Barbara D'Urso e l'incubo stalking: "Ho dovuto assumere una guardia del corpo"

La conduttrice tv ha deposto al processo a carico dell'uomo accusato di averla tormentata con insulti e minacce

Barbara D'Urso

Barbara D'Urso

La conduttrice tv Barbara D'Urso è apparsa oggi in tribunale a Roma per testimoniare nell'ambito del processo a carico di un 36enne catanese, accusato di stalking nei confronti della presentatrice di Mediaset. D'Urso ha confessato tutte le sue paure per la vicenda che le è capitata, rivelando anche di aver dovuto ingaggiare un bodyguard. Per colpa delle minacce ricevute, la padrona di casa di "Pomeriggio Cinque" ha detto di aver dovuto "cambiare stile di vita". Adesso, ha spiegato, "ho una guardia del corpo. Non nego di avere paura". Questo, a quanto riferito dalle agenzie, il contenuto della testimonianza resa in udienza, nel processo che si sta svolgendo a porte chiuse, daavanti al giudice monocratico Valerio De Gioia.

Barbara D'Urso ha affermato che negli ultimi mesi l'uomo, arrestato nello scorso marzo, ha continuato a prenderla di mira arrivando anche a minacciarla di morte via web. "Mi hanno detto - ha aggiunto D'Urso - che è stato avvistato anche vicino casa mia". L'uomo, secondo quanto accertato dagli inquirenti, sui social network - in particolare con un profilo Instagram creato ad hoc - si spacciava per il figlio adottivo della conduttrice e ha cominciato a tempestare di messaggi anche i parenti della D'Urso. I fatti sono iniziati nel 2017 quando il 36enne partecipò, nelle vesti di concorrente, ad una trasmissione condotta dalla show girl. Nei confronti dell'imputato il giudice ha disposto una perizia psichiatrica e ha aggiornato il processo al prossimo 14 dicembre.