Astenia cos'è: cause, sintomi e rimedi della condizione associata all'influenza

Numerose le patologie a cui è collegata. E può essere anche di origine psichica

Fra i sintomi più importanti provocati dall'influenza, che nel 2022 si sta mostrando particolarmente aggressiva, c'è l'astenia. Secondo gli specialisti questa manifestazione è tanto marcata, da costringere a letto anche per più di una settimana. Si tratta di una condizione che è collegata anche al Covid, persino dopo la scomparsa dei segnali più caratteristici - tosse, raffreddore, febbre e difficoltà respiratorie - e la negativizzazione del malato. Non solo. Sono decine le patologie che, fra i loro sintomi, presentano anche questo stato di spossatezza generale. E l'astenia può essere persino non avere a che fare con alcuna malattia.

Cosa è l'astenia

L'astenia è una condizione che si manifesta con uno stato di debolezza generale dovuto alla riduzione o alla perdita della forza muscolare, con facile affaticamento e insufficiente reazione agli stimoli. Lo stato di stanchezza non dipende da lavori o sforzi compiuti (anche se aggravano la condizione dell'organismo) e non scompare a riposo. Può avere origine psichica (accade nel 50% dei casi, soprattutto in pazienti ansiosi o depressi) o fisica (e dipendere, quindi, dalla presenza di altre patologie). Si tratta, quindi, di un sintomo aspecifico. 

A quali malattie è associata

L'elenco di malattie che possono presentare l'astenia come sintomo è davvero lungo. Ecco, come riportato dal sito di Humanitas, una lista, per quanto parziale: acidosi metabolica, acromegalia, Aids, allergie respiratorie, amiloidosi, anemia, angina pectoris, ansia, apnee notturne, artrite, artrite reumatoide, ascesso perianale, aterosclerosi, botulismo, Bpco, cancro al colon, celiachia, cirrosi biliare primitiva, cirrosi epatica, colecistite, colite, colite ulcerosa, coronaropatia, Dengue, depressione, dislipidemie, disturbi psichici, Ebola, enfisema, epatite, eritema solare, fuoco di Sant'Antonio, gastroenterite, gastroenterite virale, Herpes zoster oftalmico, infarto miocardico, influenza, insufficienza renale, insufficienza surrenalica, intolleranza al lattosio, intolleranze alimentari, intossicazione da monossido di carbonio, iperparatiroidismo, ipertiroidismo, ipogonadismo maschile, ipotiroidismo, lebbra, leucemia, lupus eritematoso sistemico, malaria, malattia da graffio di gatto, malattia di Chagas, malattia infiammatoria pelvica, meningite, miastenia gravis, mollusco contagioso, mononucleosi, morbo di Addison, morbo di Alzheimer, morbo di Crohn, morbo di Graves – Basedow, morbo di Hashimoto, morbo di Paget, parotite, pemfigo volgare, pertosse, pitiriasi rosea, policitemia vera, poliomielite, polmonite, rabbia, rosolia, salmonella, scarlattina, sclerodermia, sclerosi multipla, scorbuto, sifilide, sindrome di Sjögren, sindrome premestruale, sinusite, seatosi epatica, tifo, tonsillite, toxoplasmosi, tripanosomiasi africana, tubercolosi, tumore al fegato, tumore al rene, tumore allo stomaco, tumore del colon-retto, tumore dell'esofago, tumore dell'ovaio, ulcera gastrica, ustioni, vaiolo, varicella.

L'elenco, per altro, non è esaustivo. Il consiglio, quindi, è quello di consultare sempre il proprio medico di famiglia, soprattutto se i sintomi sono duraturi. L'astenia è poi frequente durante il primo e l'ultimo trimestre di gravidanza, in menopausa, in caso di sovraffaticamento fisico e mentale (o riposo insufficiente) e, nello sport, in seguito ad uno squilibrio fra carico e recupero. Un senso di spossatezza si può manifestare anche in prossimità di un cambio di stagione (astenia primaverile).

Come trattare l'astenia

Generalmente l'astenia non viene trattata direttamente, ovvero mediante una terapia mirata, ma indirettamente, ovvero tramite la risoluzione della patologia che ne è all'origine. In caso di astenia, comunque, è sempre meglio prendersi un periodo di riposo, stando attenti, però, per quanto possibile, a muoversi e non "accasciarsi" nel letto o sul divano.