Cremona, 29 aprile 2018 - La gara di martedì allo "Zini" con il Novara ha assunto il sapore di un autentico spareggio per una Cremonese in caduta libera. La squadra grigiorossa continua nel suo crollo verticale e adesso ha due soli punti di vantaggio sulla zona play out e tre sulla retrocessione diretta. Ad interrompere la perdurante crisi della squadra grigiorossa non è bastato il cambio di allenatore e Andrea Mandorlini ha iniziato la sua avventura con una sconfitta in casa dello Spezia maturata in seguito ad un tiro-cross lanciato verso l'area ospite a pochi minuti dalla fine, quando il pareggio sembrava il risultato ormai consolidato. Il "cambiamento del vento" auspicato dal nuovo allenatore alla vigilia non c'è stato e nonostante la scossa impressa dalla società con l'esonero di Attilio Tesser, la compagine grigiorossa non è andata al di là di una prova attenta ed ordinata in fase difensiva, ma che, ancora una volta, ha evidenziato notevoli difficoltà in zona-gol.
La sfortuna, che in casi del genere non manca mai, ci ha poi messo del suo, trasformando il tiro finale di Maggiore nella beffarda palombella che ha trafitto Ujkani e tutta la Cremonese che è stata poi contestata dai tifosi al suo rientro al Centro Arvedi. A questo punto il match di martedì con il Novara, attualmente in zona play out, rappresenta una vera e propria ultima spiaggia per una squadra che deve ritrovare orgoglio, compattezza e convinzione. A La Spezia Mister Mandorlini ha provato ad indirizzare la formazione grigiorossa verso il 4-3-3, ma quello che è emerso in modo particolare è stata la mancanza di cattiveria agonistica di una squadra che non ha certo lottato con il coltello tra i denti per cercare di tornare a casa con il risultato positivo invocato dallo stesso Mandorlini. Un atteggiamento che, a questo punto, non potrà assolutamente mancare martedì, quando la Cremonese giocherà con il Novara il primo spareggio per rimanere in quella B che non deve essere vanificata al primo "tentativo".