Mentre l'Olanda da domani entrerà in lockdown parziale, l'Austria, probabilmente da lunedì, farà scattare il lockdown duro per i non vaccinati. Il via libera formale è atteso per domenica, non è però chiaro se il lockdown entrerà effettivamente in vigore già lunedì, come a Salisburgo e Alta Austria. I non vaccinati potranno uscire di casa solo per lavoro, per acquisti di prima necessità e per "fare due passi". Il cancelliere Alexander Schallenberg oggi da Innsbruck non ha usato giri di parole: "Ora il traguardo è chiaro, questo fine settimana verrà accesa luce verde per un lockdown nazionale per non vaccinati. Non viviamo in uno Stato di polizia, non possiamo e vogliamo controllare a ogni angolo di strada". Ci saranno comunque controlli a campione.
Le persone non immunizzate potranno uscire di casa solo per scopi professionali e per soddisfare i bisogni primari (medico, farmacia, fare la spesa). Contrariamente ad un lockdown rigido, le aree del commercio al dettaglio, la gastronomia e il tempo libero resteranno aperte ma solo per vaccinati e guariti. Nel capoluogo del Tirolo, il primo ministro ha incontrato il governatore locale Guenther Platter, che è anche presidente della conferenza dei Laender, e nel fine settimana metterà a punto il blocco con gli altri governatori. Il blocco per soggetti 'no vax' con molta probabilità entrerà in vigore in tutti e nove i Laender della Nazione 'cuscinetto' tra Germania ed Italia.
Il ministro della Sanità, Wolfgang Mueckstein (Verdi) ha annunciato anche l'obbligo vaccinale per i sanitari. Medici, infermieri e tutto il personale che lavora nella sanità, dovrà essere vaccinato contro il Coronavirus. I casi di Covid-19 in Austria ormai da due settimane sono in continua crescita e soprattutto molto elevati. Nella giornata di oggi sono state registrate 11.798 nuovi casi e 40 morti, che portato a 11.641 il numero delle vittime da inizio pandemia. Preoccupante l'incremento nell'ultima settimana dei ricoveri in ospedale: i pazienti covid ricoverati nei normali reparti sono 2.294 e ben 436 in terapia intensiva.