Autostrada Pedemontana Lombarda: si riparte. Da Malpensa a Bergamo passando dalla Brianza

Firmato il contratto per la progettazione esecutiva e la realizzazione di oltre 26 chilometri di autostrada da Lentate alla tangenziale Est

Pedemontana

Pedemontana

Monza, 7 dicembre 2022 - Questa volta si parte davvero. Con un anno di ritardo rispetto alle ultime previsioni, che salgono a 7 se comparati con la più ottimistica data del taglio del nastro fissata in origine, quando si pensava a Pedemontana come opera strategica per la viabilità di Expo Milano 2015, il cantiere autostradale si sblocca.

La firma

Autostrada Pedemontana Lombarda ha firmato ieri il contratto che prevede l’affidamento della progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori delle tratte B2 e C al consorzio di imprese guidato dal Gruppo Webuild e partecipato da Impresa Pizzarotti & C S.p.A. È un’opera considerata strategica per il territorio lombardo, promossa da Regione Lombardia, che ne è azionista di maggioranza, e dal concedente Cal (Concessioni Autostradali Lombarde), allo scopo di collegare l’area di Malpensa alla Bergamasca passando attraverso la Brianza, dove le ruspe si sono fermate dopo l’inaugurazione della tratta da Lomazzo a Lentate sul Seveso.

Il mega cantiere

Un mega cantiere di 157 chilometri (di cui 75 in autostrada) sulla carta, dal quale è stata però stralciata l’ultima tratta, la D, nel Vimercatese, da circa 1 miliardo di euro, oggi in via di ripensamento tra mille polemiche. Il cammino dell’autostrada nella zona est della Brianza ha incontrato infatti il no dei territori, gli ultimi rimasti verdi della provincia. Diverso invece il caso della zona occidentale, dove il punto interrogativo più rilevante riguarda i terreni contaminati dalla diossina nell’incidente dell’Icmesa, sui quali scorrerà iltracciato dopo la bonifica.

I tempi

Con la firma di ieri inizia la progettazione esecutiva delle tratte B2 e C. Ci vorranno 300 giorni, di cui 180 di progettazione esecutiva e 120 di approvazioni, per arrivare a fine lavori per le Olimpiadi in vernali Milano-Cortina del 2026 grazie a un investimento di circa 1,26 miliardi di euro dopo un anno di ritardo dovuto a un’azione giudiziaria al Tar da parte della seconda classificata. Ora lo sblocco. La tratta B2, di circa 9,6 chilometri, si aggancia alla B1 già realizzata e si estende dall’interconnessione con la SP35 Milano-Meda nel Comune di Lentate sul Seveso fino all’interconnessione con la SP35 nel Comune di Cesano Maderno. Il tracciato, cui sono connesse altre opere come svincoli e raccordi, si sviluppa per circa 2,8 chilometri in trincea, per 3,6 chilometri in rilevato, 3 chilometri in galleria artificiale e 200 metri in viadotto.

Le tratte

La tratta C , lunga circa 16,6 chilometri, si estende dall’interconnessione con la SP35 Milano-Meda a Cesano (dove termina la tratta B), fino all’aggancio con la Tangenziale Est nel Comune di Usmate Velate. Il tracciato, oltre a svincoli e raccordi, si sviluppa per circa 9,6 chilometri in trincea, 300 metri in rilevato, 6,5 chilometri in galleria artificiale e 200 metri in viadotto. La tratta D, una volta definita, dovrebbe invece essere conclusa secondo il programma per il 2030. Per l’esecuzione del contratto, Webuild stima saranno generati 2.500 posti di lavoro, tra dipendenti diretti e terzi.

Fontana: "Finalmente"

"Finalmente potranno ripartire i cantieri per questa infrastruttura che contribuirà ad alleggerire il traffico intorno e su Milano – dice soddisfatto il governatore Attilio Fontana –. Regione Lombardia ha investito e continua a investire molto per migliorare gli spostamenti sul territorio, la Pedemontana avrà un ruolo fondamentale". Luigi Roth, presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda, insiste sul carattere innovativo dell’opera: "Un’autostrada, oggi, non è solo ferro e cemento, ma vive le stesse sfide di tutti gli altri sistemi: il cambiamento climatico, la tecnologia e la transizione energetica ed ecologica entro il 2030. La sfida è su quattro elementi: migliorare la capacità delle infrastrutture di trasporto con l’uso di dati e Intelligenza artificiale; aumentare la sicurezza, grazie ai sistemi di controllo dell’asset autostradale e dei veicoli da remoto; gestire la transizione energetica pensando alla trazione elettrica e infine pensare in termini di sostenibilità complessiva dell’opera, sia nella realizzazione sia nella gestione. Una sfida importante per la più importante opera pubblica oggi in corso in Italia".

La variante

E Gianantonio Arnoldi, amministratore delegato di Concessioni Autostradali Lombarde, si spinge sul terreno minato del collegamento di Pedemontana alla Bergamasca: "Ci auguriamo che, in accordo con Regione Lombardia e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sarà possibile anche approvare in tempi stretti la variante all’ultima tratta dell’opera, tratta D, e anticiparne la realizzazione". L’attuale progetto di Pedemontana anziché risolvere i problemi ne creerà di nuovi, contesta invece il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti: "Si tratta di un intervento che in una zona urbanizzatissima come la nostra non avrà un progetto ambientalmente accettabile. E a lavori finiti la Milano Meda, che oggi è gratuita, diverrà a pagamento".