Ruby ter, processo per Berlusconi rinviato al 7 maggio. Battilana: "Un film sulle serate"

Una decisione presa in vista della riunione con un procedimento connesso

Silvio Berlusconi e Ambra Battilana

Silvio Berlusconi e Ambra Battilana

Milano, 29 gennaio 2018 - E' stato rinviato al 7 maggio, in vista della riunione con un procedimento connesso, il processo sul caso Ruby ter con al centro l'accusa di corruzione in atti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi e di altre 23 persone, tra cui la stessa Karima El Mahroug.

Anche oggi, come nelle precedenti udienze, accogliendo una richiesta della difesa dell'ex premier a cui gli altri difensori si sono associati e i pm non si sono opposti, i giudici della decima sezione hanno rinviato il procedimento, in attesa che si definisca l'udienza preliminare, che riparte il 12 febbraio, per un filone 'stralcio', che dovrebbe essere riunito al principale e che vede imputato sempre per corruzione in atti giudiziari il leader di FI con altre quattro ragazze. Nell'udienza preliminare, come ricordato dal legale di Berlusconi, l'avvocato Federico Cecconi, per chiarire lo stato del procedimento, una delle cosiddette 'olgettine', Giovanna Rigato, ha preannunciato che chiederà l'abbreviato. Rigato, anche accusata di tentata estorsione all'ex premier in un'altra tranche, si è sganciata così dalla linea difensiva delle altre giovani.

Al centro del filone in udienza preliminare davanti al gup Maria Vicidomini ci sono i versamenti più recenti di Berlusconi, fino all'autunno 2016, a Aris Espinosa, Elisa Toti, Miriam Loddo e alla stessa Giovanna Rigato sempre in cambio, secondo l'accusa, del loro silenzio nei processi sul caso Ruby. Una presunta nuova corruzione in atti giudiziari che sarebbe avvenuta a Milano e per questo i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio hanno chiesto e ottenuto nei mesi scorsi la restituzione degli atti prima trasmessi a Monza, Treviso e Pescara. Il processo principale sul caso 'Ruby Ter' a carico del leader di Forza Italia e di altre 23 persone, invece, si è aperto la scorsa primavera ma di fatto ha subito una serie di stop per attendere proprio la fine dell'udienza preliminare e, in caso di rinvio a giudizio degli imputati, la riunione dei filoni in un unico dibattimento.

Rigato, intanto, è intenzionata a chiedere di essere giudicata dallo stesso gup in abbreviato (sconto di un terzo della pena in caso di condanna) e in questo caso arriverebbe un primo verdetto sul 'Ruby ter' che potrebbe avere effetti anche sul resto del procedimento. Rigato è anche indagata per tentata estorsione perché avrebbe preteso un milione di euro da Berlusconi (l'ex premier è stato sentito come parte offesa in questa indagine) e lo avrebbe minacciato dicendo che, se non li avesse ottenuti, avrebbe cambiato versione sul caso Ruby sui media. In questa tranche di indagine, però, è emersa una questione di competenza territoriale e il fascicolo dovrebbe essere trasferito a Monza, dato che la showgirl avrebbe messo in atto il tentativo di estorsione ad Arcore nella residenza dell'ex Cavaliere.

BATTILANA: "FARO' UN FILM SULLE SERATE" - "Vorrei fare un film sulla vicenda Ruby, ora ho visto che Sorrentino ha avuto la mia stessa idea...". Queste le parole della modella e super testimone, Ambra Battilana Gutierrez, che conferma le indiscrezioni che la vorrebbero pronta a dar vita a un progetto cinematografico ispirato dalle cene di Arcore. "Probabilmente il lavoro artistico di Sorrentino può essere migliore del mio - ha aggiunto la ragazza che si costituirà parte civile nel processo - ma io posso portare la mia esperienza personale. Voglio continuare a venire alle udienze anche se per me è difficile perché vengo da New York". Al suo fianco, l’avvocato Mauro Rufino che ha sottolineato che Ambra "è l’unica ragazza al mondo che ha avuto il coraggio e la fierezza di denunciare due tycoon come Berlusconi e il produttore cinematografico Harvey Weinstein. Ha dovuto cambiare Stato e nome, ora vive a New York, ma ha tirato dritto e rappresenta un esempio per le donne".