Torino, la sindaca Appendino condannata a un anno e mezzo per i fatti di piazza San Carlo

Il 3 giugno 2017, durante la proiezione su maxischermo della finalissima di Champions, 1.600 feriti e la morte di due donne a causa delle lesioni subite.

La sindaca di Torino Chiara Appendino

La sindaca di Torino Chiara Appendino

Torino, 27 gennaio 2021 - La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è stata condannata a un anno e sei mesi con sospensione condizionale della pena nel processo per i fatti accaduti il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Accusata di disastro, omicidio e lesioni colpose per lei la procura aveva chiesto un anno e 8 mesi. Stessa condanna anche per tutti gli altri 4 imputati Con la sindaca sono stati condannati sempre a un anno e sei mesi il suo ex capo di gabinetto, Paolo Giordana, l’allora questore Angelo Sanna, l’ex presidente di Turismo Torino, l’agenzia che prese in carico la creazione dell’evento, Maurizio Montagnese, ed Enrico Bertoletti, professionista che si occupo’ di parte della progettazione. Anche per Sanna, come per Appendino, l’accusa aveva chiesto una condanna a un anno e 8 mesi, due anni per Giordana, un anno e sette mesi per Montagnese e 3 anni e sei mesi per Bertoletti. La sera del 3 giugno 2017, durante la proiezione su maxischermo della finalissima di Champions League, una serie di ondate di panico tra la folla portarono a 1.600 feriti e in seguito alla morte di due donne a causa delle lesioni subite.