Affari con gruppi terroristici, in Lombardia +84% dei finanziamenti sospetti

In Italia è la prima prima regione per operazioni economiche sospette

Combattenti dell'Isis (Olycom)

Combattenti dell'Isis (Olycom)

Milano, 3marzo 2017 - Il denaro per le armi e per i mezzi o l’argent de poche di cui si servono i combattenti dei gruppi terroristici per far quadrare i loro conti non ha certo un’unica fonte. E, in parte, potrebbe arrivare nelle tasche dei militanti attraverso manovre svolte anche in Lombardia. In Italia è infatti la prima regione per operazioni economiche sospette tra le quali, appunto, si annovera il finanziamento del terrorismo. Lo indicano i dati della Uif – L’unità di informazione finanziaria per l’Italia, organo sorto in seno alla Banca d’Italia che si occupa del contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

I dati più recenti che l’ente ha pubblicato in merito sono le statistiche del primo semestre dell’anno scorso, contenute nel Quaderno dell’antiriciclaggio di ottobre 2016. I numeri riportati riguardano le segnalazioni di operazioni sospette che, si sottolinea nella pubblicazione, sono aumentate del 33,6% rispetto all’anno precedente. Una percentuale che include le segnalazioni per tutte le presunte attività finanziarie illecite e che risente della normativa sul voluntary disclosure, l’autodenuncia sui soldi espatriati clandestinamente. In Lombardia, in particolare, le segnalazioni in totale sono cresciute di quasi l’84% rispetto al 2015.

L’Unità precisa che ad aumentare in modo rilevante sono state anche quelle relative a sospetti finanziamenti a gruppi terroristici. Come spiegato dal direttore del Uif, Claudio Clemente, alla Scuola di Polizia tributaria della Guardia di finanza, in Italia le segnalazioni di sospetto finanziamento al terrorismo sono state in tutto 741, di cui il 70% provenienti da Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. In valori assoluti, come spiegano i Quaderni, nel primo semestre del 2016 la Uif ha raccolto 13.357 segnalazioni di operazioni sospette in Lombardia, che riguardano presunti reati finanziari di ogni genere. La prima provincia è Milano, con 7.652 segnalazioni, seguita da Brescia con 1.142 sospetti e da Varese con 964. A livello nazionale, la Lombardia è seguita dal Lazio, con 4.286 segnalazioni nello stesso periodo, dal Veneto con 3.952 segnalazioni e dal Piemonte con 3.699. La maggior parte delle segnalazioni è stata sporta dalle banche e dalle Poste, ma non mancano le denunce dei professionisti.

Quali sono i canali tramite cui i terroristi possono ricevere i fondi? Quelli tradizionali, come «l’uso distorto di organizzazioni non lucrative o trasferimento di fondi con money transfer», si legge nei Quaderni, ma la Uif mette in guardia anche da raccolte fondi online attraverso piattaforme di crowdfunding o l’uso di valute virtuali. Particolarmente sospetta risulta la ricezione di denaro da numerosi soggetti senza un apparente legame, ma campanelli d’allarme sono anche i prelievi consistenti di denaro o lo svuotamento di un conto subito dopo aver depositato i soldi. Per contrastare il fenomeno, l’ente ha realizzato un portale per condividere le informazioni a livello internazionale.