Mondonico, dalla Serie A alla solidarietà: guru della Nazionale homeless ai Mondiali

Il team scende in campo a Oslo. Sfida contro disagio e dipendenze

Emiliano Mondonico

Emiliano Mondonico

Rivolta d'Adda (Cremona), 27 agosto 2017 - Partirà oggi alla volta di Oslo, in Norvegia, la squadra italiana che prenderà parte alla quarta edizione della Homeless World Cup. Sette giocatori, un allenatore, un responsabile della federazione, il dottor Giorgio Cerizza, dirigente del reparto delle dipendenze dell’ospedale di Rivolta d’Adda, e il “tecnico ombra”, che seguirà la competizione da casa, Emiliano Mondonico.

La formazione italiana è composta da cinque giocatori che arrivano da Rivolta d’Adda e due da un’altra struttura nella Bergamasca. Nell’ombra c’è quindi la figura di Emiliano Mondonico, ex giocatore del Torino e allenatore, residente da sempre a Rivolta d’Adda, che dispensa consigli e aiuta a mettere in campo la formazione ideale della squadra. Tecnico da anni in campo per la solidarietà, che ha messo a disposizione del progetto la sua esperienza sulle panchine della Serie A. Il campionato mondiale di street soccer, specialità calcistica da strada molto praticata e seguita in Sudamerica, riservato alle persone che stanno lottando per uscire dalle loro dipendenze e superare situazioni di disagio, è un grosso incentivo per questi pazienti, che anche grazie allo sport sfidano le difficoltà. Il Mondiale forse più pazzo del mondo raggruppa 50 formazioni di altrettanti Paesi e vede l’Italia sempre presente nelle quattro edizioni e vincitrice, nel 2015, della Coppa Fair Play. «Teniamo molto a partecipare a questo campionato – dice il dottor Cerizza – perché vediamo che è uno stimolo forte. Ci sono giovani che arrivano qui svuotati ma che, grazie anche allo sport, riescono piano piano a trovare la via, a ricostruirsi. Dobbiamo sempre ringraziare Emiliano Mondonico: con le sue dritte, il suo esempio di vita, è uno stimolo importante».

Il campionato mondiale partirà domani nella capitale norvegese. Le squadre sono state divise in otto gironi da sei e due da sette. Con l’Italia ci sono la Corea del Sud, la Germania, la Cambogia, la Romania e il Messico. E proprio contro quest’ultima formazione la squadra italiana esordirà il 29 agosto. «Nella prima fase – spiega Cerizza – si incontrano tutte le squadre del girone a partita unica. Al termine viene stilata una classifica e, in base alla graduatoria, si viene inseriti in un altro girone. Chi arriva primo se la vede con le altre cinque formazioni vincitrici di girone e questi sei Paesi si giocano il titolo mondiale; i secondo giocano per un piazzamento. Speriamo di migliorare il piazzamento dello scorso anno quando, in Scozia, approdammo al terzo girone». Lo street soccer vede scendere in campo quattro giocatori per ciascuna squadra: un portiere e tre giocatori. Le partite sono di due tempi di sette minuti ciascuno nei quali si deve dare il massimo. È uno sport molto faticoso e per questo è necessario essere ben allenati. Quindi, da domani, caccia al podio, seguendo i consigli di Emiliano Mondonico, campione anche nella solidarietà.