Autobus dirottato e incendiato: condanna ridotta a 19 anni per Sy

I giudici dell'Appello hanno anche revocato la responsabilità civile del Ministero della Pubblica istruzione: il Miur non dovrà risarcire i familiari degli studenti coinvolti nell'attentato. I legali annunciano ricorso

Ousseynou Sy

Ousseynou Sy

Milano, 9 aprile - E' stata ridotta da 24 a 19 anni di carcere la condanna per Ousseynou Sy, il 48enne che dirottò e incendiò nel marzo 2019 un autobus con a bordo una scolaresca di Crema con 50 ragazzini, due insegnanti e una bidella, tutti messi in salvo dai carabinieri che fermarono l'uomo nella sua folle corsa a San Donato Milanese. La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha infatti condannato il 48enne a 19 anni di carcere, contro i 24 anni che gli erano statio inflitti il 15 luglio scorso al termine del primo grado di giudizio.

La pena per Sy è stata ridotta in appello perché il reato di lesioni, da cui è stata esclusa l'aggravante della premeditazione, è stato riassorbito in quello di attentato con finalità di terrorismo. Il 48enne risponde anche di sequestro di persona con finalità di terrorismo e incendio. La sostituta procuratrice generale Lucilla Tontodonati aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado. La Corte d'Assise d'Appello questo pomeriggio ha anche revocato la responsabilità civile del Ministero della Pubblica istruzione. Sul piano pratico, significa che il Miur non dovrà più pagare nessun risarcimento economico a favore dei familiari degli studenti conivolti nell'attentato. 

"Faremo ricorso in Cassazione su questo punto", ha commentato l'avvocato Antonino Ennio Andronico, che assiste alcune famiglie che si sono costituite parti civili nel processo. Sy, che ha partecipato all'udienza in video collegamento con indosso una mascherina con la mappa dell'Africa, è rimasto impassibile durante la lettura del dispositivo. Il suo difensore, l'avvocato Giovanni Garbagnati, ha annunciato ricorso in Cassazione dopo la lettura delle motivazioni che saranno depositate entro 40 giorni.