L'Alto Adige toglie la mascherina all'aperto: stop all'obbligo da lunedì 21 giugno

Via libera anche all'organizzazione di sagre ed altri eventi

Stop alle mascherine all'aperto in Alto Adige

Stop alle mascherine all'aperto in Alto Adige

L'Alto Adige gioca d'anticipo ed elimina l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto. Da lunedì 21 giugno, infatti, nel territorio della provincia autonoma di Bolzano si potrà passeggiare fra monti, valli, laghi e città senza coprirsi il volto con il dispositivo di protezione che abbiamo imparato a considerare un accessorio irrinunciabile in questo anno e mezzo di convivenza con la pandemia.

Non è l'unico alleggerimento delle misure restrittive disposte con l'obiettivo di frenare la circolazione del virus. Tra le montagne altoatesine giaà animante dai turisti, soprattutto italiani, sempre dalla mezzanotte di domani, sarà abolito il divieto di spostamento. Ciò significa che viene a cadere il coprifuoco e muoversi dal proprio domicilio sarà consentito anche in orario notturno. Sull'ordinanza numero 25/2021 in tema di contenimento dei contagi da Covid-19 si legge che sarà ancora obbligatorio avere con sé  la mascherina - sarà sufficiente quella chirurgica - ma l'obbligo di indossarla scatterà solamente nei luoghi al chiuso (esclusa la propria abitazione) e all'aperto in caso di assembramenti di persone. 

Via libera alle sagre

In Alto Adige da lunedì si potrà nuovamente organizzare eventi all'aperto con somministrazione di cibi e bevande, comprese sagre e feste di paese. I partecipanti dovranno essere in possesso del 'Corona-Pass' che certifica la guarigione dal Covid-19, l'avvenuta vaccinazione oppure il tampone negativo. Il 'Corona-Pass' resta obbligatorio per partecipare alle feste dopo cerimonie civili e religiose oppure per accedere a piscine al chiuso, palestre, centri fitness, centri benessere e centri termali. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher nel firmare l'ordinanza ha parlato di "ulteriore passo verso un ritorno alla normalità" e avvertito di "non abbassare la guardia perché occorre proseguire, con prudenza, disciplina e senso di responsabilità, lungo questa strada, spingendo con ancora più forza su una campagna vaccinale in grado di intercettare i troppi scettici".