Allevi punta al rinnovo, ma qui non è mai accaduto

Migration

A meno di un mese dalle elezioni Monza si trova a dover scegliere tra 9 candidati sindaco, 18 liste e partiti e una schiera di 514 aspiranti consiglieri per 32 posti. La prima sfida sarà contro il partito dell’astensionismo. Nel 2017 al primo turno – con 7 candidati e 14 liste - si presentò alle urne il 51,89% degli elettori, percentuale che al ballottaggio crollò al 45,35%: Dario Allevi (51,33%) vinse per soli 1.134 voti. Cinque anni dopo il primo cittadino di centrodestra ci riprova, puntando a un risultato storico: mai un sindaco è stato confermato. Alle sue spalle Fratelli d’Italia, la civica Noi con Dario Allevi, Forza Italia e la Lega con il deputato Paolo Grimoldi capolista. Ritorno di ex anche nel centrosinistra che ha scelto di puntare sul prof di religione e vicepreside del liceo classico Zucchi Paolo Pilotto, da trent’anni nell’area cattolica-democratica. Il suo nome è appoggiato da 7 liste: Pd, Azione, Italia Viva, MonzAttiva e Solidale, Possibile, LabMonza ed Europa Verde. Oltre ad ex assessori e consiglieri della Giunta Scanagatti, Valeria Rossi, la cantante che nel 2001 aveva sbancato le classifiche con il tormentone "Tre parole". Terza candidatura consecutiva Paolo Piffer con l Civicamente (e il sostegno di +Europa e Volt) in cui (ri)compare anche il fratello di Marco Cappato, Massimo. E poi torna l’ex magistrato Ambrogio Moccia con Movimento Moccia per Monza. Il fuoriuscito dalla Lega Alberto Mariani scende in campo per Grande Nord. Unica donna è Daniela Brambilla per Italexit, con una lista che vede il medico no vax (e sospeso dall’Ordine) Luca Speciani (come capolista) e Sergio Bramini, l’imprenditore fallito per crediti con lo Stato. E ancora il Movimento 3V con Michele Anastasia, Monza Unita con il pacifista Carlo Chierico e il Popolo della Famiglia con Sandro Belli. Assente il Movimento 5 Stelle. M.Galv.