La Cremonese studia le "tessere" di un mosaico che cuole essere competitivo

In attesa dell'ufficializzazione della permanenza di Rastelli sulla panchina grigiorossa si stanno delineando le posizioni dei diversi giocatori

castrovilli dopo due stagioni in prestito dovrebbe tornare alla "casa-madre" Fiorentina

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Cremona, 20 maggio 2019 - A Cremona qualcuno sta ancora recriminando su cosa sarebbe potuto accadere se i grigiorossi fossero riusciti a passare indenni quella manciata di minuti che ha permesso al Perugia di operare in extremis il sorpasso che poi, a causa delle note vicende legate al Palermo, è valso il rocambolesco accesso ai play off. Tutto questo, però, fa ormai parte del passato perché la società di via Postumia è chiamata a programmare la nuova stagione, una nuova avventura che possa completare il serio “assalto” alla serie A che quest’anno si è potuto intravedere solo negli ultimi mesi di un Campionato assai altalenante. La preparazione del “mosaico” destinato a presentare la Cremonese al via del prossimo torneo cadetto è affidata in prima persona alle mani del ds Nereo Bonato e parte da una premessa di assoluto rilievo.

L’allenatore sarà ancora Massimo Rastelli? L’ex tecnico di Avellino e Cagliari ha ancora un anno di contratto, ma, come lui stesso ha confidato, si siederà ad un tavolo insieme ai vertici della società per decidere insieme il futuro. In attesa di comunicazione ufficiali in tal senso, anche la rosa richiama grande interesse. In primo luogo bisogna ricordare che i prestiti (Castrovilli ed Emmers in primis, ma anche Radunovic, Longo, Strefezza, Mbaye e Del Fabro) faranno ritorno alla squadra di appartenenza. Si apriranno così vuoti precisi nell’organico grigiorosso, ai quali si potrebbero aggiungere Agazzi, Claiton e Croce che sono in scadenza di contratto, anche tutti e tre, seppure in modi diversi, hanno dimostrato di poter offrire un valido contributo. E’ proprio partendo da un prestito che sta per tornare “a casa” come Simone Romagnoli, capitano del Brescia neo-promosso e cremonese doc, che si potrebbe inaugurare il binario degli arrivi in grigiorosso. Il centrale sta ormai per lasciare le Rondinelle e ben difficilmente rimarrà all’Empoli, una situazione che lo rende quindi un obiettivo importante per la Cremonese.

Tra le operazioni da portare a termine al meglio senza dubbio l’inserimento di almeno un attaccante con il fiuto del gol in avanti costituisce una priorità. Al momento sono a disposizione Montalto, Piccolo Carretta e Strizzolo, ma se si esclude Piccolo, che però non è un “esordiente”, nessuno ha offerto il rendimento desiderato, soprattutto dal punto di vista realizzativo (non a caso il bomber della squadra è stato il difensore Mogos). Per cercare di inseguire con convinzione i play off occorre dunque individuare una punta capace di arrivare per lo meno in doppia cifra ed offrire la concretezza che nella stagione che si sta concludendo è mancata troppe volte. Sempre in questi mesi la difesa si è dimostrata un punto di forza della Cremonese, mentre rimane da verificare la situazione a centrocampo, dove il solo Arini ha convinto dall’inizio alla fine. Ci sono alcune posizioni (da Castagnetti a Soddimo) che sono da verificare e sarà proprio in base alla decisione che verrò presa che si potrà cominciare a costruire la “spina dorsale” di una Cremonese che possa lottare sino in fondo con le prime.