Milano, 20 luglio 2012 - Almeno 350mila abitanti e almeno 2.500 chilometri quadrati di superfice. Solo le Province che rispetteranno questi due requisiti si salveranno dalla scure della spending review. E' quanto ha stabilito il Consiglio dei Ministri, che oggi ha varato la delibera sui criteri del taglio. Eliminate anche le 10 province corrispondenti alle aree metropolitane, come le province di Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze.

Sulla base dei criteri di riordino, l'Ansa, su dati Istat, e' in grado di dire che in Lombardia rimarrebbero Milano, Brescia, Bergamo, Pavia mentre dovrebbero essere accorpate le attuali Province di Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese.

Nei prossimi giorni il Governo trasmetterà la deliberazione al Consiglio delle autonomie locali (Cal), istituito in ogni Regione e composto dai rappresentanti degli enti territoriali (in mancanza, la deliberazione verrà trasmessa all`organo regionale di raccordo tra Regione ed enti locali). La proposta finale sarà trasmessa da Cal e Regioni interessate al governo, il quale provvederà all`effettiva riduzione delle province promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura.

Le nuove province eserciteranno le competenze in materia ambientale, di trasporto e viabilità (le altre competenze finora esercitate dalle Province vengono invece devolute ai Comuni, come stabilito dal decreto "Salva Italia"). La soppressione delle province che corrispondono alle Città metropolitane - 10 in tutto, tra cui Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze - avverrà contestualmente alla creazione di queste (entro il 1° gennaio 2014).