Lombardia, con record negativi che superano il 50% nel Bresciano. È ancora un bollettino drammatico quello che arriva col nuovo report mensile dell’Inail, che ha aggiornato i dati relativi agli infortuni sul lavoro denunciati tra gennaio ed ottobre 2022, con un confronto rispetto allo stesso periodo del 2021. Per quanto riguarda quelli con esito mortale, ottobre è stato contrassegnato da ben 10 morti bianche in Lombardia (1 a Bergamo, 2 a Brescia, 1 a Como, 2 a Cremona, 2 a Milano, 1 a Pavia ed 1 a Varese), in aumento rispetto ai 6 di ottobre 2021. Nel complesso, da gennaio, si contano 148 decessi avvenuti sul posto di lavoro, rispetto ai 140 dell’anno precedente, di cui più della metà tra Milano (43) e Brescia (32). Dei 148 infortuni mortali, 41 sono avvenuti in itinere, ovvero nel tragitto tra casa e lavoro.

La maggior parte si concentra nell’ambito delle costruzioni (23 rispetto alle 14 del 2021, di cui 4 solo ad ottobre), seguito da trasporto e magazzinaggio (17) e fabbricazione di prodotti in metallo (7). Le vittime hanno per lo più tra i 40 ed i 64 anni e sono in prevalenza uomini (134), ma il trend di crescita rispetto al 2021 è più elevato per le donne (da 9 a 14 in un anno). Oltre ai mortali, crescono in generale anche le denunce di infortunio: 111.819 nei primi 10 mesi dell’anno, rispetto alle oltre 82.200 dello stesso periodo del 2021 a livello regionale. Tra le singole province, Milano è in testa con più di 40mila denunce rispetto alle quasi 27mila del 2021, seguita da Brescia che, con più di 17mila denunce, vede l’incremento peggiore, il 51,5% rispetto al dato di un anno fa (+35% la media lombarda).

Va detto che il quadro fornito dall’Inail comprende anche i casi di Covid, che incidono molto sul totale: le denunce sono state 13mila rispetto ai 4mila e 400 del 2021. Tra gli altri settori più rilevanti, si registra il trasporto e magazzinaggio (6672 denunce di infortunio, oltre 22 al giorno), in netta crescita rispetto ai 4227 di gennaio-ottobre 2021. Crescono anche gli infortuni per chi lavora nell’ambito della riparazione di autoveicoli e motocicli e nelle costruzioni (4436 denunce rispetto alle 3370 di un anno fa). Da segnalare anche l’aumento di denunce di infortunio nell’ambito della fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento, che passano dalle 624 del 2021 alle 1111 del 2022, trainate dal maggior numero di cantieri avviati. Trend in crescita anche per le industrie alimentari, la fabbricazione di prodotti in metallo (3614 denunce) e fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, mentre in leggero calo le denunce di infortunio in agricoltura e pesca (da 142 del 2021 a 114 del 2022).