Serie B, Cremonese: la svolta non può più aspettare

La sconfitta patita a Cosenza ha fatto scivolare addirittura in zona play out la formazione grigiorossa che adesso deve trovare la soluzione

Il ritorno in campo di Terranova non è coinciso con una prova positiva della squadra

Il ritorno in campo di Terranova non è coinciso con una prova positiva della squadra

Cremona, 5 novembre 2019 - Dopo la brutta sconfitta patita a Cosenza in una serata da dimenticare in fretta (sia per il risultato che per il “non gioco”) c’è comunque una nota sulla quale tutti concordano in casa grigiorossa. In effetti è chiaro che bisogna trovare senza perdere altro tempo la chiave che permetta la svolta ad un cammino che, iniziato con grandi ambizioni, sta trascinando pericolosamente verso il basso una squadra che, almeno per il momento, non sembra avere tratto il desiderato giovamento dal cambio in panchina tra Massimo Rastelli e Marco Baroni. In questo senso la battuta d’arresto rimediata in Calabria, che ha addirittura proiettato in zona play out la Cremonese, sembra esemplificativa di una situazione nella quale non è ancora scoppiata la scintilla tanto desiderata dalla società e dai tifosi, che stanno rivivendo, in sostanza, il percorso dello scorso anno.

Al momento l’allenatore toscano pare ancora alla ricerca della formula giusta per far rendere a dovere un gruppo dalle potenzialità indiscusse (basti vedere la composizione di un attacco che, però, in questo momento è il meno prolifico della serie B), ma che, troppo spesso, sul campo non riesce a metterle in mostra. Sin dal suo arrivo a Cremona mister Baroni ha fatto capire di voler accompagnare la sua compagine verso un modulo più propositivo con una difesa a quattro e fantasia e qualità nelle altre parti del campo. Le prime uscite, però, sono rimaste fedeli al canonico 3-5-2 di “rastelliana memoria”, mentre il primo, vero esperimento di retroguardia a quattro è durato un paio di minuti, il tempo necessario a Cosenza per passare in vantaggio e far capire ai grigiorossi di dover affrontare una gara tutta in salita.

Un compito che, a dire il vero, gli ospiti non sono riusciti minimamente a portare avanti, finendo per incappare in un brutto falso (la prima vittoria interna stagionale per i rossoblù) che obbliga a guardare avanti in casa cremonese con l’obbligo di trovare immediatamente una svolta ormai più che necessaria (in questo senso il match di domenica allo “Zini” riveste già il valore di esame assolutamente da non fallire): “La gara con il Cosenza – è l’analisi di Marco Baroni, che in quattro partite ha raccolto due pareggi e due sconfitte – dev’essere messa velocemente alle spalle. Il potenziale della squadra c’è, ma in questo momento bisogna lavorare. Bisogna analizzare con lucidità quello che è successo. Questa è una squadra che va in difficoltà perché subisce la veemenza dell’avversario. In una partita può anche capitare di andare sotto, ma bisogna reagire in modo diverso. Per uscire da questa situazione l’unica strada che conosco è il lavoro. Adesso dobbiamo lavorare, bisogna rimboccarsi le maniche e prendersi le proprie responsabilità, dobbiamo dare una svolta al campionato”. Anche perché il torneo cadetto non aspetta e la Cremonese non può e non deve perdere altri treni…