Ruby ter, la procura di Torino chiede il rinvio a giudizio per Berlusconi

All'ex premier si contestano versamenti di denaro per circa 80mila euro a una delle sue amiche. Per il pm in cambio dei regali la donna avrebbe reso dichiarazioni non veritiere

Silvio Berlusconi e Roberta Bonasia

Silvio Berlusconi e Roberta Bonasia

Milano, 24 novembre 2017 - Le allegre serate di Arcore arrivano a Torino. La procura del capoluogo piemontese ha depositato una richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi: si procede per corruzione in atti giudiziari in relazione alle vicende trattate nell'inchiesta Ruby ter. All'ex premier si contestano versamenti di denaro per circa 80mila euro a una delle sue amiche, Roberta Bonasia, 32 anni, infermiera di Nichelino (Torino) poi diventata modella e soubrette. La tesi del pm Laura Longo ricalca quella dei  colleghi della procura di Milano. Per il pm   In sostanza risulta essere una delle testimoni che - sempre secondo le accuse - tentarono di retrocedere a "cene eleganti", con al massimo qualche spruzzata di "burlesque", quelle che per gli inquirenti erano in realtà dei festini a luci rosse. Anche su di lei, ora, pende una richiesta di rinvio a giudizio. 

"Non ho l'abitudine di commentare atti che non ho esaminato", afferma il legale dell'ex presidente del consiglio, l'avvocato Federico Cecconi. Il riferimento è al fatto che la richiesta di rinvio a giudizio non gli è ancora stata notificata, visto che il tribunale deve ancora fissare la data di apertura dell'udienza preliminare. Il fascicolo è arrivato a Torino per effetto della decisione presa il 29 aprile 2016 dal gup di Milano di spacchettare il maxi-processo Ruby ter. Le carte erano state trasmesse a sei  procure diverse per ragioni di competenza territoriale: l'eventuale e presunta corruzione, secondo il giudice, si era consumata nella città in cui materialmente venivano inviate le somme di denaro alle ragazze. La decisione ha prodotto un ginepraio giudiziario. La procura di Milano ha ottenuto da quelle di Monza e Treviso la restituzione dei faldoni: il contabile di fiducia di Berlusconi aveva detto che gli ultimi pagamenti erano avvenuti nell'area di pertinenza della magistratura milanese. Il tribunale di Pescara ha spedito il fascicolo a Milano di propria iniziativa su richiesta della difesa. A Siena l'udienza preliminare ha subito uno stop per un problema di notifica.

I pubblici ministeri di Torino sono convinti che lo stralcio Berlusconi-Bonasia del Ruby ter vada celebrato nel capoluogo piemontese. "La signora - spiega l'avvocato Maurizio Milan, che la assiste insieme alla collega Giulia Tebaldi - non ha mai testimoniato il falso. E non ha mai calunniato nessuno. Quando ai versamenti di denaro, si trattava di un aiuto, di un sostegno, dopo le disavventure cagionate da questa storia". Quando il caso deflagrò sui mass media, Roberta venne accreditata per qualche giorno come la fidanzata ufficiale di Berlusconi. Alta, bruna, con un sorriso solare, nel 2010 era stata eletta Miss Torino. Poi erano arrivate la partecipazione a Miss Italia e l'ingresso nella cerchia di amicizie del Cavaliere.