Furti in aziende e usura, condannata banda: agiva tra Milano, Varese e Como

Per costringere una vittima a pagare l'avrebbero sottposta anche alla tortura delle sigarette spente addosso

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Busto Arsizio (Varese), 21 maggio 2019 - Sono stati condannati dal Tribunale di Busto Arsizio a pene da uno a otto anni e dieci mesi, quattro dei tredici appartenenti ad un gruppo criminale dedito principalmente ad usura, incendi intimidatori, estorsioni e furto in azienda, smantellato nel 2015 da un'indagine della Questura del capoluogo e coordinata dal procuratore aggiunto di Busto, Giuseppe D'Amico, e dal pm Maria Cardellicchio. A far partire le indagini sulla banda, operativa tra le province di Varese, Milano e Como, un imprenditore varesino vittima di usura, picchiato dagli imputati e costretto a subire la tortura delle sigarette spente addosso, perché pagasse un debito. Dieci gli episodi di furto in aziende e altri atti intimidatori imputati al gruppo criminale.