Adescò 11enne su Whatsapp: in carcere ex dipendente comunale di Castano Primo

Secondo il gip l'uomo, 65 anni, condannato in passato per reati simili, ha avuto una condotta di "particolare gravità e pericolosità"

Il presunto pedofilo incalzato dalle Iene (frame video)

Il presunto pedofilo incalzato dalle Iene (frame video)

Castano Primo, 3 maggio - È finito in carcere l'ex dipendente del comune di Castano Primo, 65enne, poi sospeso, con l'accusa di avere adescato, su Instagram e WhatsApp, una 11enne. L'ordinanza, firmata dal gip Angela Minerva, è stata eseguita venerdì scorso. A sollevare il caso era stato il programma 'Le Iene', dopo la segnalazione della madre della ragazzina di 11 anni. L'uomo, sposato e con figli, è stato condannato in passato per episodi simili. E' anche accusato di pornografia minorile per avere ottenuto immagini da una 16enne ed è stato trovato in possesso di materiale pedopornografico. L'indagine è coordinata dal pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunto Letizia Mannella. Su Instagram e WhatsApp l'uomo aveva iniziato a corteggiare la bambina prima con messaggi romantici "Sei bellissima". "Mi rendi felici le giornate", poiera passato a frasi più dirette fino a inviarle immagini di natura sessuale che non lasciavano spazio a dubbi circa le reali intenzioni dell'uomo. 

Secondo quanto si legge nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip di Milano Angela Minerva, l'uomo ha avuto una condotta di "particolare gravità e pericolosità in termini di reiterazione, alla luce della spregiudicatezza dimostrata sia attraverso l'adescamento contemporaneo di più minori, sia attraverso la condotta in concreto tenuta".  Come si legge nell'atto, l'uomo è stato condannato in via definitiva per episodi simili e quindi il giudice ha ritenuto adeguata la misura cautelare in carcere e non i domiciliari, in quanto potrebbe continuare a commettere reati "utilizzando la rete". Il giudice ha anche fatto riferimento alla "particolare violenza" delle proposte di contenuto sessuale avanzate nei confronti delle sue vittime e ha anche sottolineato "come tale violenza verbale aumenti nonostante l'evidente disagio delle giovani interlocutrici".