Festa della mamma, l'Azalea della ricerca torna nelle piazze di Milano e della Lombardia

Da giovedì 9 a domenica 12 maggio. Ma da oggi, circa 70 negozi della zona Brera addobberanno le vetrine con queste bellissime piante

Airc 2019, Azalea della ricerca

Airc 2019, Azalea della ricerca

Milano, 7 maggio 2019 - Fiori, profumo, solidarietà, medicina e ricerca. Da giovedì 9 a domenica 12 maggio, per la Festa della Mamma, i volontari della Fondazione AIRC saranno presenti in moltissime piazze milanesi e lombarde per distribuire L’Azalea della Ricerca: non un semplice fiore ma una preziosa alleata della salute al femminile che, in oltre 30 anni, ha contribuito a migliorare la qualità di vita delle donne rendendo il cancro al seno e agli organi riproduttivi sempre più curabili.

L’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC, fiore simbolo della battaglia contro i tumori femminili, torna in occasione della Festa della Mamma e colora Milano già a partire da martedì 7 maggio quando circa 70 negozi della zona Brera addobberanno le loro vetrine con queste bellissime piante che sbocciano ogni anno per portare nuova linfa al lavoro dei ricercatori impegnati a rendere queste forme di cancro sempre più curabili. Nel capoluogo lombardo, inoltre, i volontari AIRC saranno eccezionalmente ospiti nel Villaggio dei Partner dell’Adunata Nazionale degli Alpini in Largo Cairoli, già a partire da giovedì 9 maggio, per consentire di scegliere in anticipo questo importante regalo. La distribuzione dell’Azalea proseguirà venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio in moltissime altre piazze della città per festeggiare tutte le mamme e insieme dare continuità ai ricercatori. Il calendario aggiornato è disponibile su airc.it o contattando il numero speciale 840.001.001.

Nell’ultimo triennio Airc ha messo a disposizione dei ricercatori più di 32 milioni di euro per studi sulla prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro al seno e agli organi riproduttivi. Un impegno straordinario per affrontare queste neoplasie che solamente lo scorso anno in Italia si stima abbiano colpito 68.300 donne. Il cancro al seno è il più diffuso, con circa 52.300 nuove diagnosi: di fatto tocca una donna su otto. È però anche il tumore per il quale, negli ultimi due decenni, la ricerca ha ottenuto i migliori risultati, portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi a crescere fino all’87%. Un progresso costante, frutto del lavoro dei ricercatori che hanno saputo migliorare i trattamenti, sia in termini di efficacia, sia di tollerabilità, offrendo alle donne una sempre migliore qualità di vita. Un traguardo importante che però non può bastare. Ci sono infatti ancora tante pazienti che aspettano risposte per alcune delle forme più aggressive. Fra queste, il tumore al seno triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età e contro il quale non sono disponibili terapie mirate, e il carcinoma mammario metastatico, che dalla sede primaria si è diffuso in altri organi. I tumori ginecologici interessano circa 16.000 pazienti. Per i tumori dell’endometrio e della cervice uterina la sopravvivenza a cinque anni ha registrato una crescita costante, arrivando rispettivamente al 77% e al 74%. Più complessa invece la situazione per il tumore dell’ovaio che risulta difficile da diagnosticare precocemente e spesso presenta un alto tasso di recidiva e di resistenza ai farmaci. Per superare questi problemi i ricercatori AIRC stanno sperimentando nuove combinazioni terapeutiche per ridurre la resistenza ai farmaci. Inoltre stanno focalizzando la loro attenzione anche sull’immunoterapia, in modo da individuare nuovi farmaci capaci di stimolare le risposte immunitarie delle pazienti.

A rappresentare i circa 5.000 scienziati AIRC nell’immagine della campagna Carlotta Giorgi, ricercatrice presso il Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale dell’Università di Ferrara e mamma di cinque figli. Giorgi guida un gruppo tutto al femminile che lavora sulla comprensione dei meccanismi regolatori che agiscono sulla moltiplicazione delle cellule tumorali: “Grazie al fondamentale sostegno di AIRC, con il mio gruppo stiamo studiando il ruolo della ‘proteina-freno’ PML nel microambiente attorno al tumore dove si trovano le cellule del sistema immunitario, con l’obiettivo di identificare una terapia combinata che renda il tumore sensibile ai farmaci chemioterapici e meno capace di crescere, e che riattivi anche la piena risposta immunitaria”.

Accanto a lei Francesca, mamma di Lorenzo ed Elisa, a cui quattro anni fa è stato diagnosticato un carcinoma al seno e che oggi con la sua testimonianza vuole sottolineare i progressi della ricerca: “Alle donne che ricevono una diagnosi di tumore al seno voglio dire che è importante che non si sentano sole. Come loro all’inizio ho creduto di non potercela fare, ero terrorizzata. Poi però sulla mia strada ho trovato ottimi medici che mi hanno seguita e mi hanno trasmesso la consapevolezza che la ricerca ogni giorno lavora per individuare nuove strade per le pazienti. Fondamentale per me è stato anche il supporto della psico-oncologa che mi ha accompagnato durante tutto il percorso di cura aiutandomi a superare i momenti più complicati”.

Banco BPM, partner istituzionale di AIRC, sostiene ‘L’Azalea della Ricerca’ per favorire la divulgazione scientifica e il coinvolgimento del pubblico al sostegno della ricerca sui tumori femminili. Questa partnership si inserisce in una più ampia visione di responsabilità sociale di impresa per coinvolgere i dipendenti, le loro famiglie, i clienti e le comunità locali.