Mattarella ad Assolombarda: "Tensioni pesano su fiducia". Bonomi bacchetta il Governo

Tria: il capoluogo lombardo è anche "un riferimento per il Paese"

 Carlo Bonomi all'assemblea annuale al Teatro alla Scala di Milano

Carlo Bonomi all'assemblea annuale al Teatro alla Scala di Milano

Milano, 18 ottobre 2018 -  Una bocciatura netta, su tutta la linea del Governo. E' quella che emerge dalle parole di Carlo Bonomi presidente di Assolombarda, nel corso del suo intervento, oggi alla Scala di Milano, dove si tiene l'assemblea generale dell'associazione. Da Alitalia alle chiusure domenicali, dalla linea politica sulle Olimpiadi alle grandi opere, passando per il decreto fiscale: il numero uno degli industriali lombardi non risparmia critiche al governo giallo-verde, spingendosi persino a chiedere un  referendum per chiedere agli italiani "se vogliono ancora pagare di tasca propria per Alitalia". "Diciamo no a uno Stato che crede di poter rigestire il trasporto aereo - ha ribadito Bonomi - Se non potevamo permetterci, anche giustamente, un aereo di Stato come quello della presidenza del Consiglio, possiamo mai tornare a permetterci una flotta pubblica di Stato?"

Bonomi è un fiume in piena: "No allo Stato che si oppone alle grandi opere come Tap, Tav e Terzo Valico. Il Governo sulle grandi opere scelga la lingua del futuro e non quella del passato. Dobbiamo dire no a uno Stato che chiude gli esercizi commerciali la domenica, sostenendo di difendere le famiglie - ha tuonato Bonomi dal palco - Viola la libertà di milioni di consumatori, abbatte consumi e lavoro, mina la possibilità che proprio le famiglie in cui lavorano due componenti si possano contemperare i tempi di lavoro con le scelte di consumo". Intervenendo poi sulla querelle sorta in merito alle Olimpiadi invernali, Bonomi ha precisato: "Le Olimpiadi sono di una nazione, non di una città o regione. Se continuiamo a trasformare ogni candidatura internazionale in un rodeo domestico, non è Milano che perde credibilità: è l'Italia intera agli occhi del mondo. Basta polemiche e controversie, per favore".

Fino all'affondo più duro: "Non conosciamo ancora il dettaglio della legge di bilancio ma abbiamo già pagato un prezzo elevato alle modalità con cui il governo è giunto ad aggiornare il Def, per poi modificarlo. Senza convincere mercati ed Europa. Il governo del cambiamento non ha prodotto una manovra di vero cambiamento. Ma tutti  comprendiamo che il dividendo che si ricerca è quello elettorale, non quello della crescita" ha continuato Bonomi.

MATTARELLA - "Il rallentamento del commercio internazionale, i segnali di ulteriori tensioni e misure protezionistiche rischiano di pesare sulla fiducia". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in un messaggio in occasione dell'assemblea di Assolombarda. Il capo dello Stato ha poi sottolineato come Milano e la Lombardia siano "espressione di un modello caratterizzato dalla interazione virtuosa tra manifattura, servizi, istituti di ricerca e università con risultati pregevoli in termini di innovazione, attrazione di talenti, creatività. Sono portatori del desiderio di un futuro migliore basato sul senso di responsabilità, maturità da parte della società civile, delle istituzioni e delle imprese, un sentimento profondo di comunità al quale non è estraneo, bensì protagonista, il mondo delle imprese". 

TRIA - Il ministro del Tesoro, Giovanni Tria, nel suo intervento ha rimarcato come l'Italia e Milano siano "in una posizione centrale dell'economia Europea" e anche "un riferimento per il Paese". Proprio da questo suo ruolo deriva l'interesse di Milano "alla stabilità finanziaria italiana ed europea. L'Italia e l'Europa - ha aggiunto Tria - non possono permettersi di rimanere indietro né di mantenere un divario economico tutt'ora decisamente marcato al proprio interno. L'Italia tornerà a occupare un ruolo di primo piano nell'economia mondiale".